Leggende! Queste sono i Big 4 Of
Thrash,quattro band che più si sono distinte per musicalità,tecnica,talento ed
innovazione,che gli hanno permesso di riscrivere a modo loro l’intera storia
del metal potendo dar vita ad altrettanti generi che sono diventati le nuove
correnti che tutti noi conosciamo. Fra i Big 4 vi è una band che è saltata agli
occhi non solo per la superba bravura dei musicisti che la compongono ma anche
per le spaventose note oscure che creano un ambiente malsano popolato da maniaci
e serial killer,che hanno dato motivo ai media per essere accusati di deviare
le menti dei giovani ascoltatori. Oggi,nel Sabba Maledetto Metal
Circle,parleremo degli Slayer,uno dei gruppi più controversi di tutto il
panorama rock. Gli
Slayer si formarono nel 1982 ad Huntington Beach,in California,dall’idea dei
chitarristi Kerry King e Jeff Hannemann conosciutisi fortuitamente dopo che
King rimase attirato dallo stile di Hannemann sentendolo suonare. King propose
ad Hannemann di formare una band ed Hannemann accettò senza pensarci e nello
stesso anno furono reclutati il bassista Tom Araya che aveva suonato nei Quits
insieme a King e il batterista Dave Lombardo che in quei tempi si guadagnava da
vivere consegnando pizze.
Ispirati da un gioco di ruolo il quartetto si diede il nome di
“Dragonslayer”,salvo poi accorciarlo semplicemente in “Slayer” e si costruirono
una piccola reputazione locale nell’ambiente della musica underground suonando
cover dei Judas Priest e degli Iron Maiden.
Nel maggio
del 1983,gli Slayer composero il loro primo demo e tre mesi più tardi,il gruppo
si esibì in un locale californiano dove al termine della loro cover Phantom Of The Opera degli Iron
Maiden,Brian Slagel decise di proporgli la composizione di un loro brano
personale per la raccolta “Metal Massacre” che sarebbe uscita sotto la neonata
etichetta Metal Blade Records. Gli Slayer composero per la compilation il pezzo
Aggressive Perfector e Slagel li mise
successivamente sotto contratto per commissionare il disco d’esordio della loro
carriera: Show No Mercy vide luce nel
dicembre del 1983 e da lì in avanti che si assistette alla nascita di un nuovo
genere musicale grazie ad una band che sarebbe diventata una leggenda nei
ranghi dell’heavy metal.
SHOW NO MERCY,HELL AWAITS E REIGN IN BLOOD: INIZIA A PIOVERE SANGUE
Grazie a Brian Slagel,gli Slayer
poterono posizionarsi sulla bocca di tutti pubblicando nel 1983 il disco Show No Mercy,primo album ufficiale
della band. Show No Mercy è un disco
dal sound grezzo e oscuro;le chitarre sono gelide rasoiate che fanno venire la
pelle d’oca,la batteria è buia e profonda che tiene il tempo alla voce di Tom
Araya che urla in questo vivaio di malvagità in canzoni come Black Magic,The Antichrist ed Evil Has No
Boundaries. Il disco uscì nello stesso anno dell’album Kill ‘Em All dei Metallica e segnò insieme a quest’ultimo la
nascita del thrash metal che avrebbe ispirato moltissime band del panorama
estremo che sarebbero arrivate negli anni seguenti.
Nel
1984,gli Slayer intrapresero il loro tour per promuovere il disco riscontrando
non pochi problemi dovuti alle “spese pazze” della band che li aveva lasciati
senza neanche uno spiccio nel corso della tournée e li costringevano a
pernottare nelle case dei loro fan che già iniziavano a raccogliersi attorno a
questa neonata band affacciatasi da poco nel panorama metal.
Successivamente,Kerry
King ricevette da Dave Mustaine un’offerta di lavoro con i Megadeth e questo
portò tensioni all’interno degli Slayer alimentando le voci di uno scioglimento
prematuro e definitivo dopo un solo album. Le cose andarono invece
diversamente: King non si fermò a lungo con i Megadeth e nel 1984 tornò ad
incidere per gli Slayer l’EP Hunting The
Chapel.
