lunedì 1 marzo 2021

ALICE COOPER - La strega sulla ghigliottina

 



Con una scenografia ricca di elementi quali ghigliottine,sangue e bambole impalate che hanno shockato le masse a cavallo fra gli anni 70 ed 80 e che hanno scatenato polemiche e controversie fra le associazioni di benpensanti di quel periodo,la sua icona è diventata un’emblema del rock scorretto,cattivo e terrificante: oggi,nel Sabba Maledetto Metal Circle parleremo di Alice Cooper,uno dei personaggi più famosi/famigerati e discussi di tutto il panorama hard rock.

Vincent Furnier nacque a Detroit il 4 febbraio 1948 da padre membro della Chiesa  di Gesù Cristo che porterà l’intera famiglia a trasferirsi a Phoenix dove il piccolo Vincent iniziò a muovere i primi passi nel mondo della musica insieme ad alcuni amici del liceo.

Nel 1964,Vincent decise di partecipare ad un talent show,insieme ad alcuni amici dove si trovarono costretti a mimare alcune canzoni poiché essi non sapevano suonare alcuno strumento,ma la performance invece di tagliargli le ali e spazzarli via si rivelò inaspettatamente provvidenziale poiché Vincent ed i suoi amici conobbero altri ragazzi desiderosi di sfondare e con la passione per la musica con i quali fondò gli Earwings,complesso ispirato dalla musica di gruppi rock come i Beatles,i Rolling Stones,gli Who ed i Pink Floyd.                                                                                                                      Verso la metà degli anni ’60,Furnier diventò il cantante degli Spiders che fu tramutato presto in “Alice Cooper” dal nome di una strega arsa viva a Salem nel XVIII secolo esibendosi con un look fatto di trucco cadaverico e vestiti di cuoio con l’intenzione di evocare un’atmosfera a tinte horror,essendo questo uno dei generi preferiti di Furnier.

Grazie alla fortuna di conoscere il suo idolo Frank Zappa,Furnier riuscì a farsi raccomandare il disco della sua band per la promozione sotto l’etichetta Straight Records e nel 1969,il disco Pretties For You si ritrovò sugli scaffali dei negozi di musica di tutta l’America.                                                                  

Fu allora,che il nome della band fu adottato da Furnier e sotto lo pseudonimo di Alice Cooper,il musicista iniziòa farsi conoscere alle masse di rocchettari con le sue esibizioni ricche di macabro,scelleratezza e delirio che lo porteranno a diventare l’asse portante del mondo dello shock rock.




I PRIMI ESORDI: PRETTIES FOR YOU,EASY ACTION,LOVE IT TO DEATH E KILLER

E così,grazie all’amico Frank Zappa Alice Cooper,sotto contratto dalla Straight Records esordì con Pretties For You nel 1969,disco rock con sonorità “riciclate” dal blues e dal folk che esponeva argomenti come morte,tortura e necrofilia narrati in canzoni come Apple Bush,Living e No Longer Umpire portando il musicista a subire feroci accuse e diverbi da parte delle associazioni più puritane degli Stati Uniti d’America. Nonostante ciò il disco conobbe un ottimo successo in tutta la nazione.

Incoraggiato,Alice Cooper tornò un anno dopo con il disco Easy Action rivelandosi un banale fallimento ma il pubblico fu costretto successivamente a ricredersi quando nel 1971,lo shock-rocker di Detroit realizzò il disco Love It To Death,disco a tinte decisamente più hard rock dei precedenti che fu nominato disco d’oro grazie a tracce come I’m Eighteen,Long Way To Go e Second Coming esibite sui palchi d’America dove folle di giovani capelloni iniziavano ad assembrarsi sotto i palchi di questo personaggio folle che stava da poco uscendo allo scoperto nel panorama rock.

Nel 1971,Alice Cooper conobbe un nuovo successo che diede una potente scossa in avanti alla sua carriera: la pubblicazione dell’album Killer fu accolto con gioia dai fan che ormai erano sempre di più a riunirsi per cantare canzoni come Under My Wheels,Dead Babies e Killer ovunque il gruppo facesse tappa.                             

Ciò che ne seguì fu un tour globale che portò la band ad esibirsi su stage dotati di un apparato estremamente teatrale a base di forche,gag dove si vedeva Alice Cooper che si mozzava la sua testa sulla ghigliottina,serpenti e sangue che diventarono il marchio di fabbrica del cantante ed attirandogli una forte raffica di critiche ai suoi danni ma che ingrandirono anche la sua popolarità facendo sì che Alice Cooper diventasse una delle icone rock più popolari di sempre.





