Tra i bassifondi di Des
Moines,capitale dell’Iowa,vi è un gruppo di giovani studenti che suonano un death metal alquanto malsano e
scurrile: gli Anal Blast. Dopo essere apparsi in alcuni locali dell’Iowa,gli
Anal Blast, sono protagonisti di una serie di cambi di line-up fino a quando
non decidono di sciogliersi completamente. Ma il batterista Joey Jordison ed il
bassista Paul Gray non sembrano intenzionati a mollare la musica. Insieme al
loro amico Michael Shawn Crahan decidono di mettere insieme un’altra band e gli
danno il nome di Ones. Nel 1993,gli Ones reclutano il cantante Anders
Colsefini,il chitarrista Donnie Steele,il bassista Greg Welts e il chitarrista
Josh Brainard. Sempre nello stesso anno,la neonata band cambia nome in Pyg
System, per poi passare a Meld e cambiare di nuovo in Slipknot,quello che ben
presto sarebbe stato presentato in moltissimi festival d’America e d’Europa.
Nel 1995,gli Slipknot raggiungono la formazione stabile e nel 1996 esce il loro
primo album autoprodotto (grazie ai finanziamenti dei genitori di Crahan): Mate.Feed.Kill.Repeat. Il disco è
stampato in sole 1000 copie e presenta un nu metal fuori dai canoni tipico
degli Slipknot mescolato a sonorità diverse. Il vocalist Colsefini e il
chitarrista Brainard conferiscono a dare all’album una certa impronta
hip-hop,con riff di chitarra pesanti che non nascondono un po’ di influenza dal
jazz,dal funk e dal rock progressivo. Possiamo citare Some Feels,Dogfish Rising e
Killers Are Quiet fra le più famose.
Terminato l’album,gli Slipknot sono pronti a salire sui loro primi palchi per
dare spettacolo con le loro esibizioni scellerate caratterizzate da risse dei
fan con Michael Crahan,moshing ultraviolenti o le esibizioni folli di Colsefini
(di cui si ricordano i vari episodi in cui,con una catena legata ai piercing
sui capezzoli,si arrecava lesioni staccandosi la ferraglia che aveva addosso la
pelle). Ma ciò che colpì di più di questa band era una particolarità che ancora
poche band utilizzavano nella loro iconografia: le loro maschere. Terrificanti ed agghiaccianti,ogni maschera
degli Slipknot ha un suo significato ed una sua storia. La maschera di Joey
Jordisono è bianca e fu usata ad una festa di Halloween del liceo. Tornato a
casa ubriaco,la madre furiosa,gli afferrò la maschera e la gettò nell’immondizia.
Joey,recuperatala,la indossa da allora nelle sue esibizioni con la band. La
maschera di Crahan,invece,è quella di un clown. A detta da lui,la maschera
giaceva tutta “sola” in un negozio e egli sentì come se lo chiamasse. Dopo
qualche tempo,la band inizia a progettare un nuovo lavoro,ma sente la necessità
di arricchire il suo bagaglio e parte alla ricerca di nuovi membri. Mick
Thomson si aggiunge dai Bady Pit;quello che dunque loro cercano è un nuovo
cantante. Un giorno,passando per un sexy-shop,sentono la voce di un uomo che
canta. Entrano nel negozio,pieni di imbarazzo (chissà perche!) e iniziano a
girare fra gli scaffali con finto interesse. Dopo qualche ora,con il commesso
ormai irritatissimo,i ragazzi gli si rivolgono finalmente con queste parole: “basta
così,ragazzo: sei dentro!”. Il giovane era Corey Taylor,allora voce degli Stone
Sour;il quale felicissimo di poter urlare la propria rabbia si unisce alla band
come cantante. Così,nel 1997,iniziano le prime sessioni degli Slipknot con
Taylor e nello stesso anno esce Crowz.
Secondo una leggenda urbana,mentre la band stava tornando a casa da una
sessione di prove,trovano moltissimi corvi sulla loro strada;da qui il nome
dell’album. L’album resta incompiuto anche se canzoni come Slipknot/Gently,Windows,Prosthetics e la versione strumentale di
The Heretic Anthem si possono trovare
su Internet. A cavallo fra il ’98 ed il ’99; Colsefini,Steele e Brainard
lasciano la band nella quale si aggiungono nuovi ragazzi: il secondo
percussionista Chris Fehn,il campionatore Craig Jones,il DJ Sid Wilson e il
chitarrista Jim Root. Da questo punto in avanti,la band inizia il suo cammino
verso la gloria.
