Ci troviamo a Genova nel 1984,anno
in cui l’Italia vide i natali di una band che sarebbe divenuta ben presto
iconica fra i ranghi della scena extreme metal italiana ed estera. Nei più
malfamati vicoli di una delle più industriose città italiane,il chitarrista
Claudio ed il batterista Peso formarono una band di nome Ghostrider insieme ad
alcuni amici Ingo Veleno e Peter Volcano
e nel 1985 incisero Mayhemic
Destruction,il primo demo di debutto. Nel 1985,i Ghostrider cambiarono nome in Necrodeath e sotto di esso
pubblicarono The Shining Pentagram;album
che consacrava il sound dei primi Necrodeath,ricco di note “sfregiate” e
graffianti che esaltava un’atmosfera di pura follia e gelida rabbia.
Il
21 marzo 1986 i Necrodeath si esibirono nel loro primo concerto ufficiale
insieme agli Hate dove riuscirono a saltare all’occhio della Scarlet
Records,prestigiosa casa discografica italiana che li mise sotto contratto
riuscendo a fare pubblicare Into The
Macabre nel 1987. Questo fu il disco che portò il nome della band sui
palchi metal più importanti d’Italia e d’Europa e che farà dei Necrodeath uno
dei gruppi più importanti e prestigiosi
del panorama extreme metal.
INTO THE MACABRE,FRAGMENTS OF INSANITY E
SCIOGLIMENTO PREMATURO
Messi dunque sotto contratto con la
famosa Scarlet Records,i Necrodeath esordirono con Into The Macabre nel 1987;album che si distingue per un thrash
metal aggressivo con chitarre “a rasoio”,voce lercia e graffiante che mettono
in risalto una musica influenzata da Slayer,Dark Angel e Bathory soprattutto in
canzoni come Necrosadist,Mater Tenebrarum e Internal Decay. L’album ricevette consensi estremamente positivi in
Italia ed in Europa e nel 1989 i Necrodeath rientrarono in studio registrando Fragments Of Insanity,folle disco in cui
lo stile malsano dei Necrodeath resta invariato e lascia intendere all’ascoltatore
marcatissime influenze black metal con cui erano partiti nel primo demo facendo
apprezzare l’album grazie a canzoni quali Choose
Your Death,Fragments Of Insanity
ed Enter My Subconscous.
Purtroppo,agli inizi degli anni Novanta,i Necrodeath si sciolsero
improvvisamente e ogni membro della band si dedicò a nuovi progetti;Peso,di
conto suo,fondò i Sadist nel 1991 insieme a Tommy Talamanca,uno dei più
importanti gruppi della scena metal italiana.
I
Necrodeath torneranno sui palchi nel 1998 con una nuova line-up e nuovi
progetti musicali pronti a seminare nuovo odio e decisi a riconquistare il
terreno dopo quasi 8 anni di inattività.
100% DI PURO ODIO: REUNION,NUOVA LINE-UP,MATER OF ALL EVIL,BLACK AS
PITCH,TON(E)S OF HATE E 100% HELL
Dopo quasi 8 anni di inattività in
cui ogni membro decise di tentare strade diverse,Peso e Claudio conclusero che
era ora di tornare in azione rinnovandosi completamente e reclutando Flegias
dagli Opera IX alla voce e John al basso sfornando Mater Of All Evil nel 1999,disco che non tradisce di una virgola il
lercio stile dei Necrodeath con At The
Roots Of Evil,Iconoclast e Hate And Scorn che diventano pezzi
richiestissimi ai loro live. Nel
2001 i Necrodeath ritornarono negli studi di registrazione e sfornarono un
album sanguinario sempre coerente con lo stile degli esordi: in Black As Pitch troviamo chitarre
distorte e furiose che fanno da contorno al cantato graffiante e masochista di
Flegias che sputa veleno avvertibile in canzoni come Process Of Violation e Church’s
Black Book.
La furia marcia dei Necrodeath non si arrestò di certo nel 2001 e nel
2003,la band,impresse tutto il suo odio nel disco Ton(e)s Of Hate per poi decidere di convergere tutto il loro lavoro
degli ultimi 20 anni in 20 Years Of Noise,prima
compilation dei Necrodeath dove raccolsero tutti i loro più grandi successi
registrati fino al 2005.