SCHOOL’S OUT,BILLION DOLLAR BABIES,MUSCLE OF LOVE E WELCOME TO MY NIGHTMARE: LA STREGA SULLA GHIGLIOTTINA

Fra tappe nelle varie città del mondo e le feroci critiche da parte delle associazioni di moralisti benpensanti,Alice Cooper cavalcava l’onda della popolarità e del trionfo che si consolidarono nel 1972 grazie al disco School’s Out,album che conobbe uno straordinario successo grazie a pezzi come Luney Tune,Street Fight e la canzone-manifesto che divenne un inno liberatorio per la generazione studentesca degli anni ’70 e che fece salire i coccoloni alle insegnanti ed alle mamme apprensive che urlavano preghiere e sermoni quando sentivano i loro figli intonare la traccia.

Nel 1973,Alice Cooper presentò al pubblico il disco Billion Dollar Babies che ricevette i migliori elogi grazie alle tracce Elected,Billion Dollar Babies,No More Mr. Nice Guy e I Love The Dead che furono suonate ripetutamente in tutti i concerti dove Alice Cooper portava la sua presenza.                                                                 

Nello stesso anno fu pubblicati Muscle Of Love che segnò una scissione all’interno della band,con la conseguenza che Alice Cooper assunse una sempre più rilevante direzione all’interno dei ranghi e confermato definitivamente il ruolo di frontman e solista tornò nel 1974 con il suo più grande capolavoro di sempre: Welcome To My Nightmare fu un concept-album con sonorità tetre che narra la lenta e progressiva discesa nella follia attraverso le esperienze personali,gli incubi e le paranoie di un ragazzo di nome Steven;e che può essere considerato l’apice musicale di Alice Cooper grazie a pezzi come Welcome To My Nightmare,The Black Widow e Only Women Bleed.

Cruenza,oscurità e un talento per il rock fuori dal comune: con soli questi tre elementi Alice Cooper era diventato ormai un artista di successo internazionale a tutti gli effetti affermandosi come icona indiscussa dello shock rock che avrebbe ispirato numerosi altri artisti negli anni seguenti.






ALICE COOPER GOES TO HELL,LACE AND WHISKEY,FROM THE INSIDE E FLUSH THE FASHION: I PROBLEMI DI TOSSICODIPENDENZA

E così,dopo essere diventato il punto di riferimento di tutti i fan dell’hard rock a tinte macabre,Alice Cooper tornò sotto i riflettori nel  1976 con il disco Alice Cooper Goes To Hell,divenuto di successo grazie a pezzi come You Gotta Dance,Wake Me Gently e I Never Cry che furono la continuazione del precedente Welcome To My Nightmare.                                                                                                                                                                                Purtroppo,come è risaputo da chiunque decida di intraprendere una carriera di stress,Alice Cooper si perse nei suoi problemi legati al mondo dell’alcol e delle droghe che divennero gravi tanto da portarlo a rinchiudersi in un periodo in una clinica per disintossicarsi.

Da quest’esperienza ne trasse due album dal nome Lace And Whiskey (1977) e From The Inside (1978) che racconta i suoi vari grattacapi avuti durante il suddetto periodo.                     Dopo vari tuor programmati per la presentazione dei suoi lavori,Alice Cooper,in linea con le nuove tendenze che stavano nascendo all’epoca,diede una lieve modifica anche alla sua musica con il nuovo disco Flush The Fashion del 1980 che diede seguito anche ai successivi dischi composti con questa nuova innovazione stilistica.

SPECIAL FORCES,ZIPPER CATCHES SKIN,DaDa E CONSTRICTOR: LA SVOLTA E LA PARTECIPAZIONE NEL CINEMA

Nel 1981,Alice Cooper tornò al centro dell’attenzione con il disco Special Forces per poi uscirsene con Zipper Catches Skin l’anno seguente e DaDa nel 1983;tutti dischi istrionici cono sonorità in stile new wave che furono snobbati dai puristi e da alcuni critici.

Nel 1983,Alice Cooper si disintossicò definitivamente per poi prendersi una pausa lontano dall’ambiente musicale dedicandosi alla famiglia per farsi un’esperienza nel mondo cinematografico.

Nel 1986 Alice Cooper tornò con il disco Constrictor che nonostante non fu accolto molto calorosamente,mostrò una lenta ripresa che si protrarrà anche successivamente.

RAISE YOUR FIST AND YELL,TRASH ED HEY STOOPID: UN NUOVO INIZIO

Successivamente al disco Constrictor,Alice Cooper riapparse con un nuovo successo nel 1987 con Raise Your Fist And Yell,disco cono sonorità abbastanza più dure del precedente che fu accolto positivamente dalla critica grazie alle tracce del calibro di Prince Of Darkness,Lock Me Up,Step On You e Freedom.

