Sicuramente molti si chiederanno la
data precisa della nascita dell’heavy metal. Davvero una bella domanda! Si sa
che s’iniziò a parlare di metal negli anni ’60 ca. quando molte band decisero
di dare un tocco più grezzo alle note del jazz,del blues e del rock;con un
conseguente “indurimento musicale” che si consolidò fino ad essere classificato
come un genere a sé stante. Ma chiedere fra quali delle tante band avesse dato il
principio base per questa musica e in che periodo equivale a cercare una
chimera. Ciò che è probabile,è il fatto che i primi a dare una notevole spinta
alla nascita del genere furono i britannici Led Zeppelin con i meravigliosi e
veloci assoli di Jimmy Page e la potente e martellante batteria di John
Bonham. Jimmy
Page era già noto in ambito musicale per aver suonato con gli Yardbirds nel
1966 come bassista diventando successivamente chitarrista solista al fianco di
Jeff Beck. Nello stesso anno Beck abbandonò gli Yardbirds e Page propose di
formare una band insieme al bassista John Entwistle e il batterista Keith Moon
degli Who con i quali incise la prima canzone (non avevano ancora un nome) Beck’s Bolero,insieme al tastierista
John Paul Jones che sarebbe poi diventato membro fisso della band. Esordirono
dal vivo nel 1968 e in quest’occasione,Page apprese di un cantante di
Birmingham che cercava un ingaggio: Robert Plant accettò di buon grado ad
entrare nella band e suggerì John Bonham come batterista già conosciuto in una
precedente esperienza musicale. I
New Yardbirds registrarono Three Week
Hero e nel 1968 partirono per un minitour in Scandinavia dove decisero di
cambiare il nome in Led Zeppelin dalla famosa azienda di dirigibili tedeschi fondata nel 1908. Nel 1968 nacque così quella che molti
ricorderanno come la prima heavy metal band della storia.
LA NASCITA DI UN MITO: LED
ZEPPELIN I
Peter Grant,ex collaboratore dei
primi Yardbirds e produttore musicale riuscì ad ottenere per i Led Zeppelin,un
contratto con la Atlantic Records di 200mila dollari che diede alla band la
possibilità di intraprendere un tour negli USA. Di ritorno dagli Stati Uniti,i
Led Zeppelin si riunirono negli Olympic Studios di Londra per registrare Led Zeppelin I,album che in soli due
mesi riuscì a raggiungere la top-10 della classifica Billboard 200 ricevendo il disco d’oro nel 1969. Led Zeppelin I segnò una svolta
significativa nell’evoluzione dell’hard rock nella nascente musica heavy metal:
l’album inizia con un pezzo alquanto rude,Good
Times,Bad Times per poi districarsi in canzoni più leggere come You Shook Me e Dazed And Confused che racchiudono le ritmiche blues che hanno
influenzato i Led Zeppelin. Jimmy Page riuscì a conferire all’album un tipo di sound decisamente “ambientale”:
forgiato dalle sue esperienze come turnista in studio,Page produsse una sorta
di “live in sala di registrazione” che diede un suono decisamente
caratteristico alla musica dei Led Zeppelin. Come precisato,Led Zeppelin I,fu un successo immediato
che lanciò i Led Zeppelin verso un tour che li terrà impegnati,oltre che nelle
loro esibizioni,nella scrittura del loro successivo successo commerciale.
IL DIRIGIBILE PROSEGUE IL SUO VOLO: II E III
Sull’onda del loro primo
successo,nel 1969,i Led Zeppelin pubblicarono Led Zeppelin II,album in cui il gruppo sviluppò in maniera più
esplicita le musicalità hard rock. L’album si apre con un aggressivo riff di
chitarra in Whole Lotta Love molto
simile ai riff di Willie Dixon e Howlin’ Wolf che portò la critica ad accusare
di plagio i Led Zeppelin,se non fosse stata per la forza dirompente dell’album che
travolse i rocker di allora riuscendo a superare le accuse della critica. Segue
una ballad alquanto tranquilla,What Is
And What Should Never Be per poi tornare sulla ferocia di The Lemon Song in cui si può sentire il
famoso e lunghissimo assolo di basso di John Paul Jones;mentre Moby Dick lascia spazio ad uno
stupefacente assolo di batteria da parte di John Bonham che nei concerti veniva
dilatato per quasi mezz’ora. Nonostante il disco fosse
stato composto in fretta mentre la band era in tour per la presentazione del
primo lavoro;Led Zeppelin II si
rivelò ugualmente un successo che costrinse i Led Zeppelin a raddoppiare le
date del loro tour. Finito il tour,i Led Zeppelin si presero un periodo di
riposo in una piccola località del Galles,a Bron-Yr-Aur,dove trascorsero le
loro giornate a bere birra ed a suonare. Conclusasi la vacanza,nel 1969 si
assistette all’uscita di Led Zeppelin III,full-length
che contiene la meravigliosa Immigrant
Song e Since I’ve Been Loving You,oltre
a numerosi pezzi composti durante il loro soggiorno nel Galles come Bron-Yr-Aur Stomp. Fu in questo periodo
che i Led Zeppelin furono additati seguaci dell’esoterismo a motivo della frase
“fai ciò che vuoi,così potrà essere” scritta su alcuni solchi del vinile;frase
celebre dell’occultista Aleister Crowley,figura di cui Page era ossessionato da
tempo. Questo non fu d’ostacolo al lancio del disco che ricevette onori ben
maggiori dei lavori precedenti catapultando la band in un nuovo tour mondiale
dove schiere di fan affollarono stadi e arene,rapiti dalle note dell’hard rock
che iniziava a diventare sempre più popolare. Il nome della band acquisiva
sempre più notorietà e il quartetto musicale britannico era ormai diventato
emblematico nel giro della musica rock;inoltre,come se non fossero ancora
contenti dei loro tre successi planetari,nel 1971 Led Zeppelin IV,capolavoro della band,si ritrovò sugli scaffali di
tutti i negozi di CD del globo.