Nel
2006 fu pubblicato 100% Hell,disco in
cui la musica dei Necrodeath raggiunse il suo apice: le chitarre sono
autentiche sfuriate infernali che sprigionano note malate mentre la voce di
Flegias vomita un odio talmente intenso da far scendere i brividi lungo la
schiena in canzoni “da manicomio” come Forever
Slaves, Master Of Morphine e 100% Hell dove sono presenti anche le
voci di Cronos dei Venom e Sonya Scarlet dei Theatres Des Vampires come special guest. Chiusa questa parentesi i
Necrodeath si resero nuovamente protagonisti di un cambio di line-up: il
chitarrista Claudio lasciò la band ed il suo posto fu preso da Pier Gonella con
cui registrarono un nuovo successo in studio col nome di Draculea.
DRACULEA,IDIOSYNOCRASY E PHYLOGENESIS: NUOVE SFURIATE E BREVE CAMBIO DI STILE
Nel 2007 i Necrodeath tornarono
sulle scene con un nuovo lavoro;Draculea,il
più oscuro disco della band eseguito con chitarre gelide ed “abissali” che
raccontano la vita di Vlad Ţepeş,il principe della Valacchia.
Nel 2009 ritornarono a far
parlare di sé con Phylogenesis,nuovo
album che racconta la genesi e la storia degli esseri umani.
Nel
2011,dopo aver reclutato il bassista GL,i Necrodeath pubblicarono Idiosynocrasy,un concept album che segnò
una svolta diversa nello stile dei Necrodeath con chitarre leggermente più
pulite e una batteria più contenuta,ma molto più elaborata al tempo stesso. Lo
stile malsano dei Necrodeath tornerà a farsi sentire nel disco The 7 Deadly Sins pubblicato nel 2014
dimostrando di essere musicisti pronti a sperimentare sempre nuovi orizzonti ma
mai intenzionati a tradire lo stile che gli hanno fatto acquistare credibilità
dai fan del metal estremo.
THE 7 DEADLY SINS,THE AGE OF DEAD CHRIST
E RITORNO ALLE ORIGINI
Nel 2014,dopo aver provato un breve
cambio di stile in Idiosynocrasy,i
Necrodeath decisero di tornare alle loro fetide origini con The 7 Deadly Sins,album incentrato sui
sette peccati capitali in cui torna a farsi sentire come sempre la voce
graffiante di Flegias e le “schitarrate” sferzanti di Pier Gonella.
Nel 2018,i Necrodeath pubblicarono The
Age Of Dead Christ,disco che rappresenta una ripresa vera e propria del
sound con cui i Necrodeath iniziarono nei lontani anni ’80;non a caso anche lo
stile del logo della band tornò ad essere ripreso ed esposto sulla copertina
dell’album.
Il 5 aprile 2019,in occasione del compleanno del
celebre disco Fragments Of Insanity,i
Necrodeath hanno pubblicato il disco Defragments
Of Insanity dove lo stile di Fragments
Of Insanity viene rivisitato con una veste più nuova e moderna. Attualmente
i Necrodeath sono tornati in tour per promuovere il loro nuovo recentissimo
lavoro e nulla sembra fermare la loro folle corsa verso gli abissi della follia
decisi più che mai a scatenare quella malvagità sui palchi che li ospitano
creando un autentico e letale inferno sonoro… al 100%.
FACCIA A FACCIA CON PESO: INTERVISTA AL BATTERISTA DEI
NECRODEATH
Hail Satan Peso! Benvenuto nel Sabba Maledetto Metal Circle.
Grazie per il tempo che ci hai concesso. Prima di tutto: com’è nato il progetto
Necrodeath?
34 anni fa sotto il nome di
Ghostrider… l’anno dopo cambiammo nome in Necrodeath. Al nostro sito www.necrodeath.net alla voce BIOGRAFIA si
possono leggere tutti i passaggi della band in questi 34 anni. Considerando che
dal ’91 al ’97 ci fu uno stop e in quel periodo ho fondato i Sadist.
