sabato 11 aprile 2020

CANNIBAL CORPSE - La piaga dell'eviscerazione


Prendete un po’ dei peggiori gore dei film horror degli anni ’70,un po’ di sana violenza dei film di Fulci,aggiungete poi stupro,necrofilia e trucidazioni a manetta ed ecco venire fuori i cruenti Cannibal Corpse.                                                                                                                                      Nel 1988,alcuni giovani musicisti provenienti da tre band di Buffalo,Alex Webster e Jack Owen dei Beyond Death,Chris Barnes dei Leviathan,Bob Rusay e Paul Mazurkiewicz dei Tirant Sin;si riunirono insieme per formare una band che suonasse un thrash metal con potenti influenze death metal per poi raggiungere,dopo varie sperimentazioni,suoni sempre più “grind” diventando una delle prime band brutal-death metal.                                                                                                                                         
La neonata band pubblicò un demo nel 1989 col nome di Cannibal Corpse/Skull Full Of Maggots e nello stesso anno trovò lo spazio per esibirsi al Buffalo’s River Rock Festival dove i Cannibal Corpse (così avevano scelto di chiamarsi) acquisirono una notevole notorietà nonostante fossero ugualmente già osannati negli ambienti del death metal americano.                                                                                                                               
Il loro sound animalesco,caratterizzato da una chitarra tagliente ed assassina,una batteria spaccaossa e un growl talmente profondo da torcere le budella non tardò ad essere notato dai produttori della Metal Blade che nel 1990 commissionò l’uscita del disco Eaten Back To Life e i Cannibal Corpse ebbero il via libera per liberare il mostro che iniziò a spargere sangue e viscere sui palchi del mondo.
EATEN BACK TO LIFE,BUTCHERED AT BIRTH,TOMB OF THE MUTILATED,THE BLEEDING E VILE: IL BAGNO DI SANGUE HA INIZIO

