lunedì 8 febbraio 2021

I MIGLIORI DISCHI HEAVY METAL - IRON MAIDEN Powerslave

Oggi,nel Sabba Maledetto Metal Circle,riapriamo la sezione dedicata ai dischi che si sono guadagnati un posto d’onore nelle classifiche  metal di tutto il mondo e occupano gli spazi ad essi dedicati sui nostri scaffali colmi delle nostre collezioni.

Oggi parleremo di Powerslave,uno dei dischi più conosciuti e ascoltati degli Iron Maiden.


Powerslave è il V  full-length degli Iron Maiden e venne pubblicato il 3 settembre 1984 dall’etichetta discografica EMI.                                                                                                                                 

Il disco presenta il classico stile puramente NWOBHM tipico dei Maiden ma notevolmente più “calcolato”,migliorato e pulito rispetto ai primi quattro predecessori: i riff di Dave Murray sono ultra-tecnici e armoniosi arricchiti dai melodici assoli da maestro di Adrian Smith;di contorno vi è il basso di Steve Harris che suona ad una velocità incontrollata senza perdere alcuna nota lungo la strada,Nicko McBrain con il suo stile allegro e sincopato che non sbaglia un colpo mentre la voce di Bruce Dickinson canta sulle note dell’album lanciando i suoi magnifici acuti che sferzano l’aria intorno. Il tutto ciò avviene in un’atmosfera che ci permette di viaggiare fra le piramidi dell’antico Egitto,tematica molto in voga a quell’epoca e voluta da Dave Murray resosi ispirato da un suo recente viaggio nella “terra dei faraoni”.

Con oltre 10 milioni di copie vendute (più del disco The Number Of The Beast),Powerslave si presenta uno dei migliori lavori degli Iron Maiden,dove tecnica e virtuosismo si sposano con la velocità e durezza dell’heavy metal che fanno alzare i peli sulla nuca dell’ascoltatore nel modo in cui solo gli Iron Maiden ne sono capaci.


I BRANI

Il CD si apre con Aces High,brano  dedicato ai piloti che morirono difendendo l’Inghilterra dall’attacco della Germania nazista dove Bruce Dickinson si conferma lo scontato – ma che lascia ugualmente a bocca aperta – talento naturale innato quando alla fine della canzone lancia uno dei suoi acuti lo hanno reso famoso con il soprannome di “sirena d’attacco aereo”.  Chitarre distorte ed assoli sparati a raffica ed ecco iniziare 2 Minutes To Midnight,canzone incentrata sul rischio di una guerra nucleare,con riferimento diretto all’Orologio dell’Apocalisse e la distanza dalla mezzanotte simboleggiante la fine del mondo dopo una guerra e uno scenario tipico alla Fallout. Si prosegue con il pezzo strumentale Losfer Words (Big ‘Orra) per poi lasciare spazio a Flash Of The Blade (inserito da Dario Argento nella colonna sonora del suo film Phenomena uscito l’anno seguente) che narra la crescita di un giovane guerriero a cui è stata uccisa la famiglia mentre lui giocava alla guerra da piccolo. Subito dopo inizia The Duellists,canzone narrante di duelli ed onore,per poi lasciar spazio alla VI traccia Back In The Village,canzone che parla di una partita a poker ispirata ad un cortometraggio di Ridley Scott pezzo un po’ snobbato per via di un “chorus” abbastanza  forzato che probabilmente avrebbe avuto bisogno di qualche revisione in più in studio.                                                                                                                                         Si scende negli abissi (no,non marini,ma tranquilli: ci arriveremo!) con l’oscura Powerslave,la cupissima “title-track” che parla di un faraone ambizioso dell’immortalità e si chiede costantemente perché debba morire,pur essendo un dio. Ora finalmente ci possiamo tuffare nel profondo blu con la conclusiva Rime Of The Ancient Mariner conosciuta per essere la canzone più lunga della discografia degli Iron Maiden (dura quasi un quarto d’ora,fate voi!) ispirata al poemetto di Samuel Taylor Coleridge e narra di un lupo di mare che uccidendo un albatros viene condannato come punizione a vagare in mare per un certo periodo in un Limbo dove il marinaio si vede costretto ad aspettare in una perenne agonia che gli spiriti divini decidano del suo destino.

Tecnica,fantasia e virtuosismo sono gli elementi che conferiscono a Powerslave un capolavoro unico destinato ad essere di una gloria intramontabile (nel 2017,la rivista Rolling Stones lo inserì al 38esimo posto nella lista dei migliori dischi di tutti i tempi) prodotto degnamente dallo spiccato genio musicale che sono i mitici ed insuperabili Iron Maiden.


FORMAZIONE

Bruce Dickinson,voce

Dave Murray,chitarra

Adrain Smith,chitarra

Steve Harris,basso

Nicko McBrain,batteria