Nel
1985,gli Slayer tornarono a far parlare di loro grazie al nuovo disco Hell Awaits a cui attingeranno
moltissime band ispirate dal sound,comunque non eccelso,del CD.
I
brani,inneggianti al satanismo ed al nazionalsocialismo come già avvenuto in Show No Mercy,sono molto più lunghi e
più ricchi di idee rispetto al disco precedente,risultando quanto mai
oscuri;soprattutto brani come Hell Awaits,Kill Again e At Dawn They Sleep.
Dopo l’uscita di Hell Awaits,gli
Slayer decisero di abbandonare la Metal Blade e stipularono un contratto con la
Def Jam che ebbe la sua prima occasione di promuovere un gruppo heavy
metal.
Nel 1986 uscì così il disco Reign
In Blood,album di notevole importanza che rappresenta ancora oggi il
capolavoro degli Slayer: le canzoni come Angel
Of Death,Necrophobic ,Raining Blood e Altar Of Sacrifice creano nell’album un vero inferno sonoro in cui
Kerry King e Jeff Hannemann squarciano l’aria con le loro chitarre e Dave
Lombardo ci investe come una scarica di cazzotti colpendo ad una velocità
martellante la sua batteria sparata a 300 all’ora.
Reign In Blood segnò un inizio per
quello che sarebbe divenuto il death metal,risultando una fonte d’ispirazione
anche per molte band black metal riscontrando un successo che lanciò la
carriera degli Slayer fra i più alti podi mai raggiunti nonostante le grandi
difficoltà di pubblicazione a causa dei contenuti del disco che fecero piovere
accuse di simpatie naziste da parte degli Slayer (Angel Of Death parla del medico nazista Josef Mengele). Finite le registrazioni del disco e prima di intraprendere il
tour,Lombardo fu sostituito temporaneamente poiché decise di lasciare la band
per motivi famigliari.
E così,che dopo un breve periodo di gavetta per i locali
californiani,gli Slayer erano diventati un punto di riferimento per i metallari
del globo venendo riconosciuti non solo per la potenza dirompente del loro
impatto sonoro,ma anche per le nuove innovazioni stilistiche che avrebbero
ispirato molti altri gruppi che daranno inizio alla loro carriera militando fra
le file del metal estremo.
L’INFERNO IN TUTTO IL SUO ORRORE: SOUTH OF HEAVEN E SEASONS IN
THE ABYSS
Ormai con una casa discografica che
gli permetteva di generare introiti milionari e l’essere diventati una fonte d’ispirazione
per tutti i generi estremi che sarebbero stati inventati da qui in poi,gli
Slayer potevano finalmente reputarsi soddisfatti per i traguardi raggiunti
essendo visti tra come prossimi ad entrare nelle classifiche dei mostri dell’heavy
metal. Nel 1988,gli Slayer registrarono e pubblicarono il loro IV disco South Of Heaven,contraddistintosi dai
predecessori per canzoni più lente e ricche di melodie che danno all’album un’atmosfera
molto insana, malata e macabra che fa gelare il sangue nelle vene dell’ascoltatore. L’album portò gli Slayer ad imbarcarsi per il
World Sacrifice Tour insieme ai Nuclear Assault dove i loro ormai migliaia di
fan si riunivano insieme per pogare sulle note di canzoni come South Of Heaven,Silent Scream,Ghosts Of War
e Mandatory Suicide. Finito il tour,gli
Slayer si riposarono per circa due anni e mezzo prima di tornare sotto i
riflettori con il loro nuovo capolavoro in studio Seasons In The Abyss,CD che si mantiene molto sulla linea del
precedente,presentando melodie palesemente oscure;con una batteria molto “dark”
e chitarre tenebrose che danno ugualmente conferma che gli Slayer non hanno
perso ancora la loro insana ferocia. Pubblicato nel 1990,anche Seasons In The Abyss fu seguito da un
grande tour attorno al globo,il Clash Of Titans Tour documentato nel DVD Decade Of Aggression dove gli Slayer si
esibirono sui palchi con canzoni come Seasons
In The Abyss,War Ensamble,Skeletons Of Society e Dead Skin Mask che inaugurò il filone
dei serial killer.
