lunedì 24 giugno 2019

I MIGLIORI DISCHI HEAVY METAL - SLIPKNOT All Hope Is Gone

Ed oggi,metallari,ritorniamo alla sezione dedicata ai favolosi dischi che ci hanno fatto viaggiare nei reami e nelle fantasie più recondite della nostra mente diventando successivamente le pietre miliari della nostra musica. Oggi recensiremo All Hope Is Gone degli Slipknot,uno dei primi dischi che mi ha fatto entrare nel giro della scena metal e mi fece conoscere il gruppo che mi accompagnò dall’età adolescenziale ad oggi. Inutile dirvi quanto significato abbia per me questo disco.
All Hope Is Gone,il IV album di studio degli Slipknot è l’ultimo a cui parteciparono il bassista Paul Gray (deceduto due anni dopo) ed il batterista Joey Jordison (uscito dalla band nel 2013) e fu pubblicato dalla Roadrunner Records il 26 agosto 2008.                                                                                                                           
Il disco presenta una notevole svolta stilistica nella musica degli Slipknot: il sound è un oscuro mix di rabbia e disperazione che creano un’atmosfera di intenso pessimismo e nichilismo,venuti fuori da una musica notevolmente più tecnica,pulita e studiata rispetto agli album precedenti. Le chitarre presentano riff gelidi ma supportati da assoli chitarristici melodici e cromatici,Joey suona la batteria con la solita ferocia di sempre anche se in modo più contenuto ed “attento” mentre Corey canta con un growl cupo e ringhioso facendo sprofondare l’ascoltatore in un vortice di tenebre che danno il sentore di morte.                                     
Qui leggiamo le dichiarazioni di Jordison a proposito dell’album:          

"Un sacco di riff per i versi cambiano in riff che Paul scrisse anni fa, prima di entrare negli Slipknot. Divertente vedere come le cose non muoiono. Mick è andato in un fottuto set di fiamme e Jim lo ha seguito bene. Ogni volta che Corey canta,è proprio lui diamine! La voce e la convinzione di quest'uomo potrebbero vendere delle sostanze stupefacenti ad una monaca"  

  Insomma,in sostanza si può affermare che questo è uno dei dischi migliori degli Slipknot: non solo si sono migliorati come musicisti ma si sono permessi di esplorare anche il loro lato poetico dando sfogo al dolore esistenziale umano mantenendo inalterata la rabbia degli esordi. Un album completo,che non lascia spazio a nessuna critica negativa,sotto ogni aspetto! In altre parole,”semplicemente perfetto”!

I BRANI
L’album presenta 12 pezzi (14 nell’edizione speciale) di cupo nichilismo ed estremo pessimismo anticipati da .execute.,l’intro che presenta l’album. Finito l’intro ecco che s’inizia con l’apocalittica Gematria (The Killing Name),prima vera canzone dell’album che non lascia spazio ad inutili cerimoniali: la canzone è un inno di guerra contro il becero globalismo americano in cui gli Slipknot assumono le parti di “agenti del chaos” decisi a distruggere le ipocrite fondamenta della società statunitense.                                     
Segue Sulfur,canzone che esprime un forte senso di oppressione ma che allo stesso tempo sputa un forte acido velenoso assicurando di non sottomettersi mai completamente seppur tenuti ai margini della società, il tutto espresso con l’intenso uso del doppio pedale e del “palm-muting”.                                                                        
Ecco poi un “lontano” ma deciso riff di chitarra di Mick Thomson,una velocissima rullata di batteria di Joey Jordison,un latrato disumano di Corey Taylor e Psychosocial fa il suo ingresso come IV traccia. Sicuramente la canzone più conosciuta ed apprezzata di tutto l’album;il singolo raggiunge i primi posti in ogni classifica musicale di tutto il mondo,attraverso l’odio verso un certo tipo di persone o forse per la società in generale (non è ben chiaro il tema trattato nella canzone). Segue Dead Memories,canzone molto più leggera in cui si sente la voce in “clean” che canta una debilitante e rancorosa storia d’amore,dando così la prova di come gli Slipknot siano in grado di riarrangiare ogni tipo di nota – che sia pesante o pacata – confermando il loro straordinario talento nel comporre musica.                                                                                                                                     
La VI traccia è Vendetta,dove Corey Taylor fa uso di brevi e subdoli scream. Successivamente si ritorna all’odio verso la corruzione in Butcher’s Hook per scendere nuovamente nell’abisso con la cupa e minacciosa Gehenna. Si prosegue con This Cold Black,autentica espressione di un’esplosione di furia contro le avversità della natura,per poi ritornare in un mal rassegnato stato di frustrazione con Wherein Lies Continue. Arriviamo a Snuff,malinconia “ballad” in cui ci si abbandona ad un angelico lamento dovuto ad un’infelice storia d’amore ormai lontana ma difficile da dimenticare.                                                                        
 L’album si conclude con la perfida All Hope Is Gone,canzone che chiude le danze di questo Averno con un odio verso i leader impostori che fungono da colonne portanti di una società fondata dagli uomini che essi hanno reso loro succubi.                                                                                                Con questo album,gli Slipknot hanno superato loro stessi: sono riusciti a sviluppare un vero e proprio caos sonoro,un Tartaro che merita assolutamente di essere vissuto ed attraversato!