Nel 1989,Alice Cooper chiese l’aiuto del famoso compositore Desmond Child per pubblicare Trash,il diciottesimo album della sua carriera divenuto apprezzatissimo grazie alla svolta glam con influenze pop metal riscontrabili in pezzi come Poison,Spark In The Dark,Bed Of Nails,House Of Fire,Only My Heart Talkin’ e Hell Is Living Without You che riportarono Cooper nelle parti alte delle classifiche dopo più di un decennio.

Questa nuova evoluzione proseguì anche nel 1991 quando l’artista pubblicò Hey Stoopid che fu di gran lunga ben accolto grazie a canzoni come Hey Stoopid,Love’s a Loaded Gun,Burning Our Bed e Feed My Frankenstein composte con l’aiuto di artisti come Slash,Ozzy Osbourne,Steve Vai e Nikki Sixx.

A questo punto,dopo essere tornato in cima alla cresta dell’onda,Alice Cooper decise di prendersi una meritata parentesi di pausa interrotta solamente dalla pubblicazione del live-album A Fistful Of Alice e dal cofanetto The Life And Crimes Of Alice Cooper.



ULTIMI ANNI

Nel 1994 Alice Cooper tornò sotto i riflettori con il disco The Last Temptation che fu notevolmente apprezzato grazie a pezzi come Lost In America,Unholy War e It’s Me per poi prendersi una meritata pausa fino al 2000 quando si rifece vivo (“vivo”?) con Brutal Planet.

Nel 2001 Alice Cooper pubblicò l’album The Eyes Of Alice Cooper e Dirty Diamonds due anni più tardi. Nel 2008 arrivò Along Came a Spider e nel 2011 toccò a Welcome 2 My Nightmare finire sugli scaffali dei negozi di dischi e nel 2017 fu la volta di Paranormal.

Attualmente Alice Cooper ha appena pubblicato il disco Detroit Stories per questo 2021,che sarà presentato dal vivo non appena finirà la pandemia di COVID-19 che imperversa nel mondo in questo momento,pronto a risvegliare gli incubi peggiori con spettacoli a base di sangue,oscurità e scabrosità di ogni genere.                                               




DISCOGRAFIA
Pretties For You,1969
Easy Action,1970
Love It To Death,1971
Killer,1971
School’s Out,1972
Billion Dollar Babies,1973
Muscle Of Love,1973
Welcome To My Nightmare,1975
Alice Cooper Goes To Hell,1976
Lace And Whiskey,1977
From The Inside,1978
Flush The Fashion,1980
Special Forces,1981
Zipper Catches Skin,1982
DaDa,1983
Constrictor,1986
Raise Your Fist And Yell,1987
Trash,1989
Hey Stoopid,1991
The Last Temptation,1994
Brutal Planet,2000
Dragontown,2001
The Eyes Of Alice Cooper,2003
Dirty Diamonds,2005
Along Came a Spider,2008
Welcome 2 My Nightmare,2011
Paranormal,2017
Detroit Stories,2021

LINE UP
Alice Cooper,voce
Nita Strauss,chitarra
Ryan Roxie,chitarra
Tommy Henriksen,chitarra
Chuck Garric,basso
Glen Sobel,batteria

FONTI
L. Signorelli - Heavy metal. I classici - Ed. Giunti

lunedì 8 febbraio 2021

I MIGLIORI DISCHI HEAVY METAL - IRON MAIDEN Powerslave

Oggi,nel Sabba Maledetto Metal Circle,riapriamo la sezione dedicata ai dischi che si sono guadagnati un posto d’onore nelle classifiche  metal di tutto il mondo e occupano gli spazi ad essi dedicati sui nostri scaffali colmi delle nostre collezioni.

Oggi parleremo di Powerslave,uno dei dischi più conosciuti e ascoltati degli Iron Maiden.


Powerslave è il V  full-length degli Iron Maiden e venne pubblicato il 3 settembre 1984 dall’etichetta discografica EMI.                                                                                                                                 

Il disco presenta il classico stile puramente NWOBHM tipico dei Maiden ma notevolmente più “calcolato”,migliorato e pulito rispetto ai primi quattro predecessori: i riff di Dave Murray sono ultra-tecnici e armoniosi arricchiti dai melodici assoli da maestro di Adrian Smith;di contorno vi è il basso di Steve Harris che suona ad una velocità incontrollata senza perdere alcuna nota lungo la strada,Nicko McBrain con il suo stile allegro e sincopato che non sbaglia un colpo mentre la voce di Bruce Dickinson canta sulle note dell’album lanciando i suoi magnifici acuti che sferzano l’aria intorno. Il tutto ciò avviene in un’atmosfera che ci permette di viaggiare fra le piramidi dell’antico Egitto,tematica molto in voga a quell’epoca e voluta da Dave Murray resosi ispirato da un suo recente viaggio nella “terra dei faraoni”.

