domenica 14 aprile 2019

AMON AMARTH - Il suono del martello di Thor


Ci troviamo a Tumba,un piccolo sobborgo di Stoccolma,capitale della Svezia.                                                        
Nel 1988,in questo preciso luogo,il chitarrista Olavi Mikkonen e il bassista Themgoroth ebbero l’idea di unirsi per dar sfogo alla loro passione musicale fondando gli Scum,gruppo metal dalle tematiche ispirate dalle antiche storie della mitologia nordica,e pubblicando un demo che diede alla band una discreta fama nell’ambiente underground del circondario.                                                                                                              
Nel 1992,l’ingresso di Johan Hegg come cantante portò un cambiamento stilistico nella musica della band che passò dal grezzo death metal precedentemente prodotto ad un sound più melodico,tecnico ed elaborato. Sempre nello stesso anno,gli Scum cambiarono nome in Amon Amarth (nome derivante dal mondo mitologico tolkieniano;amon amarth,infatti,nella lingua “Sindarin” vuol dire Monte Fato) e sotto di esso pubblicarono il demo Thor Arise (mai commercializzato ma incluso nell’edizione speciale di Versus The World) che fu seguito da The Arrival Of Fimbul Winter quattro anni più tardi.                
Nel 1998,la Metal Blade Records mise sotto contratto gli Amon Amarth finanziando l’uscita del disco Once Sent From The Golden Hall che fece raggiungere agli Amon Amarth la fama al livello internazionale iniziando a scarrozzare la band sui palchi del pianeta Terra: gli spiriti della cultura norrena,guidati dal dio del tuono Thor,si erano risvegliati e si preparavano a combattere gli angeli del cristianesimo che avevano messo piede nella Scandinavia e spazzato via,con estrema indifferenza e crudeltà,la cultura vichinga che aveva dominato tempi addietro quelle fredde zone dell’Europa settentrionale.



IL DIO DEL TUONO SI SCATENA: ONCE SENT FROM THE GOLDEN HALL
Sotto contratto con la Metal Blade,gli Amon Amarth sfornarono il primo full-length della loro carriera,Once Sent From The Golden Hall;disco furioso ma alleggerito da note melodiche che conferiscono un sound decisamente tecnico in grado di rievocare le antiche gesta del popolo vichingo raccontate dalla voce ruggente di Johan Hegg. Nonostante l’album li fece approdare sugli “stage” del Wacken e negli Stati Uniti d’America,la band si vide soggetta di una serie di dipartite dalla loro line-up che portarono ad un lieve rallentamento del percorso musicale appena intrapreso.                                                                                               
Reclutati nuovi musicisti e animati dal loro forte spirito vichingo,gli Amon Amarth si riarmarono con le spade e gli scudi e nel 2000,sempre sotto la Metal Blade,The Avanger divenne il loro secondo acclamato successo commerciale.

