venerdì 29 marzo 2019

CHILDREN OF BODOM - Il fetido alito del mietitore


Lago Bodom,circa 22 km da Helsinki (a pochi km da Espoo).                                                                                                 
È il 5 giugno 1960,ed è in questo giorno,in questo luogo  che accadde il più oscuro caso di cronaca nera della storia della Finlandia. Alcuni adolescenti,che avevano organizzato un campeggio da trascorrere sulle rive del lago,furono trovati brutalmente massacrati da un misterioso assassino.                                       
Inizialmente,venne accusato il diciottenne Nils Gustafsson unico superstite del quartetto scagionato nel 2005 grazie ad alcune prove che confermarono la sua innocenza.                                                                                         
Qualche tempo più tardi l’arresto di Gustafsson,fu diffusa la notizia di una lettera scritta dal proprietario di un chiosco vicino al lago di Bodom che ammetteva di essere l’autore della strage giustificando così la sua scelta di suicidarsi (nonostante fu poi provato che avesse un’alibi,in quanto l’uomo era con la moglie nella presunta ora in cui si consumò la carneficina). Ancor più tardi,un uomo dei servizi segreti tedeschi ammise in un’intervista di essere l’autore del plurimo omicidio ma non arrivarono mai prove agli investigatori finlandesi che potessero portarlo a vivere un’esperienza “a tu per tu” con un giudice.                                   
Ancora oggi il caso rimane aperto negli archivi delle autorità statali della Finlandia e il mistero che aleggia attorno al massacro alimenta molte leggende sul lago,il più delle volte gonfiate (come le storie che vorrebbero che le rive del lago siano abitate da spiriti,folletti e Dio sa il cazzo cosa) per attirare turisti e curiosi che tentano di sperimentare qualche brivido campeggiando in un luogo dove il confine fra luce ed ombra resta sottilissimo.                                                                                                                         Espoo,1993,33 anni dal massacro. Un giovane teenager,autentico prodigio della chitarra elettrica e superbo genio della musica si diverte a affinare le sue doti musicali in un gruppo di alcuni amici del conservatorio per poi annunciare la sua dipartita subito dopo. Insieme al batterista Jaska W. Raatikainen,Alexi Laiho,diede vita agli InertheaD,gruppo death metal influenzato dallo stile di casa Entombed ed Obituary. L’entrata del bassista Samuli Miettinen permise di registrare il primo demo degli InertheaD con il nome di Implosion Of Heaven pubblicato nell’agosto 1993.                                                                                                                                          Nel 1995,Miettinen lasciò la band e il suo posto fu preso da Henkka Seppala,vecchio amico d’infanzia di Laiho e Raatikainen;mentre questo ultimo ingaggiò Alexander Kuoppala come secondo chitarrista e Jani Pirisjoki alle tastiere che modificarono lo stile degli InertheaD,ascoltabile nel loro secondo demo. Con questa formazione gli InertheaD pubblicarono Shining nel 1996,demo che gli assicurò la partecipazione ad alcuni concerti underground. In questo periodo Pirisjoki lasciò la band e Alexi assunse il talentuoso pianista Janne Wirman,la cui bravura assicurò il futuro successo della band. Nel 1997,un’emergente etichetta belga,commissionò gli Inerthead per la registrazione del loro primo full-length quando la Spinefarm Records contattò il gruppo assicurando un contratto e l’uscita del disco all’interno dei confini della loro madrepatria. Gli Inerthead dichiararono allora lo scioglimento per svincolarsi dal contratto dell’etichetta belga e risorsero sotto il nome di Children Of Bodom (nome ispirato ai tragici fatti accaduti sul lago Bodom quasi 40 anni addietro): il lugubre canto di quelle povere anime perdute era finalmente pronto ad essere ascoltato e il Cupo Mietitore fece la sua macabra comparsa sui palchi heavy metal di tutto il mondo.
LA MORTE SI FA STRADA FRA I VIVENTI: SOMETHING WILD