Con oltre 10 milioni di copie vendute (più del disco The Number Of The Beast),Powerslave si presenta uno dei migliori lavori degli Iron Maiden,dove tecnica e virtuosismo si sposano con la velocità e durezza dell’heavy metal che fanno alzare i peli sulla nuca dell’ascoltatore nel modo in cui solo gli Iron Maiden ne sono capaci.


I BRANI

Il CD si apre con Aces High,brano  dedicato ai piloti che morirono difendendo l’Inghilterra dall’attacco della Germania nazista dove Bruce Dickinson si conferma lo scontato – ma che lascia ugualmente a bocca aperta – talento naturale innato quando alla fine della canzone lancia uno dei suoi acuti lo hanno reso famoso con il soprannome di “sirena d’attacco aereo”.  Chitarre distorte ed assoli sparati a raffica ed ecco iniziare 2 Minutes To Midnight,canzone incentrata sul rischio di una guerra nucleare,con riferimento diretto all’Orologio dell’Apocalisse e la distanza dalla mezzanotte simboleggiante la fine del mondo dopo una guerra e uno scenario tipico alla Fallout. Si prosegue con il pezzo strumentale Losfer Words (Big ‘Orra) per poi lasciare spazio a Flash Of The Blade (inserito da Dario Argento nella colonna sonora del suo film Phenomena uscito l’anno seguente) che narra la crescita di un giovane guerriero a cui è stata uccisa la famiglia mentre lui giocava alla guerra da piccolo. Subito dopo inizia The Duellists,canzone narrante di duelli ed onore,per poi lasciar spazio alla VI traccia Back In The Village,canzone che parla di una partita a poker ispirata ad un cortometraggio di Ridley Scott pezzo un po’ snobbato per via di un “chorus” abbastanza  forzato che probabilmente avrebbe avuto bisogno di qualche revisione in più in studio.                                                                                                                                         Si scende negli abissi (no,non marini,ma tranquilli: ci arriveremo!) con l’oscura Powerslave,la cupissima “title-track” che parla di un faraone ambizioso dell’immortalità e si chiede costantemente perché debba morire,pur essendo un dio. Ora finalmente ci possiamo tuffare nel profondo blu con la conclusiva Rime Of The Ancient Mariner conosciuta per essere la canzone più lunga della discografia degli Iron Maiden (dura quasi un quarto d’ora,fate voi!) ispirata al poemetto di Samuel Taylor Coleridge e narra di un lupo di mare che uccidendo un albatros viene condannato come punizione a vagare in mare per un certo periodo in un Limbo dove il marinaio si vede costretto ad aspettare in una perenne agonia che gli spiriti divini decidano del suo destino.

Tecnica,fantasia e virtuosismo sono gli elementi che conferiscono a Powerslave un capolavoro unico destinato ad essere di una gloria intramontabile (nel 2017,la rivista Rolling Stones lo inserì al 38esimo posto nella lista dei migliori dischi di tutti i tempi) prodotto degnamente dallo spiccato genio musicale che sono i mitici ed insuperabili Iron Maiden.


FORMAZIONE

Bruce Dickinson,voce

Dave Murray,chitarra

Adrain Smith,chitarra

Steve Harris,basso

Nicko McBrain,batteria

                                                                                                                                                                    

                                                                                                                                                                                                                                                                                       


                                                                                                                                                                   

                                


sabato 9 gennaio 2021

ALT MODEL - Le gnocche dell'heavy metal

 Cari metallari,visto che l'ho promesso ad un'amica,ho deciso di pubblicare una nuova sezione alle modelle alternative nel Sabba Maledetto Metal Circle. Oggi vi presento Nö Eelys,una bellissima fata dai capelli dorati dalla Francia

NOME Nö Eelys

LUOGO DI NASCITA Parigi,Francia



Se volete continuare a seguire Nö Eelys potete farlo sul suo account Instagram https://www.instagram.com/no_eelys/







venerdì 8 gennaio 2021

ASPHYX - L'opprimente abbraccio della morte


Morte,dannazione,occultismo… classiche tematiche delle band che suonano death metal.