Tornati
dal loro tour,gli Slayer iniziarono ad avere i loro primi problemi all’interno
della band che portarono all’allontanamento di Dave Lombardo nel 1991.
DIVINE INTERVENTION,UNDISPUTED ATTITUDE E
DIABOLUS IN MUSICA: L’ADDIO A
LOMBARDO E IL CAMBIO DI STILE
Circa nel 1991,quando gli Slayer
stavano per concludere il Clash Of Titans Tour,la band iniziò ad avere problemi
interni dovuti al fatto che Dave Lombardo non si riteneva soddisfatto della “distribuzione
di ricchezza” fra il quartetto,che faceva sì – secondo Lombardo – che il
batterista si beccasse soltanto una piccola parte di quello che toccava al resto
della band. I dissidi portarono all’allontanamento di Lombardo negli anni ’90 e
fu sostituito molto presto da Paul Bostoph con il quale pubblicarono Divine Intervention nel 1994.
L’allontanamento di Lombardo dalla band si fece molto sentire nello
stile sonoro del rinnovato quartetto che si distaccarono molto dal genere
musicale caratterizzante i primi cinque album diventati tutti celebri per le
nuove tecniche innovative;perlopiù con Divine
Intervention,gli Slayer furono ingiustamente accusati da Max Cavalera dei
Sepultura di attirare gruppi di naziskin ai loro concerti (gli Slayer
smentirono queste voci dichiarando che la musica da loro suonata è stata
nettamente lontana da qualsiasi fazione politica). Dopo aver partecipato al
Monsters Of Rock nel 1995,gli Slayer pubblicarono Undisputed Attitude nel 1996,disco molto snobbato come il
precedente;e il 1996 vide gli Slayer ugualmente al centro di aspre polemiche
poiché l’anno prima,un gruppo di adolescenti avevano drogato,stuprato ed ucciso
la loro coetanea Elyse Marie Pahler,una giovane studentessa americana. I
ragazzi si dissero influenzati da canzoni come Altar Of Sacrifice (contenuta in Reign In Blood),Necrophiliac
e Kill Again (presenti in Hell Awaits) e questo bastò a far finire
gli Slayer sotto accusa dal PMRC vincendo successivamente la causa legale,dato
che fortunatamente il giudice non ritenne la musica del quartetto come oscena e
lesiva per gli ascoltatori. Nel 1998,dopo aver preso parte a vari concerti fra
cui l’Ozzfest,gli Slayer pubblicarono Diabolus
In Musica, disco che promuove sonorità groove metal a tinte molto
oscure.
Successivamente,Bostoph decise di lasciare la band sentendosi un tantino
turbato dai vari episodi avvenuti nei primi anni ’90 e nei primi anni 2000,Dave
Lombardo tornò ad occupare il posto che gli spettava dietro le pelli e gli
Slayer registrarono God Hates Us All
nel 2001.
UNA NUOVA LINEA DI SANGUE: GOD HATES US ALL E CHRIST
ILLUSION
Dopo le sperimentazioni del disco Diabolus In Musica che allontanò dalla
band moltissimi fan delusi dalle nuove ritmiche del disco,gli Slayer decisero
di tornare alle sonorità del passato pubblicando God Hates Us All nel 2001.
Il disco subì pesantissime
critiche e censure a causa della copertina che raffigura una Bibbia con il logo
della band,insanguinata e piena di chiodi;e fu - nonostante il ritorno alle origini – un nuovo pretesto di divisione per moltissimi
fan,seppur il disco fu anche apprezzato ugualmente grazie a canzoni quali Disciple,Bloodline e God Send Death.