IL “BATTESIMO DI FUOCO”: SLIPKNOT
Gli Slipknot,armati fino ai denti e
con ben tre batteristi (idea voluta dal Clown che,secondo lui,avrebbe permesso
alla band di creare un vero e proprio muro sonoro) incidono Slipknot negli studi di Malibù. L’album
presenta sonorità rap metal e nu metal portate all’estremo con rasoiate di
chitarra,ritmi percussionistici estremamente martellanti e una voce da gola
mozzata;che portano il disco a ricevere un successo tale catapultarli sui
palchi dell’Ozzfest del 1999. Le canzoni come Eyeless,Spit It Out,Surfacing e Wait And Bleed sono urla di rabbia e dolore carichi di una
misantropia senza precedenti. In questo periodo non mancano i problemi: le
esibizioni degli Slipknot sono famose per le loro esagerate acrobazie che i
loro componenti mettono dal vivo: abbiamo Wilson usa buttarsi a “volo d’angelo”
sulle folle dei loro fedelissimi fan,o il Clown di cui ricordiamo di quando
sbatté contro l’asta di un microfono rischiando di spaccarsi l’occhio per
sempre. Per non parlare dei loro fan: battezzati maggot da Joey Jordison,i ragazzi che fanno parte di questa schiera
sono adolescenti sfigati e intrappolati nelle loro tristi realtà,che nei
concerti degli Slipknot hanno trovato il loro spazio per poter scatenare la
loro ira repressa. Concerti in cui non si vedono braccia spezzate e nasi rotti
sono veramente pochi. Questo portò gli Slipknot ad essere continuamene presi di
mira dalla MASK (Mothers Against SlipKnot)
decisi a boicottare le loro violente esibizioni live. L’immediato successo
degli Slipknot attirò anche l’attenzione di Ross Robinson che portò i nove
ceffi nei suoi studios. Fu un periodo molto duro per gli Slipknot: isolati dal
mondo,sottoposti a continue tensioni, furono “costretti” in queste condizioni a
produrre il loro secondo lavoro ufficiale: fu così che vide luce il loro Iowa.
IOWA E LA
LUNGA PAUSA
Le tensioni,l’isolamento e le
continue pressioni da parte di Robinson,amplificano il veleno nei cuori degli
Slipknot che essi concentrano nel loro nuovo lavoro. Imbevuto di
sangue,odio,ira e crudeltà;Iowa diviene
il loro secondo successo commerciale. Canzoni come People=Shit,Left Behind,My Plague e The Heretic Anthem sprigionano un sound composto da batterie
martellanti ed assassine,chitarre estremamente distorte;molto intrise di
curiose influenze death metal. I maggot accolgono l’album con grande entusiasmo e gli
Slipknot s’imbarcano per il loro tour esibendo caproni impalati dal vivo (molto
probabilmente perché richiama i tempi in cui gli Slipknot si sentivano
utilizzati come “capri espiatori” dalle loro comunità). Nel 2002 pubblicano il
DVD di Live In Disasterpiece. Ma è in
questo periodo,che la band avverte un senso di profondo malessere. Forse il
successo troppo improvviso o forse la loro psiche distorta,portano gli Slipknot
a iniziare a fare largo uso di droghe e alcol con conseguenti litigi ed
incomprensioni fra loro. Non riuscendo più a tollerare la situazione,la band
decide di prendersi una pausa: Corey Taylor torna ai suoi Stone Sour, Joey
Jordison fonda i Murderdolls,il Clown progetta i To My Surprise… Inizia così la
prima pausa degli Slipknot non li vedrà uniti prima del 2004.
VOL. 3: THE SUBLIMINAL VERSES: DI NUOVO AL LAVORO
Circa nel 2003,si inizia a parlare di una reunion degli Slipknot,ma i
membri della band sono alquanto restii. Sono presenti ancora rancori tra loro e
Corey Taylor continua a tenere le labbra più attaccate alla bottiglia che a
quelle della sua donna. La svolta arriva quando,una sera,talmente ubriaco,tenta
il suicidio sporgendosi dalla finestra di un grattacielo. Minacciato dalla
moglie giunta all’esasperazione,Corey riesce a tornare una persona sobria e
decide che è il momento di tornare con gli Slipknot. Superate le questioni che
li avevano divisi qualche anno fa,gli Slipknot producono il loro nuovo Vol 3: The Subliminal Verses. L’album
mantiene la durezza dei primi due ma incorpora parti più melodiche che ha
permesso agli Slipknot di esplorare nuovi universi e raggiungere nuove vette
musicali. L’album è un concept di frustrazioni e dolore che gli Slipknot hanno
provato nel periodo in cui si erano divisi (come nei pezzi Duality,Before I Forget,The Blister Exist e The Nameless),inoltre si accenna ad un nuovo argomento: l’amore,inteso
come qualcosa di perfettamente idealizzato e dunque irraggiungibile (Vermillion pt1 e pt2). Il mese successivo,inseriscono alcune performance live nel
bootleg 9.0 Live. Nel 2006 rilasciano
il loro DVD Voliminal: Inside The Nine
per poi rientrare in un nuovo periodo di pausa.