FORMAZIONE
Corey Taylor (voce)
Mick Thomson (chitarra)
Jim Root (chitarra)
Paul Gray (basso)
Joey Jordison (batteria)
Michael Shawn Crahan (percussioni)
Chris Fehn (percussioni)
Craig Jones (tastiere)
Sid Wilson (DJ)

FONTI
                                                                                                  

mercoledì 12 giugno 2019

NECRODEATH - Early Days

Avete letto il mio articolo sui valorosi Necrodeath scritto a fine maggio? Vi piacerebbe vedere come erano i pionieri del metallo italiano da giovani? Ecco alcune foto
Se volete saperne di più sui Necrodeath,vi consiglio di cercare nel Sabba Maledetto Metal Circle l'articolo NECRODEATH - Inferno al 100%.

STORMLORD - Early Days

Vi è piaciuto il mio articolo sugli Stormlord pubblicato ad aprile? Perfetto,vi mostro alcune foto degli Stormlord quando ancora erano una band underground
Se volete saperne di più sugli Stormlord cercate STORMLORD - I signori della tempesta nel Sabba Maledetto Metal Circle.

lunedì 3 giugno 2019

RAMMSTEIN - Amore e morte


Provocazione e trasgressione,concetti non troppo sconosciuti all’interno della musica rock;dove scenari shockanti o che trattano di argomenti come sesso esplicito e droga sono quasi all’ordine del giorno.             
Ad oggi  sono molto i gruppi che hanno fatto parlare di sé,anche in termini poco lusinghieri,a causa di comportamenti giudicati shockanti sui palchi ma anche al dì fuori dell’ambiente lavorativo.                           
 In Germania vi è un gruppo conosciuto per essere stato significativamente contributivo alla musica industrial metal di casa tedesca;chiamato col nome di Rammstein,tratto dal famigerato incidente avvenuto nella loro patria provocato dalle Frecce Tricolori nel 1988.                                                                                                    
 I Rammstein nacquero nel 1993 per idea del chitarrista Richard Kruspe e dal bassista Oliver Riedel in occasione del Berlin Senate Metro,concorso musicale che avrebbe permesso alla band vincitrice di aggiudicarsi la possibilità di registrare gratuitamente un disco in una sala prove.                                         
Kruspe chiamò l’ex campione di nuoto Till Liendemann e insieme si esibirono sui palchi del Berlin Senate Metro dove vinsero  oltre ogni aspettativa l’audizione e si avvalsero della possibilità di poter battezzare la loro neonata carriera con il loro primo album pagato con i fondi degli organizzatori del concorso.                              
Per completare la line-up furono chiamati il batterista Christoph Schenider,il chitarrista Paul Landers e il tastierista Christian Lorenz,inizialmente scettici sulla possibilità di fare carriera con la band,e nel 1995 i Rammstein registrarono il loro primo full-length Herzeleid che riscosse immediatamente un enorme successo in tutta la Germania. Fu così,che oltre ogni previsione,i Rammstein iniziarono il loro primo percorso musicale fatto di successi,continui rischi di scioglimento e affronti e beffe nei confronti del pensiero perbenista della società tedesca.