La promozione dell’album incontrò moltissimi problemi non solo per i vari
divieti di commercio in alcuni paesi,che costrinse l’etichetta a ritirare l’album
dal mercato,ma anche la sospensione del tour da parte degli Slayer a causa dell’attentato
che distrusse le Torri Gemelle a New York l’11 settembre 2001 (in concomitanza
con la pubblicazione del disco).
Sempre verso la fine del 2001,inoltre,Paul Bostoph lasciò
improvvisamente la band e gli Slayer persero moltissimo tempo organizzando
audizioni per cercare un nuovo batterista,fino a quando Dave Lombardo, mettendo
da parte i dissidi con la band,non decise di ritornare al posto che aveva
occupato per quasi dieci anni. Con la formazione originale nuovamente
riunita,gli Slayer poterono finalmente riprendere le loro tournée ma una nuova
tragedia costrinse la band a togliere il piede dall’acceleratore: nel maggio
del 2004,in Italia,furono arrestati tutti i membri delle Bestie di Satana,la
setta promotrice di satanismo deviato che aveva seminato terrore e morte in
tutto il circondario di Varese fin dagli anni ’90. Fu uno dei casi di cronaca
nera che maggiormente scosse l’opinione pubblica italiana e,come avviene quasi
sempre quando succedono problemi troppo scioccanti e difficili da risolvere
perché un’attenta analisi metterebbe in cattiva luce anche i ruoli della
famiglia e dell’istruzione,si cercò un capro espiatorio (termine
azzeccatissimo!) che prese forma nella musica metal in particolare verso gli
Slayer,di cui i membri della setta erano molto devoti. Quando il caso arrivò
sulle reti americane,gli Slayer furono nuovamente costretti a difendersi e Jeff
Hannemann dichiarò che trovava stupido accusare la loro musica di aver
influenzato la mente distorta di ragazzi come Andrea Volpe e Nicola Sapone e
che i fatti accaduti avrebbero potuto originarsi da altri fattori
negativi.
Ritornati in
studio,gli Slayer fecero uscire Christ
Illusion nel 2006: anche questo disco divise in due schiere i
fan,nonostante il disco abbandona completamente le sonorità groove tornando
nuovamente al thrash metal avvertibile in canzoni come Eyes Of The Insane,Jihad
e Skeleton Christ.
Come per God Hates Us All,anche
Christ Illusion fu al centro di
numerose polemiche per la copertina che raffigura un Gesù Cristo squartato e
mutilato che si erge come uno zombie in un lago di sangue dove galleggiano le
teste della Vergine Maria e degli apostoli,e per la canzone Jihad che attirò feroci minacce da parte
del mondo islamico (Kerry King dichiarò successivamente che Jihad non dice nulla a favore o contro i
musulmani ma cerca di mettere in luce le follie commesse nel nome della
religione).
Nonostante ciò,il disco (dove le leggi lo permettevano) fu ugualmente
promosso con vari tour attorno al globo dove i fan,ormai troppo da poterli
contare,si accalcavano sotto i palchi per pogare,cantare ed alzare le corna al
cielo come tributo al quartetto californiano.
La band si richiuse nuovamente in studio nel 2009 per far uscire l’undicesimo
disco della loro carriera per poi andare incontro ad una tragedia che nel 2013
modificò le loro vite e la loro carriera per sempre.
WORLD PAINTED BLOOD E MORTE DI HANNEMANN
Nel 2009,gli Slayer pubblicarono l’attesissimo
album World Painted Blood,disco che
grazie a canzoni come Psychopathy Red,Snuff e Human Strain,mette in risalto nuove ritmiche disumane,assoli
taglienti e “vocals” urlate. L’album
portò gli Slayer in una nuova tournée che avrebbe dovuto susseguirsi vedendo
gli Slayer toccare migliaia di tappe in tutto il mondo dovendole successivamente
cancellare nel 2011 poiché Jeff Hannemann iniziò a soffrire di vari problemi di
salute che lo costrinsero a seguire i pareri dei medici che gli consigliarono
di prendersi una piccola parentesi di riposo dalle sue solite attività.