Consegnate le dimissioni con l’etichetta che stava finanziando le spese del loro primo full-length,i Children Of Bodom,nelle mani della Spinefarm Records,entrarono in sala di registrazione per produrre l’album Something Wild,primo successo commerciale della band finlandese. Il CD,uscito nel 1997,presenta sonorità neomelodiche ispirate agli spartiti della musica classica che accompagnano e sostengono le sonorità vagamente black metal e power metal che producono il sound dei Children Of Bodom,un melodic-death metal particolarmente ricco di virtuosismo ed originalità. I riff taglienti e i velocissimi assoli di Alexi Laiho uniti alla grande fantasia musicale della tastiera di Janne Wirman sono un’accoppiata perfetta che sprigiona una musica che rende rilevante gli anni passati fra le aule del conservatorio e fanno da “contorno” al cantato scellerato e mortifero di Laiho. I pezzi Deadnight Warrior,Lake Bodom e Touch Like An Angel Of Death diventano delle vere pietre miliari proposte in tutti i loro concerti.                                                                    
Il disco fu presentato per la prima volta ad Helsinki mentre suonavano da spalla ai Dimmu Borgir e il concerto li rese noti alla Nuclear Blast che distribuì le copie del disco in tutta Europa.                                               
La band partì così per un tour che portò il nome della band – quel nome ispirato al più sanguinoso e famigerato massacro finlandese – a essere scritto sui flyer dei concerti metal organizzati in Europa urlando il dolore di quegli  spiriti dannati delle vittime del lago Bodom verso una scalata che stava diventando inarrestabile.
IL LAMENTO DEGLI SPETTRI DI BODOM RISUONA NELLA NOTTE: HATEBREEDER,FOLLOW THE REAPER E HATECREW DEATHROLL
Il successo planetario ottenuto con Something Wild incoraggiò i Children Of Bodom a rientrare in studio nel 1999 sfornando Hatebreeder,album considerato il capolavoro della band. I concetti dell’album precedente vengono accantonati per lasciare spazio a influenze più classiche come Mozart;sostituendo quelle di Yngwee Malmsteen che avevano contribuito alla composizione delle canzoni di Something Wild.                              
L’estro musicale dei Children Of Bodom è portato ai massimi dell’ispirazione captabile nelle rasoiate di chitarra udibili in canzoni come Warheart,Silent Night,Bodom Night,Children Of Bodom e la famosissima Downfall. Hatebreeder registrò vendite talmente alte da permettere ai Children Of Bodom  di imbarcarsi in un tour mondiale con i Sinergy e gli In Flames estesosi fino in Estremo Oriente dove registrarono il live Tokyo Warhearts.  Il tour si concluse nel migliore dei modi,facendo incassare alla band non solo soldi,ma anche la soddisfazione che i loro fan stavano regalando al gruppo finlandese con il loro supporto,facendone una band di riferimento del melodic-death metal.                                                                                              
Carichi di euforia e ormai sulla cresta dell’onda,tornarono negli studi di registrazione (negli Abyss di Peter Tägtgren degli Hypocrisy) e nel tardo 2001,le note ed il sudore della band diedero vita a Follow The Reaper, album con sonorità più oscure ma allo stesso tempo più pulite dove la chitarra di Alexi Laiho,che qui risulta non solo iperveloce come nei lavori precedenti,raggiunge i massimi livelli di tecnica ed inventiva,con assoli che si trovano a competere con l’originalità della tastiera di Janne Wirman che riceve enorme spazio intingendo l’album di spettacolari influenze power metal. Colpiscono in particolare canzoni come Bodom After Midnight,Everytime I Die,Kissing The Shadows e Hate Me!;il successo perciò non si fece attendere e i Children Of Bodom si reimbarcarono in un nuovo tour mondiale per presentare il disco sui palchi davanti ai migliaia di fan devoti all’originalità e superba complessità musicale proposta dal gruppo.                                           
Il ritorno in patria non fu visto come una scusa per permettersi di riposare;ma rientrati in studio,i Children Of Bodom sono nuovamente riuniti per registrare Hatecrew Deathroll,un disco dove predomina molto la chitarra di Alexi Laiho con canzoni ricche di influenze neoclassiche e power metal come Needled 24/7, Sixpounder e Angels Don’t Kill che rendono l’album leggermente più “soft” rispetto ai precedenti.                                       
Al termine delle registrazioni dell’album,poco prima di partire per la tournée,Kuoppala lasciò la band e fu sostituito da Roope Rotvala,chitarrista dei Sinergy e istruttore di chitarra di Alexi Laiho durante la sua giovinezza. I Children Of Bodom partirono in tour insieme al loro nuovo membro e la falce di Roy (la mascotte della band) tornò ad essere agitata sopra le teste dei fan della band sparsi in tutto il mondo.
ARE YOU DEAD YET? E BLOODDRUNK: UNA LEGGERA SVOLTA ALLA MUSICA DEI CHILDREN OF BODOM
