Oggi apriamo una sezione tutta nuova nel Sabba Maledetto Metal
Circle: visto che ultimamente,con i tempi che corrono,molti di noi hanno smesso
di leggere ho deciso di concedere un po' di spazio alla recensione di libri,in
questo caso di quelli dedicati al metal,sperando di stimolarvi un po' alla
lettura,che non sia solo e-book.
Nella prima parte della sezione recensiremo Lords Of Chaos -
La stora insanguinata del metal satanico,uno dei miei preferiti,un libro
che va a scavare nelle più tetre ed infernali cavità della subcultura black
metal.
Lords Of Chaos è un'analisi approfondita della subcultura black metal e fu scritto fra il 1994 e il 1997 dai due giornalisti Michael Moynihan e Didrik Søderlind venendo pubblicato nel 1998 ed in seguito per una seconda edizione trovandosi fra gli scaffali delle librerie italiane grazie alla Tsunami,casa editrice famosa per pubblicare numerosi libri dedicati alla musica metal.
La prima parte del libro si apre presentandoci il
rapporto fra occultismo e musica rock menzionando la grande ammirazione del
chitarrista Jimmy Page dei Led Zeppelin verso l'esoterista Aleister
Crowley;passando poi per i Black Sabbath fino ad arrivare ai gruppi che non si
fecero alcuno scrupolo nell'esporre pentacoli e croci rovesciate nelle copertine
dei loro album;i Venom,i Mercyful Fate,i Bathory ed i Celtic Frost che
inaugurarono la prima ondata di black metal.
Il capitolo successivo narra come il death metal
seppellì (e mai questa parola ha avuto un significato più letterale come in
questo caso) per breve tempo il black metal per poi spostare la scena in
Norvegia dove il black metal tornò più agguerrito che mai grazie alla nuova
perversa innovazione dei Mayhem parlando delle loro origini e delle prime
esibizioni scellerate dal vivo per poi ricordare l'apice della scena quando
Euronymous aprì l'Helvete.
Si prosegue la lettura dove si viene a conoscenza
di come Varg Vikernes fu presentato e di come si liberò di Euronymous in quella
maledetta notte estiva del 1993 che portò alla disfatta della Black Metal Mafia
mentre gli autori cercano di far chiarezza sui motivi per portare il Conte a
quell'atto estremo.
Si parla dei famigerati roghi che portarono alla
sparizione di molte "stavkirke" norvegesi,dell'omicidio di Faust
degli Emperor ai danni di un omosessuale e delle idee nazionalsocialiste di
Vikernes. Si fanno numerose analisi sulle radici ataviche del black metal
sottolineando il suo rapporto con le antiche religioni professate in
Scandinavia e si ricostruiscono i fatti che riportano l'omicidio ai danni del
malcapitato ragazzo Sandro Beyer per mano dei ragazzi degli Absurd,raccontato
dal loro fondatore Hendrik Möbus.
La seconda parte del libro è incentrata invece su
numerosi fatti di cronaca nera provocati da molti militanti della scena black
metal in varie parti del mondo (anche se,a modesto parere del
sottoscritto,alcuni personaggi menzionati non c'entrano nulla o poco con la
subcultura di cui si parla) e concludere il tutto indagando su un effettivo
rapporto fra il black metal,il razzismo ed il nazismo.
Parlando a quattr'occhi con i protagonisti della
scena,Moynihan e Søderlind sono riusciti a scrivere un importante materiale di
studio sui riferimenti filosofici che muovono i fili della subcultura black
metal portando alla luce i fatti che sconvolsero le masse e che fecero
affacciare il black metal su scala mondiale.