FUOCO E FIAMME: HERZELEID E SEHNSUCHT

Risultati vincitori al concorso e decisi a far parlare di sé nel bene e nel male,i Rammstein approfittarono della loro giornata negli studi di registrazione offerta dal Berlin Senate Metro per registrare Herzeleid,disco composto con un tipico sound metal alquanto particolare tinto di sonorità elettroniche e tecniche che divenne apprezzatissimo in Germania e nel resto d’Europa grazie a canzoni come Asche Zu Asche,Du Reichst So Gut,Herzeleid e Rammstein che consacrarono un nuovo genere definito tanz metal.                                                   
  Il disco riscosse un immediatissimo successo e portò i Rammstein ad esibirsi sui palchi d’Europa e del mondo con le loro esibizioni a base di luci stroboscopiche,gesti inneggianti contro il buon costume e spettacoli pirotecnici che provocarono non pochi problemi ed incidenti alla band. La fine del tour che li rese i maggiori esponenti del rock/metal tedesco si concluse con il rientro in sala di registrazione nel 1997 per comporre Sehnsucht,album in cui le sonorità dell’esordio vengono sviluppate ed arricchite di un velo triste e malinconico. Sicuramente i pezzi che più risaltano nell’album sono Du Hast,che accompagna un video dove i membri della band drogano un uomo che aveva lasciato intendere alla sua donna di partire per una missione pericolosa,per poi dargli fuoco e uscire indenne ed incolume con i Rammstein senza degnare di uno sguardo la donna (Du Hast parla di un uomo che viene meno ad una responsabilità coniugale);e Engel che s’inserisce una piacevole voce femminile che canta il ritornello in un video fatto di zombie e “lap-dancers” in perfetto stile del film Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez dove viene reso noto che a cantare il ritornello sono due bambini zombie rinchiusi in una gabbia.  Da sottolineare anche le ambigue Bück dich e Bestrafe mich divenute anch’esse canzoni obbligatorie in tutti i loro concerti.                                       
Anche questo album fu seguito da un tour e un live registrato a Berlino nel 1999 conosciuto come Live Aus Berlin dove i Rammstein diedero sfogo a tutta la loro “fiammeggiante” teatralità.                                                                       
Finito il tour,i Rammstein presero parte al Big Day Out in Australia per poi chiudersi in studio a terminare le registrazioni di Mutter,terzo full-length della band.
 
FRA SESSO E VIOLENZA: MUTTER,REISE,REISE E ROSENROT
Di ritorno dall’Australia,i Rammstein non indugiarono che pochi mesi sulle poltrone di casa loro,poiché un nuovo progetto stava per essere partorito dalle loro menti: infatti nel 2004 eccoli tornare nuovamente in pista con Mutter,terzo disco ufficiale del sestetto tedesco che conquistò le platee della musica metal mondiale con pezzi come Mein Herz Brennt,Links 2-3-4,Ich Will e Sonne (che divenne un censuratissimo videoclip dove si vede una Biancaneve sadica e perversa che costringe i suoi 7 nani a lavorare in una miniera per estrarre una polvere d’oro che lei s’inietta e muore d’overdose.                                                        Nonostante le feroci critiche,il disco ricevette consensi ancor maggiori dei predecessori e i Rammstein ripartirono per un nuovo tour mondiale,anche se questo fu il periodo in cui l’auto dei Rammstein si ritrovò con qualche ruota a terra,a causa della salmonella che colpì Christian Lorenz poche settimane prima della tappa italiana al Gods Of Metal. Tuttavia,nonostante altri spiacevoli contrattempi,nel 2003 i Rammstein pubblicarono Lichtspielhaus;secondo DVD del gruppo contenente alcune esibizioni live e vari videoclip.   Ritornati in Germania,i Rammstein tornarono a comporre per sfornare il loro quarto disco ufficiale,Reise,Reise,disco che si attirò giudizi molto controversi dalle schiere di fan dei Rammstein: se da un lato l’album fu giudicato come un prodotto di svendita da parte della band,dall’altro lato fu giudicato il disco più maturo della loro carriera. Quel che è certo è che,grazie a canzoni quali Reise,Reise,Amerika,Ohne Dich e Mein Teil (di cui fu estrapolato un video dove i Rammstein eseguono strane manovre comportamentali in un ambiente inquietante,claustrofobico e di delirio psicotico – infatti la canzone parla del cannibale Armin Meiwes che nel 2009 uccise e mangiò la sua vittima conosciuta online su The Cannibal Café),il disco raggiunse le più alte classifiche in tutta la storia musicale dei Rammstein e quello che seguì fu un lunghissimo tour in Europa e nel mondo dove ormai i Rammstein ricevevano onori speciali da molti anni. Durante questo tour,moltissimi pezzi tratti dalle tappe furono pubblicati sul DVD Völkerball nel 2006,ma prima di ciò è necessario ricordare la pubblicazione dell’album Rosenrot,che raccolse alcune canzoni che furono scartate da Reise,Reise per motivi di spazio e dove i Rammstein sperimentarono sonorità più cupe avvertibili in Benzin,Rosenrot,Mann gegen Mann e Zerstörn (queste ultime due canzoni furono soggette a numerose polemiche a causa dei video che vedevano i Rammstein suonare nudi – in Mann gegen Mann – e gli spezzoni più violenti dei film Il gladiatore e Salvate il soldato Ryan – in Zerstörn). Anche questo album raggiunse i primi posti nelle classifiche tedesche ed europee e i Rammstein furono pronti ad imbarcarsi in un nuovo tour mondiale pubblicizzando il loro nuovo disco in studio.                                       
Tornati in patria,si presero una piccola parentesi di pausa fin a quando non tornarono in studio per produrre un nuovo successo: Liebe Ist Für Alle Da.