Vi è un gruppo che di tutto ciò ne ha fatto un marchio di fabbrica ed al classico sound del death inserisce massicce e pesanti influenze dal doom metal: oggi,nel Sabba Maledetto Metal Circle dedicheremo uno spazio agli Asphyx,band che si è aperta strada con un genere cupo e furioso al tempo stesso marciando sulla carneficina che si registra regolarmente a tutti i loro concerti dove i fan prendono parte.

Gli Asphyx si formarono nel 1987 ad Oldenzaal,nei Paesi Bassi,per volontà di Bob Bagchus e Tony Brookhuis ispirati dalle sonorità di band quali Venom,Possessed,Hellhammer e Death che inserirono nel loro primo demo Carnage Remains. Nello stesso anno si unì alla band il vocalist e bassista Christian “Chuck” Colli che contribuì alle registrazioni del secondo demo Enter The Domain,per poi allontanarsi ed essere sostituito da Theo Loomans con il quale incisero il terzo demo Crush The Cenotaph in cui si possono sentire i micidiali riff di chitarra di Eric Daniels e che con la vendita di ben 5000 copie,fece approdare gli Asphyx sotto i riflettori dell’underground europeo.

Dopo aver partecipato ad un concerto come spalla ai Paradise Lost nel 1990,gli Asphyx entrarono in studio per registrare il disco Embrace The Death che purtroppo non fu pubblicato immediatamente per via di alcuni problemi economici dell’etichetta;ciononostante,il nome della band cominciò a circolare nel circuito europeo alimentando lo stato di gruppo cult per l’underground death metal e fu allora che per gli Asphyx si iniziarono ad aprire le porte per approdare sui palchi heavy metal dell’Europa e del mondo.


 THE RACK,LAST ONE ON EARTH ED ASPHYX: LA FURIA SI SCATENA

Dopo aver esordito nei giri dell’undergound,il cantante Martin van Drunen si unì agli Asphyx e nel 1991 la band registrò The Rack,disco che ottenne delle ottime vendite e permise agli Asphyx di unirsi ai gruppi più menzionati della scena death metal.

L’album fu registrato con un budget scarsissimo il ché spiega il sound primitivo ed opprimente che caratterizza la parte strumentale che fa da contorno alla voce lacerante e cavernosa di van Drunen,per essere poi ascoltato dal vivo in un tour insieme agli Entombed dove gli Asphyx colpirono duro con pezzi come Vermin,Diabolical Existence e Evocation.

Nel 1992,gli Asphyx registrarono negli Harrows Studios il disco Last One On Earth,album che si avvicina molto al death metal europeo con un sound abbastanza più pulito rispetto a The Rack,notabile in canzoni come The Incarnation Of Lust,Serenade In Lead e The Krusher che fanno di quest’album il più superbo capolavoro della band. Il disco portò gli Asphyx ad unirsi in un tour insieme ai Benediction ed ai Bolt Thrower,dove Martin van Drunen si trovò improvvisamente costretto a lasciare la band a causa di liti ed incomprensioni con i membri del gruppo.

Il sostituto a van Drunen fu trovato nella persona di Ron Van Pol con cui registrarono il terzo disco ufficiale nel 1994 chiamato semplicemente Asphyx divenuto apprezzatissimo grazie ad Emperors Of Salvation,Depths Of Eternity e Valleys Of Oblivion. È qui che ormai,gli Asphyx ricevettero la conferma di essere divenuti una band di alti livelli professionali grazie ai pit sempre più pieni di metallari “poganti” ai ritmi “sfasciaossa” del gruppo ed ai crani completamente polverizzati dagli sciagurati headbanging che il duro suono della musica della band induceva a praticare.



EMBRACE THE DEATH,GOD CRIES E FEEDING ON ANGELS: IL CAMBIO DI NOME E LO SCIOGLIMENTO TEMPORANEO

Nel 1996,gli Asphyx ritornarono sotto i riflettori con l’uscita del disco God Cries,famoso grazie a Slaughtered In Sodom,Frozen Soul e Fear My Greed e recuperare anche il vecchio EP Embrace The Death che vide finalmente luce nello stesso anno con tracce bonus incluse oltre a quelle già presenti nell’edizione pubblicata sei anni addietro.

Nel 1998,gli Asphyx decisero di cambiare nome in Soulburn per l’uscita del disco Feeding On Angels ricercato per canzoni come Hellish Entrapment,Crypts Of The Black e Throne Of Hatred;per poi tornare nuovamente al vecchio nome resisi conto che usare il logo con cui erano divenuti conosciuti era la cosa più saggia da fare per un sound che rimase inalterato.