Purtroppo,il
malessere di Hannemann continuava a peggiorare nonostante le continue
attenzioni da parte del personale sanitario e gli Slayer decisero di continuare
il lavoro sui palchi sostituendolo con Gary Holt degli Exodus che suonò con gli
Slayer anche per tutto il 2012.
Nella fine dell’inverno 2013,i problemi di Hannemann sembrarono
migliorare e gli Slayer iniziarono a pensare di tornare nuovamente a comporre
un nuovo album con la formazione originale al completo.
Quel bagliore di speranza fu
annebbiato in quel maledetto giorno di giugno del 2013,quando Hannemann morì
improvvisamente lasciando un vuoto incolmabile nei suoi famigliari e nei suoi
colleghi. Numerosi furono i messaggi di cordoglio sui social network e gli
Slayer posticiparono tutto il lavoro per la composizione del nuovo disco che
vedrà luce due anni dopo. La causa della morte,stabilita dai medici,fu per
cirrosi epatica causata dagli abusi alcolici compiuti negli anni passati dal
chitarrista californiano.
Da qui in
avanti,Gary Holt divenne membro stabile degli Slayer e la band iniziò dal 2014
a lavorare sul nuovo album affermando che sarebbe stato ciò che avrebbe voluto
il loro compagno defunto.
Purtroppo,poco prima
dell’inizio del 2015,iniziarono a serpeggiare nuovi malumori fra Tom Araya e
Kerry King contro Dave Lombardo,che ritornava a rivendicare un giusto compenso
economico come analogamente successo durante i primi anni Novanta.
Questo riportò ad un nuovo allontanamento di Lombardo e un riposizionamento
di Paul Bostoph sullo sgabello permettendo agli Slayer di registrare Repentless,l’album che chiuse
definitivamente la carriera del gruppo.
REPENTLESS E
SCIOGLIMENTO DEFINITIVO
Nel 2013,gli Slayer avevano subito
un grosso e duro colpo: il compagno di una vita Jeff Hannemann venne a mancare
improvvisamente e ciò si ripercosse a livello emozionale fra i membri del
gruppo.
Nel 2014 Dave Lombardo lasciò la band per gli stessi motivi avuti anni
addietro e questo sembrò decretare ormai la fine della band.
Abbattuti,ma non ancora fuori combattimento,gli Slayer non si persero d’animo
e reclutati Gary Holt e Paul Bostoph registrarono Repentless nel 2015,un album contenente una musica che rievoca
perfettamente il vero marchio di fabbrica della band.
La
band tornò in tour,fino al 2018,quando annunciarono lo scioglimento definitivo
che avvenne nel novembre del 2019.
Difficile
credere che il mondo del metal possa sopravvivere senza gli Slayer,sembra
impossibile abituarsi all’idea che una band leggendaria non sarà più presente
sui palchi di tutto il mondo… Lo scioglimento degli Slayer rappresenta la fine
di un’era e l’inizio di un’altra ma adesso è arrivato per le nuove generazioni
il tempo di farsi avanti: iniziano a “vivacchiare” alcune nuove band nel
panorama estremo e si spera che rinascano nuove band che possano tenere fede al
thrash metal ed al death metal tramandatoci da una band che ha iniziato in dei
piccoli locali della California fino a giungere alle mete del successo
diventando delle leggende che saranno immortali per sempre nei cuori dei loro
fan che tramanderanno il loro messaggio alle generazioni future tenendo vivo il
ricordo di una delle migliori band che abbia mai militato nel mondo del metal.
DISCOGRAFIA
Show No Mercy,1983
Hell Awaits,1985
Reign In Blood,1986
South Of Heaven,1988
Seasons In The Abyss,1990
Divine Intervention,1994
Undisputed Attitude,1996
Diabolus In Musica,1998
God Hates Us All,2001
Christ Illusion,2006
World Painted Blood,2009
Repentless,2015
LINE UP
Tom Araya,voce e basso
Kerry King,chitarra
Gary Holt,chitarra
Paul Bostph,batteria
FONTI
L. Signorelli - Heavy metal. I moderni - Ed. Giunti
J. McIver - Metal estremo - Ed. Lo Vecchio