Messi dunque sotto contratto dalla Metal Blade,i Cannibal Corpse diedero inizio alla loro mattanza sfornando Eaten Back To Life nel 1990 che grazie alle ronzanti e squarcianti riff di chitarra,maciullanti assoli di batteria ed al growl cupo e profondo di Chris Barnes avvertibili in canzoni come A Skull Full Of Maggots,Put Them To Death e Born In A Casket,si rivelò immediatamente un enorme successo tale da far imbarcare i Cannibal Corpse nel loro primo tour internazionale dove migliaia di fan del death metal si riunirono per pogare al ritmo delle putrescenti e lerce note della band di Buffalo.                                                                  Incoraggiati da questo primo successo,nel 1991,i Cannibal Corpse tornarono sotto i riflettori con Butchered At Birth che non tradisce per nulla lo stile del suo predecessore in cui si sentono le solite isteriche schitarrate in Meat-Hook Sodomy,Living Dissection e Butchered At Birth che evocano nell’orecchio dell’ascoltatore un mix di follia e mattanza come se si stesse assistendo in prima persona ad una delle torture più perverse che le menti umane possano generare.                                                                                                             
Nel 1992 fu la volta di Tomb Of The Mutilated in cui il cantato malsano,le chitarre frullate e la batteria spacca timpani ci portano in un viaggio esplicitamente sconsigliato ai deboli di stomaco: Hammer Smashed Face,I Cum Blood e Necropedophile trattano di temi sociopatici in cui l’ascoltatore si trova immerso in un ambiente malato dove si tratta di vagine squartate,eiaculazioni sanguinolente,stupri e tutte le peggiori perversioni concepibili ed immaginabili. Anche Tomb Of The Mutilated portò i Cannibal Corpse in un nuovo tour mondiale reclutando migliaia di fan per sviscerarsi sulle brutali note della band,ma se la fama e il successo crescevano;d’altra parta,la notorietà rivelò anche l’altra faccia di questa medaglia: la loro musica cominciò ad infastidire moralisti e conservatori che non trovarono di buon gusto i testi troppo spinti della band arrivando alla conseguenza di censurare le copertine dei dischi (la copertina di Tomb Of The Mutilated raffigura un cadavere smembrato che sembra praticare un “cunnulingus” ad un altro cadavere),a vietare l’esecuzione di brani sui palchi di paesi come la Germania ed ad impedire l’ingresso della band in nazioni come l’Australia e la Corea del sud.                                                                                
Tutto ciò non impedì ai Cannibal Corpse di tornare all’attacco con The Bleeding che con le “song” Staring Through The Eyes Of The Dead,Fucked With A Knife e The Bleeding si confermò un nuovo pesante massacro del gruppo.                                                                      Purtroppo,nel 1995 ca.,Barnes decise di lasciare la band per dedicarsi ai suoi progetti personali e il suo posto fu immediatamente preso dalla mastodontica figura di George Fisher detto “Corpsegrinder” che fece sentire il suo growl micidiale nel nuovo album Vile che vide luce nel 1996 saltando all’orecchio dei fan con canzoni del calibro di Devoured By Vermin,Absolute Hatred e Orgasm Through Torture. L’ingresso di Corpsegrinder fu ben accolto dai fan che si raccolsero nuovamente in massa sotto i palchi dei Cannibal Corpse pronti a sgozzarsi le gole cantando le violente e perverse canzoni proposte dalla band.                                         
I Cannibal Corpse erano ormai ascesi come la band più esponente del brutal-death metal e i loro testi intrisi di estrema violenza e “splatter” avevano raccolto attorno a loro migliaia di appassionati di “gore” e prendendo un anno e mezzo di riposo tornarono a maciullare bestiame nel 1998 con Gallery Of Suicide.
IL MASSACRO CONTINUA: GALLERY OF SUICIDE,BLOODTHIRST,GORE OBSESSED E THE WRETCHED SPAWN
Nonostante la dipartita di Barnes e i numerosi tentativi di censura  a cui venivano continuamente sottoposti,i Cannibal Corpse riuscirono ugualmente ad affermarsi;anzi,ogni anno che sfornavano un album acquisirono sempre maggior fama e si videro aumentare le richieste di partecipazione ai grandi festival di musica heavy metal.                                            Ragion per cui,nel 1998,uscì Gallery Of Suicide;divenuto famoso per le canzoni Sentenced To Burn,From Skin To Liquid e Centuries Of Torment,e altrettanto famigerato per la disturbante copertina che raffigura una specie di vicolo dove alcune persone si suicidano nei modi più brutali possibili.                                                                           
Nel 1999 uscì Bloodthirst,disco la cui copertina raffigura una mantide religiosa demoniaca che smembra un malcapitato e per giunta fu pesantemente censurato in ogni parte del mondo,fra cui l’Italia. Il discofu notevolmente apprezzato per canzoni quali Dead Human Collection,Ecstacy In Decay e Raped by Beast.                  
Dopo nove album di fila,i Cannibal Corpse decisero di immortalare i loro maggiori successi dei loro lavori raccogliendoli tutti nella famosa esibizione Live Cannibalism che vide luce nel 2000.                                                              
Nel 2002,i Cannibal Corpse tornarono con Gore Obsessed che registrò un incasso minore dei lavori precedenti;ciò non si rivelò però una battuta d’arresto perenne nella carriera della band poiché eccoli tornare nel 2004 con The Wretched Spawn.                                                                                                                           
I Cannibal Corpse si confermarono dunque ancora una volta come strabilianti maestri nel mantenersi sempre sulla loro lunghezza d’onda componendo canzoni che farebbero inorridire anche il più maniaco degli psicopatici e nel 2006 eccoli tornare con l’11esimo lavoro in studio,Kill.
KILL,EVISCERATION PLAGUE E TORTURE: LA PIAGA DELL’EVISCERAZIONE
La macelleria dei Cannibal Corpse continuava senza sosta ad esaudire le folli richieste dei suoi perversi clienti;ed infatti eccoli tornare nel 2006 con il micidiale Kill,le cui chitarre assassine e la spappolante batteria sono maggiormente ricordate in canzoni quali Death Walking Terror,Maniacal e Make Them Suffer. Nel 2009,lo zombie cannibale risorse dalla tomba con Evisceration Plague,disco le cui sonorità sono leggermente diverse rispetto alle precedenti: le chitarre sono più lente ma più cupe e asfissianti,la batteria risulta molto ritmata ma alquanto famelica,soffocante ed aggressiva e il growl di Corpsegrinder è minaccioso,profondo ed oscuro mentre grugnisce in pezzi come Priests Of Sodom,Beheading And Burning ed Evisceration Plague. Dopo il concerto Global Evisceration,i Cannibal Corpse tornarono nel 2011 con il disco Torture divenuto celebre per canzoni come Demented Aggression,Encased In Concrete e Scourge Of Iron,per poi prendersi due anni di pausa meritata tornando nel 2014 con A Skeletal Domain.
ULTIMI ANNI
Nel 2014,i Cannibal Corpse tornarono con il disco A Skeletal Domain,album che purtroppo non conobbe il gran successo dei lavori precedenti ma eccoli successivamente tornare alla carica nel 2017 con il nuovo folle ed ufficiale Red Before Black.                                 
Ad inizio del 2020,i Cannibal Corpse annunciarono di essere in lavorazione ad un nuovo progetto e,salvo complicazioni dovute all’emergenza sanitaria che sta imperversando nel mondo in questo periodo,si spera che la band torni nuovamente sui palchi ben presto a causare devastazioni come ha sempre fatto regalando ai fan le letali note che raccontano vergini sbudellate,squartamenti,cannibalismo e deliri vari che hanno fatto dei Cannibal Corpse la band più amata ed odiata,brutale ed assassina del pianeta.




LINE UP
George “Corpsegrinder” Fisher,voce
Rob Barret,chitarra
Pat O’Brien,chitarra
Alex Webster,basso
Paul Mazurkiewicz,batteria

DISCOGRAFIA
Eaten Back To Life,1990
Butchered At Birth,1991
Tomb Of The Mutilated,1992
The Bleeding,1994
Vile,1996
Gallery Of Suicide,1998
Bloodthirst,1999
Gore Obsessed,2002
The Wretched Spawn,2004
Kill,2006
Evisceration Plague,2009
Torture,2011
A Skeletal Domain,2014
Red Before Black,2017
Violence Unimagined,2021                                                                                                              

FONTI
L. Signorelli – Heavy metal. I moderni – Ed. Giunti
J. McIver - Metal estremo – Ed. Lo Vecchio