Purtroppo,il 1998 fu anche l’anno in cui gli Asphyx dovettero fare i conti con una tragedia che li colpì duramente: in quell’anno,infatti,Theo Loomans rimase ucciso e il futuro della band fu messo duramente a rischio. Nonostante la situazione precaria,gli Asphyx decisero ugualmente di pubblicare il nuovo full-length On The Wings Of Inferno nel 2000 per poi sciogliersi nello stesso anno e tornando successivamente alla carica ben sette anni dopo.



ON THE WINGS OF INFERNO E DEATH… THE BRUTAL WAY: LA REUNION

Nel 1998,gli Asphyx pubblicarono il disco On The Wings Of Inferno arrivato sulla bocca di tutti grazie a canzoni  come Marching Towards The Styx,Summoning The Storm e Waves Of Fire;che purtroppo fu anche ricordato per essere stato l’ultimo disco registrato con Theo Loomans,venuto a mancare nel medesimo anno.

Gli Asphyx,affranti per la grave perdita del loro componente decisero così di sciogliersi lasciando un vuoto terribilmente incolmabile nel cuore dei fan del death metal,ma questo “silenzio” ebbe vita breve perché nel 2007,gli Asphyx tornarono all’attacco con la neonata formazione composta da Martin van Drunen alla voce,Paul Baayens alla chitarra,Wannels Gubbels al basso e Bob Bagchus alla batteria in seguito alle innumerevoli richieste da parte dei fan.

Fu così che nel 2009,gli Asphyx si ritrovarono più aggressivi e micidiali che mai con il nuovo full-length Death… The Brutal Way che fu presentato dal vivo con canzoni come Scorbutics,Bloodswamp e Death The Brutal Way.

Quasi sconfitti dal dolore per la perdita di Loomans,gli Asphyx risorsero dalla morte con ancor più rabbia che mai decisi a riprendersi la loro scena sui palchi combattendo per la loro causa con letali riff che hanno tagliato le gole e martellato il cervello dello zoccolo più duro dei loro fan proseguendo con ancora più ferocia di prima lungo la via del dolore e della sofferenza che contraddistigue le note dei tutti i loro dischi.


ULTIMI ANNI

Ripresisi dal lutto di Loomans e tornati più diabolici che mai,gli Asphyx,pubblicarono il full-length Deathhammer nel 2012 e Incoming Death nel 2016.

In questo momento,mentre stiamo leggendo queste righe,gli Asphyx hanno annunciato di star lavorando al nuovo disco Necroceros che verrà presentato nel 2021 salvo complicazioni dovute alla pandemia di COVID-19 che imperversa nel mondo;ma come ben sappiamo,ci vuole ben altro per scrivere la parola FINE nella carriera degli Asphyx: torneranno alla carica ancor più feroci di sempre come fanno ad ogni difficoltà suonando la loro musica che avvolge gli ascoltatori nel più soffocante ed “opprimente abbraccio della morte”.


LINE UP
Martin Van Drunen,voce
Paul Baayens,chitarra
Alwin Zuur,basso
Stefan Hüskens,batteria

DISCOGRAFIA
The Rack,1991
Last One On Earth,1992
Asphyx,1994
Embrace The Death,1996
God Cries,1996
Feeding On Angels,1998
On The Wings Of Inferno,2000
Death... The Brutal Way,2009
Deathhammer,2012
Incoming Death,2016
Necroceros,2021















lunedì 7 dicembre 2020

SODOM - Inverno nucleare

 



“In una guerra non ci sono vincitori,ma solo vinti”

Questo è uno dei più famosi adagi che descrive perfettamente le atrocità di una guerra,in cui vi sono costanti perdite di vite umane,danni ingenti alle popolazioni che le subiscono ed insensati obbiettivi di predominio per accaparrarsi un materialistico bottino a discapito dell’avversario.                                                                                                                      Tutte queste follie sono i temi principali dei Sodom,una delle più aggressive,letali e feroci band del thrash metal di stampo teutonico.                                                                                

I Sodom si fondarono a Gelsenkirchen,una città situata nel bacino tedesco della Ruhr,nel 1981,dai due amici Thomas Such (bassista) e Frank Testegen (cantante e chitarrista) conosciutisi nelle miniere di carbone e cercarono subito di adottare un’immagine provocatoria esibendosi rispettivamente con gli pseudonimi di “Angelripper” ed “Aggressor”.

