Oggi parliamo di 100% Hell,VI full-length dei nostrani Necrodeath,indiscusso capolavoro della band di Genova.
Pubblicato il 17 aprile 2006,oggi 100% Hell è il primo disco che viene in
mente quando si parla dei Necrodeath essendo il loro superbo apice dalla
musicalità esplosiva ed aggressiva che non lascia spazio al respiro o ad ogni
sorta di sensazione celestiale ghermendo l’ascoltatore e portando alla luce ogni
genere di sentimento diabolico rimasto recondito nelle più nere cavità del suo
cuore.
Subito
da segnalare è il grande lavoro di Peso alla batteria che suona come un
forsennato creando un muro sonoro assordante tenendo il ritmo alle sferragliate
assassine della chitarra di Andy che suona riff tagliagola interrotti da alcuni
assoli che sembrano dare un lieve barlume di speranza di uscita da questo vero
inferno senza fine;supportate dai violenti colpi di basso di John.
Tutta questa
mattanza circonda la voce che fuoriesce dalle corde vocali di
Flegias;lercia,marcescente e malata che sputa sangue in un’atmosfera intrisa di
odio puro: il suo cantato non si ferma neanche per un secondo,non vi è una
breve inspirazione per recuperare due minuti di fiato;e procede dunque senza
misericordia nella sua performance,investendo l’avido ascoltatore con violente
scariche di urla che colpiscono come lamate in faccia.
Mai
più i Necrodeath produrranno un album così: cattiveria,odio e ferocia sono
portate all’estremo fondendosi in un tremendo tornado che trascina con furia tutto quello
che incontra sul suo cammino colpendo di violento impatto l’ascoltatore
risucchiato in questo vortice di pura follia per essere condannato fra le più
atroci torture sperimentando su sé stesso tutto il peggio che l’Inferno abbia
da offrire… al 100%!
I BRANI
Il disco 100% Hell,VI full-length ufficiale dei Necrodeath si apre con February 5th,1984,breve intro cupo e
minaccioso in cui presta la sua voce Cronos dei Venom,ospite d’onore dell’album
per poi lasciare il palco alla scabrosissima Forever Slaves dove i Necrodeath scatenano tutta la loro rabbia
evidenziando come il genere umano sia tenuto schiavo dalle catene delle nostre
società che l’umanità stessa ha creato.
Si continua
con War Paint canzone che parla delle
gesta eroiche del Nativo pellerossa Cochise che negli anni ’60 dell’800 guidò
valorosamente la tribù degli Apache in scorrerie e sabotaggi ai danni delle
truppe americane e messicane che violarono i territori di appartenenza degli
indiani. Lo spazio viene lasciato a Master
Of Morphine,canzone da cui fu tratto anche un video;probabilmente la
canzone più bella tutto l’album: le sfuriate mortali delle chitarre sono intermediate
da violenti assoli narranti le vicende di un folle medico che da ordine alle
sue infermiere di somministrare enormi dosi di morfina ai suoi ignari pazienti
facilitando il contrappasso con una malata eutanasia data senza consenso.
Si prosegue con The Wave,pezzo che sottolinea la potenza distruttiva di una
tempesta marina che si abbatte su un centro abitato. A metà dell’album è
possibile ascoltare la traccia Theoretical
And Artificial che evidenzia come i ritmi di vita delle nostre società
moderne ci stiano pian piano trasformando in robot privi di capacità di
giudizio e senza la libertà di sfuggire ai condizionamenti imposti da
essa.
Il pezzo
successivo di questo concentrato di scabrosità e malignità è Identity Crisis che mette a nudo le
varie difficoltà della mente umana nel prendere le giuste decisioni nel corso
della vita.
L’ottava
canzone dell’album è Beautiful-Brutal
World,pezzo che urla l’odio per questo mondo ipocrita abitato da noi esseri
umani senza scrupoli che,chi per una ragione chi per un’altra,provocano varie
violenze ai propri simili nei modi più subdoli che vengono in mente.
Il penultimo pezzo è la brevissima Hyperbole,oscura
“ballad” che apre al pezzo successivo 100%
Hell spianando la strada in un viaggio attraverso ogni atroce tormento
subito dalle anime dei pravi condannate alla dannazione eterna dove Flegias
divide il suo spazio di cantante con Sonya Scarlet dei Theatres Des Vampires
che canta in alcuni brevi versi della canzone.
Furia,malvagità,odio: sono questi i sentimenti che hanno permesso ai
Necrodeath di raggiungere la cima più alta della loro carriera impressi tutti
in questo unico album che ancora oggi provoca violenti headbanging fra
metallari inneggianti uno dei dischi che ha reso il metal italiano degno di
essere supportato con orgoglio.
LINE UP
Flegias,voce
Andy,chitarra
John,basso
Peso,batteria
FONTI
www.necrodeath.net
www.metal-archives.com
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