LED ZEPPELIN IV: IL CD “BATTESIMO DEL ROCK”
Con tre album che contribuirono significativamente
alla storia della musica e impregnati di un virtuosismo e fantasia fuori dai
normali canoni per ogni musicista,nessuno si sarebbe mai aspettato che i Led
Zeppelin potessero ritornare in studio e dare vita ad un nuovo album composto
da note ognuna delle quali evocatrice di quella magia che contraddistingue il
genere rock da tutti gli altri. Il 1971 fu l’anno in cui incisero il loro
quarto lavoro in studio. La continua ricerca della perfezione musicale spinse i
Led Zeppelin a concentrarsi sulla composizione delle canzoni senza preoccuparsi
d’altro;motivo per cui il disco non presentò un nome ufficiale (verrà indicato
poi come Led Zeppelin IV dalle masse) e il lavoro svolto diede i suoi frutti: le
influenze folk-celtiche predominanti in Led
Zeppelin III mischiate all’hard rock contribuirono a creare il mito attorno
al gruppo. I famosi pezzi come Rock ‘n’
Roll,Black Dog,l’evocativa The Battle Of Evermore e la profonda e
toccante Stairway To Heaven fecero di
questo album un nuovo successo planetario e le vendite ricevettero introiti
milionari,diventando l’album più venduto della storia del rock. Come precisato,l’album uscì
senza un nome ufficiale,fu allora che l’Atlantic Records richiese che almeno i
musicisti adottassero un simbolo che li rappresentasse e che comparisse in
copertina: Page scelse un simbolo che ricordava vagamente la scritta ZoSo,Robert Plant una piuma racchiusa in
un cerchio,John Paul Jones un cerchio con tre punte e John Bonham tre cerchi
intrecciati. Conseguentemente al successo dell’album,la tournée che ne seguì fu
di altrettante proporzioni epiche toccando per otto volte i cinque continenti
inserendo nuove tappe che fecero approdare la band in Australia ed in Italia
per la prima volta. Questo album è autentico punto di riferimento per tutti i
fan del rock ‘n’ roll: la magia e l’innovazione musicale che presenta lo
rendono unico anche per il suo genere;le canzoni Black Dog e Stairway To
Heaven vengono trasmesse anche nelle stazioni radio più commerciali,mentre
nel complesso si può assumere che i Led Zeppelin abbiano toccato nuove vette
musicali prossime all’Onnipotenza Divina riuscendo nell’intento di realizzare
non solo il primo vero e proprio album rock/metal della storia ma di crescere
come musicisti innovando e migliorando il loro sound “affiancando” la musica
blues e jazz nelle loro canzoni dando vita ad un genere del tutto diverso dagli
altri mai ascoltato fino ad ora. Ancora oggi,il quarto lavoro dei Led Zeppelin è considerato uno dei dischi
più importanti della scena rock mondiale.