Dopo un periodo di prova fallimentare per colpa di un inaffidabile batterista,ai due si unì un ragazzo che suonava precedentemente nella band della scuola che rispondeva al nome di Christian Dudek detto “Witchhunter” e la band registrò un demo nel 1982. Witching Metal era un demo dal sound grezzo,sporco e marcio che diede ai Sodom una discreta fama nel mondo dell’underground spingendoli a pubblicare un secondo demo;Victims Of Death,fu per loro il punto d’inizio per la loro carriera poiché li mise sotto le attenzioni della Steamhammer,con la quale ottennero un contratto.

Purtroppo,in questo periodo,iniziarono dissapori tra Angelripper ed Aggressor che si conclusero con la dipartita di quest’ultimo. Angelripper prese allora il posto dietro al microfono e un nuovo chitarrista fu trovato nella personalità di Josef “Grave Violator” Dominici per registrare l’EP In The Sign Of Evil nel 1984 che conteneva brani influenzati dal black metal dei Venom e dei Celtic Frost.

Nel 1985 Grave Violator lasciò la band ed il suo posto fu preso da Michael Wulf registrando il primo full-length Obsessed by Cruelty pubblicato nel 1986. Fu allora che i Sodom uscirono dal giro dell’underground per approdare sui palchi di tutto il mondo diventando un vero punto di riferimento del thrash metal tedesco che stava mettendo radici proprio in quegli anni.

OBSESSED BY CRUELTY,PERSECUTION MANIA,AGENT ORANGE E BETTER OFF DEAD: IN TRINCEA

Il 1986 fu l’anno in cui i Sodom iniziarono a sperimentare i primi successi con l’uscita del primo disco Obsessed by Cruelty;album che grazie a canzoni come Brandish The Sceptre,Pretenders To The Throne e Witchhammer è caratterizzato da un black metal aggressivo,cupo e pesante.

Wulf fu licenziato subito dopo ed Angelripper e Witchhunter lo sostituirono successivamente con Frank “Blackfire” Gosdzik con il quale composero Persecution Mania nel 1987. Il secondo album rappresentò una vera svolta nello stile musicale dei Sodom: Persecution Mania abbandona completamente il vecchio stile black metal dei Sodom e viene sostituito da un thrash metal sferragliante,veloce e scatenato senza limiti di tempo;le tematiche sataniche vengono abbandonate in favore di temi incentrati sul sociale,in partcolare l guerra menzionate in canzoni come Nuclear Winter,Iron Fist,Bombenhagel e Outbreak Of Evil mentre sulla copertina del CD fa la sua prima apparizione Knarrenheinz,un soldato in tuta NBC completo di elmetto e maschera antigas che diverrà la mascotte dei Sodom. Il disco conobbe un soddisfacente successo ed i Sodom partirono per un grande tour che li portò a registrare il loro primo lve-CD in Mortal Way Of Live nel 1988.

Nel 1988,i Sodom fecero approdare sugli scaffali di tutto il mondo Agent Orange,disco che può essere considerato a tutti gli effetti il capolavoro del gruppo: la chitarra sprigiona rasoiate tagliagola che squarciano l’aria,la batteria di Witchhunter martella similmente ad un AK-47 in mano al più spietato dei soldati mentre Angelripper fa sentire la sua voce graffiante nelle canzoni come Agent Orange,Magic Dragon,Ausgebombt e Baptism Of Fire. Questo terzo disco fece circolare il nome del gruppo notevolmente e i Sodom s’imbarcarono in un lunghissimo tour europeo fino a quando Blackfire non lasciò la band e Angelripper e Witchhunter furono costretti a rimettersi a cercare un nuovo chitarrista.

Nel 1990,Michael “Micha” Hoffman entrò a far parte del duo contribuendo alla stesura di Better Off Dead,disco che divenne apprezzato grazie a pezzi del calibro di Cold Sweat,Capture The Flag e Better Off Dead. Questo disco portò i Sodom ad intraprendere un tour che li fece approdare in America latina,dove Micha decise di restare a vivere in Brasile così Witchhunter ed Angelripper rimasero nuovamente senza un chitarrista. Ed è qui che dopo quattro full-length i Sodom incontrarono le prime battute d’arresto che diedero inizio ad un breve periodo nero  rischiando di portarli ad una seria possibilità di scioglimento.


TAPPING THE VEIN,GET WHAT YOU DESERVE,MASQUERADE IN BLOOD E ‘TIL DEATH DO US UNITE: L’ECLISSI E LA NUOVA RINASCITA

Dopo la pubblicazione di Better Off Dead e dopo aver raggiunto l’apice con Agent Orange,i Sodom si ritrovarono nuovamente senza un chitarrista e ripresero a cercarlo fino a quando non reclutarono il talentuoso Andy Brings con il quale registrarono nel 1992 il disco Tapping The Vein,conosciuto per le canzoni Skinned Alive,Hunting Season,On Step Over The Line e Tapping The Vein caratterizzato da un sound molto al death metal ed al crossover-thrash.