LIEBE IST FÜR ALLE DA,RAMMSTEIN E ULTIMI ANNI
Rientrati dalle lunghe tournée che ormai li tenevano perennemente impegnati in ogni parte del mondo,i Rammstein si presero una breve parentesi di meritato riposo decidendo di tornare in azione nuovamente nel 2009 con un nuovo album. Liebe Ist Für Alle Da divenne il quinto successo in studio dei Rammstein,soggetto anche questo a polemiche ancor più feroci dei suoi predecessori a causa di molti fattori: l’album fu anticipato dal singolo Pussy,il cui video mostra i Rammstein “rilassarsi” fra le braccia di graziose donzelle dai facili costumi in situazioni esplicitamente erotiche;la copertina dell’album che mostra i Rammstein intenti a fare a pezzi una donna e per via di alcune canzoni dai testi giudicati troppo scabrosi. Il disco presenta sonorità a metà fra Reise,Reise,Herzeleid e Sehnsucht (come in Liebe Ist Für Alle Da,Frühling Im Paris) e sonorità completamente nuove (come Bückstabü e Pussy) che conferirono all’album quel tocco di particolarità e originalità che permisero il raggiungimento delle più alte cime nelle classifiche musicali guadagnandosi il disco di platino in Germania. Liebe Ist Für Alle Da fu seguito da un intenso tour e da un lungo periodo di stasi che fece pensare ad uno scioglimento della band,quando intorno al 2014/2015 si tornò a parlare di varie “riunioni” da parte dei Rammstein in cui il sestetto tedesco discuteva e componeva del nuovo materiale per il prossimo disco in uscita.                                                                                                                    
L’attesa si protrasse fino al tardo maggio 2019 e finalmente l’album chiamato semplicemente col nome Rammstein fu annunciato col singolo Deutschland,accompagnato dal video che fece infiammare la popolazione di tutta la Germania. L’album,grazie a canzoni come Ausländer,Radio e Puppe raggiunse in meno di un mese i primi posti nelle classifiche musicali del mondo;non solo nel giro del metal. In questo momento i Rammstein hanno annunciato un imminente tour di presentazione dell’album che porterà pura provocazione nelle case di tutti noi smuovendo le acque del rock scandalistico come solo loro sanno fare.

LINE UP

Till Liendemann,voce
Paul Landers,chitarra
Richard Kruspe,chitarra
Oliver Riedel,basso
Christoph Schneider,batteria
Christian Lorenz,tastiere

DISCOGRAFIA
Herzeleid,1995
Shensucht,1997
Mutter,2001
Reise,Reise,2004
Rosenrot,2005
Liebe Ist Für Alle Da,2009
Rammstein,2019

FONTI

G. Della Cioppa – Heavy metal. I contemporanei – Ed. Giunti                                                  www.wikipedia.it