domenica 19 novembre 2023

I MIGLIORI DISCHI HEAVY METAL - CANNIBAL CORPSE Chaos Horrific

 È passato davvero molto tempo dall'ultima volta che ho pubblicato qualcosa sul Sabba Maledetto Metal Circle, il mio blog personale inaugurato in una fredda nottata di febbraio 2019, a causa dei miei impegni lavorativi e per la mia collaborazione con la webzine dedicata al mondo del metal underground Metalwave, che hanno assorbito gran parte del mio tempo.

È proprio per il ruolo di recensore che sto svolgendo con questa testata che oggi ho deciso di dedicare la sezione del blog che si occupa della recensione dei dischi che hanno segnato l'intera storia di questo genere, e nessun altro disco oggi meritava uno spazio particolare se non per Chaos Horrific, il nuovo capolavoro dei Cannibal Corpse pubblicato nel settembre di quest'anno.


Da sempre al centro di polemiche e controversie per via dei testi delle loro canzoni che descrivono con una precisione perversa stupri, omicidi, necrofilia, storie di serial killer ed altri argomenti rivoltanti, i Cannibal Corpse si sono aperti una tortuosa strada nei ranghi del death metal  più estremo e marcio che ci sia rimanendo come sempre fedeli ai canoni che guidano le redini della loro musica e anche con questo nuovo album le aspettative dei fan non sono state per nulla disilluse.

Le chitarre di Roba Barrett ed Erik Rutan sono, come c'era da aspettarselo, ineguagliabili: la tecnica è, come sempre, insuperabile; riff trituranti ed assoli pungenti come spine sono protagonisti di questo bagno di sangue musicale a cui fa contorno un basso cupissimo che con ogni corda sprigiona note "abissali" al minimo tocco di Alex Webster in grado di trasmettere una certa sensazione di disagio all'ignaro ascoltatore che si trova immediatamente spaesato al cospetto di così tanta furia.

Paul Mazurkiewicz si avventa sulle pelli con la forza di in ciclone, martellando con le sue bacchette un ritmo composto da una dose di blast-beat sparati all'unisono dando vita ad un movimento sismico apocalittico e tenendo il tempo ad una precisione microscopica mentre George "Corpsegrinder" Fisher emette un ruggito dissennato che nasconde parole che farebbero tremare convulsamente chiunque si trovi l'anima inquinata da questi versi carichi di ferocia.

Una cosa che personalmente apprezzo dei Cannibal Corpse è questa: ogniqualvolta che sfornano un album, qualsiasi esso sia, mantiene sempre la stessa sostanza, lo stesso stile, la stessa linea, lo stesso sound; senza, tuttavia, farsi mancare l'innovazione, i miglioramenti e la fantasia nella composizione che li ha resi la band più caratteristica e famosa in tutto il panorama death metal.

Chaos Horrific è un album veloce, cruento, che non concede all'ascoltatore un attimo di respiro che si trova catapultato in una realtà dove sbudellamenti, sangue e genocidi sono esposti attraverso l'esecuzione di note musicali sparate a 200 all'ora generando una tempesta sonora che travolge e distrugge qualsiasi cosa investa lungo il suo cammino: un vero e proprio massacro, una mattanza senza precedenti che soltanto una band del calibro dei Cannibal Corpse poteva mettere in luce comenesdun altro aveva mai osato fare!

I BRANI

Il primo brano che apre le porte di questa macelleria s'intitola Overlords Of Violence, una glorificazione agli artefici di massacri e stragi di massa che fa accapponare la pelle sin da subito, per poi passare attraverso l'indigeribile Frenzied Feeding e arrivando all'inquietante Summoned For Sacrifice, una cupa e sinistra traccia la cui storia ruota tutta intorno ad un oscuro rituale dove l'obiettivo è raggiungere una catarsi spirituale uccidendo una vittima facendola soffrire nei modi più atroci.

Blood Blind è un'angosciante analisi di una mente che viene permeata e lentamente invasa da un odio che si sviluppa e manifesta tramite le pulsioni omicide più efferate trovando sfogo solamente nella successiva Vengeful Invasion, un altro cocktail alimentato dai seguenti ingredienti: violenza, aggressività, brutalità e morte.

La sesta traccia è Chaos Horrific, title-track che racconta di una vicenda post-apocalittica dove la regola "mangia o sarai mangiato" diventar un mantra da seguire se si vuole evitare di diventare le vittime di zombie e cannibali, per poi riprendere con una nuova dose di torture tramite il settimana brano Fracture And Refracture.

L'album si conclude con gli ultimi scabrosi pezzi Pitchfork Impalement, Pestilential Rictus Drain Your Empty che concludono questo tour della morte dove restare sani fino alla fine richiede sforzi ai limiti dell'essere umano (visto che di umano non c'è assolutamente niente) per evitare la conseguente demolizione della propria mente succube di questa mattanza.

Chaos Horrific è l'ultima fatica dove i Cannibal Corpse ci dimostrano di riuscire ad evolversi professionalmente raggiungendo nuove vette sempre più alte per quanto si dica sulla capacità di innovarsi e di trovare nuove sperimentazioni musicali ma mantenendosi sempre sull'onda della musica brutale e sanguinaria da sempre marchio di fabbrica di una band che non ha mai regalato insoddisfazioni ai propri fan: bando alle ciance ora, una volta che avrete letto questa recensione seguite il mio consiglio di ascoltare Chaos Horrific traccia per traccia, minuto per minuto, fino alla fine e fidatevi se vi dico che non avrete alcun motivo di pentirvene per averlo fatto! 

LINE-UP

George "Corpsegrinder" Fisher, voce

Rob Barrett, chitarra

Erik Rutan, chitarra

Alex Webster, basso

Paul Mazurkiewicz, batteria