ALL HOPE IS GONE E LA MORTE DI PAUL GRAY
Finito questo nuovo periodo
sabbatico,gli Slipknot,si riuniscono nuovamente. Molti di loro non si vedeva da
due anni circa: occorreva dunque tornare a parlarsi. La voglia di spaccare,in
questi anni non si era affievolita per nulla e nel 2008 pubblicano il loro
nuovo album in studio: All Hope Is Gone. All Hope Is Gone rappresenta un album di completamento per gli
Slipknot: gli anni passati hanno permesso alla band di miglorare la
tecnica,sperimentare nuove melodie da unire ai loro riff cattivi come un tempo
e di salire sul carro dei mostri sacri dell’heavy metal. L’album è un successo:
brani intrisi di un nichilismo disperato come Sulfur e Psychosocial
prendono forma come singoli e reti come MTV non fanno che trasmettere i loro
videoclip per mesi e mesi. Si possono ascoltare anche brani più melodici come Dead Memories e Snuff in cui si torna a parlare di “limerence”. All Hope Is Gone ha permesso agli
Slipknot di raggiungere la perfezione: ballad neomelodiche alternate a ritmiche
iraconde ci trasportano in un vortice pieno di oscurità da cui emerge un
pessimismo senza fine. I palchi di migliaia di festival americani ed europei
vedono il loro nome come headliner e le TV e le radio di tutto il mondo non
fanno che trasmettere le loro canzoni più famose quasi come se fossero
tormentoni. Ma è in questo momento che accade una tragedia che nessuno avrebbe
mai previsto. Nel 2010,in un hotel dell’Iowa,il bassista Paul Gray viene
trovato morto in seguito ad un’overdose e lo shock nella famiglia si fa
sentire. Dopo aver commemorato il loro compagno deceduto ad una conferenza
stampa dove si presentarono senza maschera,annunciano l’annullamento di molte
date ed il posticipo del nuovo album. Tornati sui palchi,la band annuncia di
voler produrre un nuovo album in memoria di Paul,ma qualcosa non torna: come se
la morte di Paul Gray avesse cambiato davvero tutto il mondo;la band ha serie
difficoltà a tornare a lavoro. L’album viene continuamente posticipato e
nessuno sembra più capire cosa succeda in casa Slipknot. Corre voce che il loro
produttore voglia portarli verso sonorità completamente diverse dai loro
esordi,mettendo dissidi fra i membri della band. Nel 2013,viene annunciato che
il batterista Joey Jordison si allontana dalla band,ma le voci della sua
volontà di allontanamento,sono smentite da quest ultimo che annunciò di essersi
dovuto fermare a causa della mielite trasversa. Ancora oggi,il motivo di questo
comportamento da parte degli Slipknot non è ancora stato chiarito. Durante il
2012 gli Slipknot presentano Antennas To
Hell,la loro prima raccolta ufficiale.
.5: THE GRAY CHAPTER E IL RITORNO SUI PALCHI
Reclutati Alessandro Venturella al
basso e Jay Weinberg alla batteria,gli Slipknot pubblicano l’album di tributo a
Paul Gray. The Gray Chapter vede luce
nel 2014 e è un mix di melodie e pesantezza che trattano temi quali l’oscurità
e l’esoterismo. L’album raggiunge le più alte classifiche mondiali e brani
quali The Negative One,The Devil In I e Killpop vengono suonati ai loro live oltre ad essere trasmessi in
TV ed in radio. Nonostante ciò,molti fan storcono il naso,delusi dalla mancanza
di innovazione o forse perché si aspettavano qualcosa di completamente diverso
dopo tanti anni di attesa. Nel 2016,la
band pubblica Day Of The Gusano un
loro live girato in Messico. Attualmente,gli Slipknot hanno annunciato di
essere tornati al lavoro su un nuovo album: nel 2018 viene presentato il
singolo All Out Life e il nuovo
lavoro è atteso per il 2019. I fan sono divisi su chi crede ancora in loro e su
chi,invece,li vede ormai alla fine della loro carriera musicale. Ancora una
volta,saranno gli Slipknot a dare conferma.
FORMAZIONE
Corey Taylor - voce
Mick Thomson - chitarra
Jim Root - chitarra
Alessandro Venturella - basso
Jay Weinberg - batteria
Chris Fehn - percussioni
Michael Shawn Crahan - percussioni
Craig Jones - tastiere
Sid Wilson - DJ
DISCOGRAFIA
Slipknot (1999)
Iowa (2001)
Vol. 3: The Subliminal Verses (2004)
All Hope Is Gone (2008)
.5: The Gray Chapter (2014)
We Are Not Your Kind (2019)
We Are Not Your Kind (2019)
FONTI
G. Della Cioppa - Heavy metal: I contemporanei - Ed. Giunti
J. McIver - Metal estremo - Ed. LoVecchio
J. Ambrose - Moshpit: Violenza sotto il palco - Ed. Tsunami
www.wikipedia.it
www.slipknotitalia.it
www.slipknot1.com
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