Terminati i concerti,i Children Of Bodom tornarono in patria registrando l’EP Trashed,Lost & Strongout come anticipo in attesa del nuovo album.                                                                                                                         
Nel tardo 2005 uscì Are You Dead Yet?,album con riff di chitarra pesanti ma molto semplici con uno stile fra il groove e il thrash metal mai utilizzati nei precedenti lavori e ben lontano dal mix letale di death e black che conoscevano gli ascoltatori della band finnica.                                                                                             
Nonostante fece storcere il naso alle cerchie di fan più oltranziste,il disco registrò vendite notevoli e le canzoni Are You Dead Yet?,In Your Face,Living Dead Beat e Trashed,Lost & Strongout furono suonate in tutto il mondo;fino ad approdare nella vicina Svezia per esibirsi al famoso concerto Stockholm Knockout Live: Chaos Ridden Years                                       Nello stesso anno furono “arruolati” insieme agli Slayer ed ai Lamb Of God per unirsi sugli stage nell’Unholy Alliance Tour,che li vide impegnati in sede live fino al 2007.                                                                                 
 Nel 2008 tornarono a comporre in sala prove per registrare Blooddrunk,sesto successo del quintetto finlandese. L’album si presenta marcio,tetro ed oscuro con riff di chitarra tendenti verso il thrash che ricordano molto lo stile di Hatecrew Deathroll. Con questo disco,i Children Of Bodom s’imbarcarono nel Gigantour assieme ai Megadeth,agli In Flames ed ai Job For A Cowboy per presentare l’album con pezzi quali Blooddrunk,Hellhound On My Trail,Banned From Heaven e la versione riarrangiata di Tie My Rope,un vecchio successo del gruppo.                                                                                                                             
I Children Of Bodom sono ormai musicisti affermati e concluso il Gigantour ripartirono nuovamente in tournée che li vide non solo di spalla a gruppi come Slipknot,ma anche da headliner supportati da band come i Cannibal Corpse.                                                           
Il gruppo arrivò dunque insù la vetta e la loro carriera raggiunse il massimo prestigio con le urla delle vittime di Bodom che echeggiavano nelle orecchie dei metallari di tutto il globo sempre presenti con le corna in aria a regalare onori e gloria al quintetto di Helsinki,ormai palesemente inseriti nella lista dei “mostri sacri” dell’heavy metal.
SKELETONS IN THE CLOSET ED ULTIMI LAVORI
Concluso il tour per presentare Blooddrunk,i Children Of Bodom composero Skeletons In The Closet,album di cover di band come Iron Maiden,Ozzy Osbourne e Slayer riarrangiate secondo lo stile melodic-death metal della band finlandese.                                      
Il 2011 li vide successivamente impegnati nella composizione di Relentless Reckless Forever indubbiamente diverso da tutti i precedenti lavori compiuti: lo stile risulta molto più “lento” e semplice e – per la prima volta! – non è presente alcuna canzone che fa riferimento alle vicende accadute sul lago Bodom.                      
Nel 2013 ritornarono in studio per produrre Halo Of Blood,disco più snobbato dai fan;in cui,in effetti,si può notare un notevole calo dell’inventiva della band che sembrava ormai incapace di sfornare album del calibro di Hatebreeder e Follow The Reaper.                                                                                                                       
Vi è un leggero recupero nel 2015 con l’uscita di I Worship Chaos a cui seguì un tour e un breve periodo di riposo fino a quando non annunciano la dipartita di Rotvala e ritornare sotto i riflettori con Hexed nel 2019.    Se mi è concesso un parere personale,i nuovi lavori dei Children Of Bodom non risultano più coerenti con il repertorio caratteristico della loro discografia e dubito molto che riusciranno a produrre nuovi album con la stessa tecnica e velocità che li portò al successo nel ’97;ma in fondo non dobbiamo essere troppo severi nel criticarli: i primi sei album sono un concentrato di fantasiosa maestria musicale frutto dell’intenso studio sui banchi del conservatorio e se oggi le vittime di quello spaventoso massacro che inzaccherò le cronache delle pagine dei giornali finlandesi sono ricordate lo dobbiamo solo a loro. Le grida delle loro anime sono finalmente state ascoltate!


LINE-UP
Alexi "Wildchild" Laiho - voce e chitarra
Daniel Freyberg - chitarra ritmica
Henkka "Blacksmith" Seppala - basso
Jaska W. Raatikainen - batteria
Janne Wirman - tastiere

DISCOGRAFIA
Something Wild - 1997
Hatebreeder - 1999
Follow The Reaper - 2001
Hatecrew Deathroll - 2003
Are You Dead Yet? - 2005
Blooddrunk - 2008
Relentless Reckless Forever - 2011
Halo Of Blood - 2013
I Worship Chaos - 2015
Hexed - 2019

FONTI
G. Della Cioppa Heavy metal. I contemporanei - Ed. Giunti
www.wikipedia.it
                                                              

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