THOR CONTINUA A BATTERE IL MARTELLO: THE AVANGER,THE CRUSHER E VERSUS THE WORLD

Nel 2000 si aggiunsero Frederik Andersson come nuovo batterista e Johan Söderberg alla chitarra sostituendo i vecchi componenti degli Amon Amarth che avevano lasciato il gruppo per motivi personali e con questa formazione,incisero The Avanger. L’album si mantiene sulla stessa onda di Once Sent From The Golden Hall e battezza la band sui palchi europei. I pezzi come God,His Son And The Holy Whore,Metalwrath e The Last Wish With Pagan Blood viaggiano su ritmi senza sosta arricchiti da melodie ispirate al folklore nordico.                                                                                                                                     Il successo ottenuto incoraggiò gli Amon Amarth a registrare un nuovo album l’anno successivo: The Crusher vide luce nel 2001 e si rivelò molto più grezzo dei primi due lavori,aprendo le porte della fama ai 5 vichinghi svedesi. Canzoni come Masters Of War,As Long As The Raven Flies,A Fury Divine riflettono la forte avversione al cristianesimo contenuta nell’album che si scaglia senza pietà contro lo squallore e l’oppressione che l’influenza abramitica scatenò nella penisola scandinava durante gli anni delle guerre in nome di Dio volute dalla Chiesa di Roma. Concluso il tour,gli Amon Amarth tornarono in Svezia dove trovarono alcuni problemi ad attenderli che fecero presagire la possibilità di uno scioglimento prematuro. Con l’ombra del ritiro dalle scene,i “vichinghi del metal” decisero di produrre un ultimo album che gli potesse permettere di abbandonare i palchi degnamente regalando ai fan qualche ultima emozione prima dell’addio definitivo. La frustrazione dovuta alla crisi che la band stava vivendo si riversò nelle canzoni come Death In Fire,Versus The World,Thousand Years Of Oppression e Bloodshed che rendono l’album il più oscuro e malinconico di tutta la carriera degli Amon Amarth. La forte rabbia scaturita nell’album produsse un successo commerciale senza alcun paragone e il nome The End (come precedentemente doveva intitolarsi) in Versus The World;che si sarebbe rivelato ben presto uno dei più superbi capolavori del death metal nella storia.                                            Gli Amon Amarth erano appena morti ma,senza saperlo,come veri guerrieri vichinghi;erano rinati dalle ceneri decisi più che mai a combattere per la gloria della loro terra soddisfacendo il bisogno il bisogno di quella battaglia che avvicinava gli “uomini del nord” alle divinità.
FATE OF NORNS,WITH ODEN ON OUR SIDE E TWILIGHT OF THE THUNDER GOD
Nel 2004,gli Amon Amarth pubblicarono Fate Of Norns,disco che spacca le schiere di fan degli Amon Amarth in due blocchi contrapposti: se da un lato alcune canzoni dell’album come Valkyries Ride,The Fate Of Norns,The Pursuit Of Vikings furono acclamate come accettabili,anche se al dì sotto della media;l’altro blocco accusò gli Amon Amarth di aver perso la brutalità che era stata presente nei quattro album precedenti.                                                                                                   
L’album seguì un tour mondiale della durata di un anno e nel 2006 ritornarono nelle sale di registrazione al lavoro sul nuovo album With Oden On Our Side.                                
L’album divenne famoso soprattutto per canzoni come Runes To My Memory,Cry Of The Blackbirds e With Oden On Our Side e fu accolto molto positivamente dai fan che indicarono il lavoro come un ritorno alle origini anche se le sonorità del death metal sembrano leggermente spostarsi verso note più da heavy metal classico.                            
Il 2008 è l’anno in cui vide luce Twilight Of The Thunder God,disco in cui le chitarre di Olavi Mikkonen e Johan Söderberg diventano un vero marchio di fabbrica del genere e canzoni come Twilight Of The Thunder God,Guradians Of Asgaard e Embless Of The Endless Ocean reinseriscono il nome della band fra le scene del metal estremo. L’album fu considerato come il massimo dell’espressione musicale degli Amon Amarth in quanto fantasia,tecnica e sonorità raggiungono livelli semplicemente perfetti tali da fare eleggere la band quasi sempre fra i primi posti delle riviste musicali e webzine che trattano di heavy metal. Seguì un tour e poi due anni di pausa meritata,terminata nel 2011 quando tornarono sulle scene con Surtur Rising.


SURTUR RISING,DECEIVER OF THE GODS  E TEMPI RECENTI
Nel 2011,dopo due anni di inattività gli Amon Amarth pubblicarono Surtur Rising album che ricevette la nomination come “Best Album” del 2011 dalla Metal Hammer Awards.              
Il 21 giugno 2013 gli Amon Amarth pubblicarono Deceiver Of The Gods,album contenente il disco originale composto da tracce inedite e da un EP in cui sono incise quattro canzoni arrangiate con lo stile di altri noti gruppi della scena metal.                                                                                                                                         Nel 2015,dopo 17 anni di attività con la band,Frederik Andersson lasciò il posto dietro le pelli a Jocke Wallgren (confermato come batterista ufficiale nel 2016) per dedicarsi ai suoi progetti musicali personali. Nel 2016 vide luce Jomsviking,ottavo successo commerciale del gruppo.                                                                            
Attualmente,per maggio del 2019,è prevista l’uscita di Berserker: ascoltando il primo singolo uscito a marzo si può pienamente intendere che gli Amon Amarth sono ancora assetati di sangue e decisi a muovere battaglia contro il pensiero cristiano che annebbia le menti di quei popoli discendenti dal retaggio glorioso dei vichinghi,dimostrando che gli antichi spiriti norreni erano semplicemente quiescenti e non sconfitti,pronti a reclamare il legittimo possesso delle loro terre guidati ed animati dalla forza conferita dal divino Thor. La reincarnazione nel Valhalla ci aspetta!
LINE UP
Johan Hegg - voce
Olavi Mikkonen - chitarra
Johan Södorberg - chitarra
Ted Lundström - basso
Jocke Wallgren - batteria

DISCOGRAFIA
Once Sent From The Golden Hall - 1998
The Avanger - 1999
The Crusher - 2001
Versus The World - 2002
Fate Of Norns - 2004
With Oden On Our Side - 2006
Twilight Of The Thunder God - 2008
Surtur Rising - 2011
Deceiver Of The Gods - 2013
Jomsviking - 2016
Berserker - 2019

FONTI
G. Della Cioppa - Heavy Metal. I contemporanei - Ed. Giunti
www.wikipedia.it
www.metalarchives.com


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