Purtroppo,nello stesso anno,si deteriorarono i rapporti tra Angelripper e Witchhunter a causa degli eccessi di quest’ultimo che decise di lasciare la band venendo sostituito da Guido “Atomic Steif” Richter con il quale,il trio,pubblicò lo storico EP Aber Bitte Mit Sahne. Con questa nuova formazione,i Sodom,pubblicarono Get What You Deserve nel 1994,disco molto apprezzato grazie a pezzi quali Gomorrah,Angel Dust,Jesus Screamer e Get What You Deserve. Il V album fu anche l’ultimo in cui partecipò Andy Brings,poiché nel 1995 decise di lasciare la band per provare nuove sonorità e il suo posto fu preso dal nuovo chitarrista Dirk “Strahli” Strahlmeier che contribuì per i Sodom la stesura del disco Masquerade In Blood nel 1995 che segnò uno dei momenti più drammatici della carriera dei Sodom: le vendite del disco furono bassissime,inoltre si crearono ferite interne alla band a causa dei litigi fra Angelripper ed Atomic Steif,mentre Strahli fu arrestato per spaccio di droga e così la sopravvivenza della band rischiò di essere duramente compromessa.

Nonostante le emergenti difficoltà,Angelripper non si fece per niente scoraggiare,e nel 1997 reclutò il chitarrista Bernemann ed il batterista Konrad “Bobby” Schottkowski per pubblicare il disco ‘Til Death Do Us Unite che diede inizio ad una nuova alba per i Sodom per la quale inaugurarono un grande tour per presentare l’album suonando in particolare le canzoni come Frozen Screams,Fuck The Police,Suicidal Justice e Master Of Disguise.

Da questo momento in poi,i Sodom tornarono più in forma che mai e,nonostante i vari cambi di formazione,il gruppo continuò a sparare dalla trincea mantenendo la posizione giustamente meritata nei 4 “big” del thrash metal teutonico.

CODE RED,M-16,SODOM E THE FINAL SIGN OF EVIL: IL NUOVO INVERNO NUCLEARE

Dopo aver riacquistato una nuova stabilità,i Sodom ritornarono sulle platee della scena metal nel 1997 registrando l’album Code Red divenuto apprezzatissimo per pezzi come What Hell Can Create,Spiritual Demise,Visual Buggery e Addicted to Abstinence.

Nel 2001 riaprirono un nuovo capitolo narrando della guerra in Vietnam (come in Agent Orange) con il disco M-16,riscuotendo un grandissimo successo grazie a canzoni quali I Am The War,Napalm In The Morning,Genocide e Lead Injection.

Nel 2006 fu la volta di Sodom,disco che fu presentato e ricordato dal pubblico per pezzi come City Of God,Bibles And Guns,Axis Of Evil e Lords Of Depravity;per poi partecipare al Wacken Open Air del 2007 in una reunion che vide la partecipazione dei componenti che suonarono nella storica line-up per poi uscire nuovamente dallo studio di registrazione con il disco The Final Sign Of Evil composto da canzoni riarrangiate presenti nell’EP In The Sign Of Evil del 1984.

A questo punto,dopo aver registrato un successo dopo l’altro e dopo essere risorti dalle ceneri della guerra,la band si prese un periodo di pausa che non li vide impegnati prima del 2010,quando pubblicarono l’album In War And Pieces

ULTIMI ANNI

Nel 2010 i Sodom ritornarono in trincea con l’album In War And Pieces,mentre nel 2013 uscirono dagli studios con Epitome Of Torture.                                                                            Nel 2016 fu la volta di Decision Day e nel novembre del 2020 pubblicarono Genesis XIX che,se la situazione sanitaria lo permetterà,sarà presentato in tour per il 2021,dove i Sodom torneranno a prendere le armi per dar vita ad un nuovo micidiale inverno nucleare come solo loro sanno fare.

 


LINE UP
Tom Angelripper,voce e basso
Frank Blackfire,chitarra
Yorck Segatz,chitarra
Toni Merkel,batteria

DISCOGRAFIA
Obsessed by Cruelty,1986
Persecution Mania,1988
Agent Orange,1989
Better Off Dead,1990
Tapping The Vein,1992
Get What You Deserve,1994
Masquerade In Blood,1995
'Til Death Do Us Unite,1997
Code Red,1999
M-16,2001
Sodom,2006
The Final Sign Of Evil,2007
In War And Pieces,2010
Epitome Of Torture,2013
Decision Day,2016
Genesis XIX,2020