Nel 1987 esordiste con Into
The Macabre al Teatro Verdi di Genova,se
non sbaglio. Lì,vi notò la Scarlet Records,la prestigiosa casa discografica che
portò molte band metal italiane sulle luci della ribalta. Riusciste a farvi
notare immediatamente dunque? O passò molto tempo da quella data prima che la
Scarlet si accorse di voi?
In quei tempi la Scarlet non
esisteva neanche (infatti la parte scritta nel Sabba Maledetto Metal Circle
dove furono notati dalla Scarlet al concerto degli Hate è errata,nda) e Bersani
era un ragazzino nel 1987. La casa discografica che produsse Into The Macabre era la neonata
Nightmare Productions di Genova una sottoetichetta di un grosso distributore
locale. Nel 1989 passammo alla Metal Master grazie ad A. C. Wild che al tempo
collaborava con l’etichetta. Nel 1990 ci sciogliemmo e fu solo quando decidemmo
di riunirci che la Scarlet si fece viva
per potere prendere i Necrodeath nel loro roster,insieme optammo per diverse
altre etichette ma alla fine optammo di firmare con loro per l’album di ritorno
visto l’offerta allettante a cui non si poteva proprio rifiutare. Ricordo che
per anticipare la concorrenza vennero fino a Genova a colloquio con il
sottoscritto e Claudio. Anche queste sono belle soddisfazioni!
I primi due album dei Necrodeath sprigionano una forte vena
black metal. Ascoltando gli album della vostra casa discografica si nota in
effetti – nonostante sia comunque un thrash metal con influenze da parte di
Slayer,Bathory e Kreator – che l’impronta black metal è rimasta. Come mai
decideste di passare dal black al thrash? Quali sono la band che più hanno
influenzato la musica dei Necrodeath oltre a quelle già menzionate?
Siamo partiti ascoltando
principalmente i Venom;a dire il vero abbiamo deciso di formare la band durante
il viaggio di ritorno da quel fantastico concerto del febbraio 1984 dei Venom e
dei Metallica al Palatenda di Milano. Anche noi dovevamo fare tutto quel
casino! Era fantastico! Nacquero così i Ghostrider. Un anno dopo cambiammo il
nome in Necrodeath ma le influenze di band come Slayer principalmente e da
quelle da te citate erano ormai entrate nelle nostre menti. Non ci fu una
decisione di passare al black,al thrash o al death. Tutto fu molto naturale!
Suonavamo semplicemente quello che sentivamo.
I Necrodeath sono molto apprezzati anche all’estero. Come
pensi che sia la scena all’estero? Molto più rispettosa nei vostri confronti?
Dove pensi che i Necrodeath siano principalmente apprezzati?
Forse in Indonesia dove abbiamo
addirittura una cover band dei Necrodeath.
Il 5 aprile di questo anno è uscito il full length Defragments Of Insanity.
Cosa puoi dire di questo album? È un “sequel” del vostro Fragments Of
Insanity? Come è stata l’accoglienza di
questo nuovo lavoro?
Durante il tour di The Age Of Dead Christ abbiamo deciso
nelle pause di re imparare i pezzi di Fragments
Of Insanity e dargli una veste più potente e moderna facendo combaciare il
suo 30esimo compleanno con l’uscita del remake: Defragments Of Insanity appunto. L’accoglienza a quest’idea è stata
percepita dai nostri fan con grande entusiasmo e la loro accoglienza ai nostri
concerti che stiamo svolgendo sta risuonando appunto quei grandi classici è
davvero grande! Continuate a seguirci controllando il nostro sito ufficiale
dove sono state segnalate le nostre prossime tappe! Rock on!
LINE UP
Flegias - voce
Pier Gonella - chitarra
GL - basso
Peso - batteria
DISCOGRAFIA
Into The Macabre - 1987
Fragments Of Insanity - 1989
Mater Of All Evil - 1999
Black As Pitch - 2001
Ton(e)s Of Hate - 2004
100% Hell - 2006
Draculea - 2007
Phylogenesis - 2009
Idiosynocrasy - 2011
The / Deadly Sins - 2014
The Age Of Dead Christ - 2018
Defragments Of Insanity - 2019
FONTI
www.necrodeath.net
www.wikipedia.it