HOUSES OF THE HOLY,PHYSICAL GRAFFITI,SUCCESSIVI
LAVORI E MORTE DI JOHN BONHAM
Terminato il tour che aveva fatto
dei Led Zeppelin vere e proprie rockstar riconosciute a livello
internazionale,il gruppo tornò in studio per incidere l’attesissimo quinto
album. Nel 1973 uscì Houses Of The Holy,disco
che si attirò critiche molto discordanti: una fetta dei fan rimase dell’idea su
un nuovo capolavoro della band in commercio,un’altra parte parlò di un
esaurimento della vena artistica dei Led Zeppelin. Ciò che è certo,è sentire
tutto il talento di John Paul Jones emergere in questo disco finora eclissato
dai suoi compagni di band. L’album presenta brani rock come The Song Remains The Same e Over The Hills And Far Away,brani d’atmosfera in cui predominano le tastiere (la
triste The Rain Song e l’oscura No Quarter) e brani con sonorità più
orientate verso il reggae ed il funky,che rendono questo album il più “solare”
ed il più ricco della carriera dei Led Zeppelin. Anche Houses Of The Holy si rivelò un successo e fu seguito da un nuovo
tour in giro per il mondo. A fine tournée decisero di prendersi un periodo di
riposo fino al 1975,quando tornarono sotto i riflettori con Physical Graffiti,il primo album doppio
del complesso. Physical Graffiti è un
album che fa emergere una perfetta sintonia fra tutti i membri del
gruppo,sorretta da una varietà musicale che si lascia apprezzare per tutta la
sua durata,con la batteria di John Bonham mai suonata in maniera così brutale e
la voce di Robert Plant che continua a far impallidire per la sua forza e
modularità. Il disco contiene vecchi pezzi scritti per i precedenti lavori ma
mai registrati come Houses Of The Holy
e del tutto inediti come Kashmir. Il
gruppo organizzò così un’altra tournée a bordo dello Starship,loro jet
privato,durante la quale registrarono il tutto esaurito ovunque andassero ad
esibirsi. Purtroppo,il 4 agosto,Plant e la moglie ebbero un grave incidente e i
Led Zeppelin furono costretti ad annullare i loro concerti negli Stati Uniti
mandando in fumo le loro grandi prospettive e incassando un “arresto” alla popolarità
che la band stava conoscendo in quel periodo. Plant,così impossibilitato,tornò a lavorare con i Led Zeppelin solo per
incidere Presence,scabroso disco che
richiamava agli antipodi scritto nel periodo più turbolento della band (Page
era in dipendenza da oppiacei e Plant era in riabilitazione per via del suo
incidente)perciò decisamente lontano dai tempi di Houses Of The Holy. Nonostante Presence
fosse stato nominato disco di platino non riuscì a tenere il passo con i lavori
precedenti,comprensibile d’altra parte con la triste parentesi che i Led
Zeppelin stavano attraversando e lo sfruttamento di tutta la vena creativa
concentrata negli album che permisero di diventare la band icona del rock ‘n’
roll. Nel 1976,i Led Zeppelin pubblicarono The
Song Remains The Same il loro primo live album registrato al Madison Square
Garden di New York durante il tour di Houses
Of The Holy. Il 1979 segnò un ritorno negli studi di registrazione con In Through The Out Door,album che
riflette l’amaro periodo che i Led Zeppelin attraversarono nel 1977 complice la
morte di Karac,figlio di Robert Plant,a causa di un virus intestinale. Ma la
sfortuna non sembrava intenzionata a trascurare i Led Zeppelin: forse perché la
vita rivolle indietro il suo credito per i grandi successi che in quegli anni gli
aveva regalato o forse questa fu una semplice conseguenza per essersi immersi
nelle arti occulte (di cui si riteneva che i Led Zeppelin fossero veri e propri
seguaci) e dunque maledetti;qualunque ne fosse la ragione,un’altra tragedia
attendeva i Led Zeppelin dietro l’angolo. Il 25 luglio 1980,quando sentirono
che era giunto il momento di tornare all’opera,la band si riunì nuovamente in
studio per suonare se non fossero stati costretti a posticipare il tutto a
causa di John Bonham presentatosi alle prove completamente ubriaco. Messo a
dormire in una stanza della casa di Page,fu trovato morto il mattino dopo
soffocato dal suo stesso vomito. Fu il rospo più duro da ingoiare e la band
prese la decisione di chiudere per sempre incapaci di andare avanti senza
Bonham alle percussioni. In futuro,l’unico batterista che gli Zeppelin
ritennero degno di suonare al posto di Bonham fu il figlio di John,Jason,con il
quale incisero un altro album.
IL DOPO BONHAM,CODA,REUNION
E SCIOGLIMENTO DEFINITIVO
Dopo la morte di John Bonham,i Led
Zeppelin presero strade diverse collaborando con diverse band e proseguendo
nelle loro carriere soliste. Nel 1982,poiché erano in debito di un nuovo album
verso la casa discografica incisero Coda
con Jason Bonham (figlio del defunto John) dietro le pelli per partire in un
nuovo tour. Dopodiché fecero nuove apparizioni occasionali senza mai riunirsi
ufficialmente.
Nel 2007
annunciarono una reunion in cui la band prese parte a diversi festival rock
sparsi per il mondo,per poi ritornare in pensione qualche anno più tardi. Ma
anche se i Led Zeppelin sono ormai sciolti,l’impronta che hanno lasciato terrà
sempre vivo il loro ricordo;la loro fama continuerà in eterno sulla scia di
quelle note conservate in quegli album che hanno sprigionato quella strana
magia che ha fatto sognare intere generazioni e ha dato vita ad un genere che
resterà immortale nei cuori di tutti coloro che seguono l’heavy metal con la
giusta dedizione che merita.
LINE UP
Robert Plant - voce
Jimmy Page - chitarra
John Paul Jones - basso
Jason Bonham - batteria
DISCOGRAFIA
Led Zeppelin I (1969)
Led Zeppelin II (1969)Led Zeppelin III (1970)
Led Zeppelin IV (1971)
Houses Of The Holy (1973)
Physical Graffiti (1975)
Presence (1976)
In Through The Out Door (1979)
Coda (1982)
FONTI
L. Signorelli - Heavy metal. I classici - Ed. Giunti
www.wikipedia.it
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