venerdì 29 novembre 2019

I MIGLIORI DISCHI HEAVY METAL - NECRODEATH 100% Hell

Oggi,cari metallari,riapriamo la sezione del Sabba Maledetto Metal Circle dedicata ai dischi che hanno dato maggior rilievo alla musica heavy metal con le loro note entrate nella storia e nelle nostre orecchie divenendo delle pietre miliari del nostro genere preferito.                                                                                     
Oggi parliamo di 100% Hell,VI full-length dei nostrani Necrodeath,indiscusso capolavoro della band di Genova. 

Pubblicato il 17 aprile 2006,oggi 100% Hell è il primo disco che viene in mente quando si parla dei Necrodeath essendo il loro superbo apice dalla musicalità esplosiva ed aggressiva che non lascia spazio al respiro o ad ogni sorta di sensazione celestiale ghermendo l’ascoltatore e portando alla luce ogni genere di sentimento diabolico rimasto recondito nelle più nere cavità del suo cuore.                                      
Subito da segnalare è il grande lavoro di Peso alla batteria che suona come un forsennato creando un muro sonoro assordante tenendo il ritmo alle sferragliate assassine della chitarra di Andy che suona riff tagliagola interrotti da alcuni assoli che sembrano dare un lieve barlume di speranza di uscita da questo vero inferno senza fine;supportate dai violenti colpi di basso di John.                                                                                                                 Tutta questa mattanza circonda la voce che fuoriesce dalle corde vocali di Flegias;lercia,marcescente e malata che sputa sangue in un’atmosfera intrisa di odio puro: il suo cantato non si ferma neanche per un secondo,non vi è una breve inspirazione per recuperare due minuti di fiato;e procede dunque senza misericordia nella sua performance,investendo l’avido ascoltatore con violente scariche di urla che colpiscono come lamate in faccia.                                                                                                                                                                                                Mai più i Necrodeath produrranno un album così: cattiveria,odio e ferocia sono portate all’estremo fondendosi in un tremendo  tornado che trascina con furia tutto quello che incontra sul suo cammino colpendo di violento impatto l’ascoltatore risucchiato in questo vortice di pura follia per essere condannato fra le più atroci torture sperimentando su sé stesso tutto il peggio che l’Inferno abbia da offrire… al 100%!
I BRANI
Il disco 100% Hell,VI full-length ufficiale dei Necrodeath si apre con February 5th,1984,breve intro cupo e minaccioso in cui presta la sua voce Cronos dei Venom,ospite d’onore dell’album per poi lasciare il palco alla scabrosissima Forever Slaves dove i Necrodeath scatenano tutta la loro rabbia evidenziando come il genere umano sia tenuto schiavo dalle catene delle nostre società che l’umanità stessa ha creato.                                 
Si continua con War Paint canzone che parla delle gesta eroiche del Nativo pellerossa Cochise che negli anni ’60 dell’800 guidò valorosamente la tribù degli Apache in scorrerie e sabotaggi ai danni delle truppe americane e messicane che violarono i territori di appartenenza degli indiani. Lo spazio viene lasciato a Master Of Morphine,canzone da cui fu tratto anche un video;probabilmente la canzone più bella tutto l’album: le sfuriate mortali delle chitarre sono intermediate da violenti assoli narranti le vicende di un folle medico che da ordine alle sue infermiere di somministrare enormi dosi di morfina ai suoi ignari pazienti facilitando il contrappasso con una malata eutanasia data senza consenso.                                                         
Si prosegue con The Wave,pezzo che sottolinea la potenza distruttiva di una tempesta marina che si abbatte su un centro abitato. A metà dell’album è possibile ascoltare la traccia Theoretical And Artificial che evidenzia come i ritmi di vita delle nostre società moderne ci stiano pian piano trasformando in robot privi di capacità di giudizio e senza la libertà di sfuggire ai condizionamenti imposti da essa.                                                              
Il pezzo successivo di questo concentrato di scabrosità e malignità è Identity Crisis che mette a nudo le varie difficoltà della mente umana nel prendere le giuste decisioni nel corso della vita.                                                                                                 
L’ottava canzone dell’album è Beautiful-Brutal World,pezzo che urla l’odio per questo mondo ipocrita abitato da noi esseri umani senza scrupoli che,chi per una ragione chi per un’altra,provocano varie violenze ai propri simili nei modi più subdoli che vengono in mente.                                                                                                        
Il penultimo pezzo è la brevissima Hyperbole,oscura “ballad” che apre al pezzo successivo 100% Hell spianando la strada in un viaggio attraverso ogni atroce tormento subito dalle anime dei pravi condannate alla dannazione eterna dove Flegias divide il suo spazio di cantante con Sonya Scarlet dei Theatres Des Vampires che canta in alcuni brevi versi della canzone.                                                                                  
Furia,malvagità,odio: sono questi i sentimenti che hanno permesso ai Necrodeath di raggiungere la cima più alta della loro carriera impressi tutti in questo unico album che ancora oggi provoca violenti headbanging fra metallari inneggianti uno dei dischi che ha reso il metal italiano degno di essere supportato con orgoglio.

LINE UP
Flegias,voce
Andy,chitarra
John,basso
Peso,batteria

FONTI
www.necrodeath.net



www.metal-archives.com

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