sabato 11 settembre 2021

CRADLE OF FILTH - La congrega dei vampiri

 


Sono una delle band più controverse del genere estremo: la cerchia di ascoltatori puristi dell’heavy metal li accusa di essere un gruppo commerciale dedito esclusivamente ad usare la loro immagine macabra per fare montagne infinite di soldi,mentre i media li accusano di essere un complesso musicale estremamente blasfemo che causa un eccessivo sbalzo di ormoni nei loro giovani ascoltatori e una preoccupazione (forse troppo?) eccessiva per le povere madri che hanno avuto la sfortuna di partorire un figlio con la devozione più totale verso la loro musica. Comunque sia,la band in questione,è finita,per un motivo o per un altro,sempre al centro delle prime pagine dei quotidiani britannici,cosa davvero insolita per un gruppo del genere: oggi,in occasione dell’annuncio del nuovo album,nel Sabba Maledetto Metal Circle parleremo dei Cradle Of Filth,uno dei gruppi più discussi ed apprezzati dell’extreme metal.

I Cradle Of Filth furono fondati ad Ipswich,nel 1991 dal cantante Daniel Davey che insieme ad altri musicisti (ai quali si aggiunge anche un tastierista per le melodie che contaminano il sound grezzo ed oscuro delle canzoni del gruppo) decise di creare una band che si ispirasse ai tradizionali canoni delle sue band black metal scandinave preferite come Bathory,Burzum,Darkthrone e Mayhem distaccandosene leggermente aggiungendo influenze da gruppi come Judas Priest ed Iron Maiden (gruppi che furono di profondo apprezzamento da Davey durante la sua giovinezza) spiegandone anche gli estri melodici presenti in varie canzoni della band.

Adottato lo pseudonimo di Dani Filth,quest’ultimo spinse immediatamente per registrare un breve demo in modo da potersi subito far conoscere fra le cerchie underground del metal del Suffolk e nel 1992 iniziarono le prime brevi esibizioni per presentare il disco Invoking The Unclean,un concept di varie influenze musicali dei gruppi preferiti di Filth che contribuirono alle tracce un sound tendenzialmente verso un death metal molto arcigno.

Qualche mese più tardi,sempre nello stesso anno,i Cradle Of Filth uscirono dagli studios dopo solo tre giorni di registrazione con un secondo demo Orgiastic Pleasures Foul in cui si iniziarono a sperimentare con più eloquenza l’effetto della tastiera sulla musica death del gruppo,mentre l’anno seguente la band pubblicò un nuovo demo intitolato Total Fucking Darkness dove si poterono ascoltare i primi vagiti in salsa black metal.

Dopo varie esibizioni in molti locali di Ipswich e pubblicazioni grazie al contributo di etichette discografiche indipendenti,i Cradle Of Filth finirono nel mirino della Cacophonus Records con la quale firmarono un contratto per la pubblicazione di The Principle Of Evil Made Flesh,il primo vero full-length della band che vide luce nell’inverno del 1994.

Da questo momento in poi,i Cradle Of Filth conquistarono la loro occasione di poter suonare oltre i confini del Suffolk divenendo presto apprezzati per la loro musica oscura,gelida e gretta ricca di varie sperimentazioni e sfumature sinfoniche permettendogli col tempo di acquisire una fama tale da essere considerati tutt’oggi uno dei gruppi di culto del metal estremo.




THE PRINCIPLE OF EVIL MADE FLESH,DUSK… AND HER EMBRACE,CRUELTY AND THE BEAST E MIDIAN: I PRIMI SUCCESSI E IL CASO JESUS IS A CUNT

Concluso il contratto con la Cacophonus Records,i Cradle Of Filth non persero tempo a pubblicare il loro primo disco ufficiale che intitolarono con il nome The Principle Of Evil Made Flesh il quale conquistò immediatamente un gran numero di ascoltatori dell’heavy metal grazie al sound singolare e particolare probabilmente mai sperimentato da nessuna band venuta prima. The Principal Of Evil Made Flesh è un disco composto grazie alle cruenti influenze del black metal di stampo norreno “addolcito” dalle profonde sinfonie sprigionate dalla tastiera che s’intrecciano con la dissennata chitarra di Paul Allender entrambe sostenute dal poderoso drumming di Nicholas Barker facendo da contorno allo screaming sciagurato e dissoluto di Dani Filth che si alterna con un melodioso cantato femminile in tracce veramente esemplari quali The Forest Whispers My Name,Of Mist And Midnight Skies e Summer Dying Fast,i cui argomenti spaziano dal satanismo all’erotismo,il romanticismo e alle citazioni letterarie di scrittori illustri come Edgar Allan Poe,John Milton e Howard Phillips Lovecraft. L’innovazione stilistica adottata dai Cradle Of Filth ricevette notevoli apprezzamenti dalla critica e la band s’imbarcò in un tour che toccò gran parte delle tappe in molte città della Gran Bretagna e in alcune località europee dove si esibirono truccati col “corpsepaint” il famigerato make-up tipico delle band di genere.

L’immaginario arcano dei Cradle Of Filth entrò con prepotenza tra le file dei giovani ascoltatori del metal estremo a tal punto che nel 1994 furono messi al centro anche di polemiche da parte dei media per un evento che li toccò molto da vicino e scosse fortemente l’opinione pubblica: nel 1994,un tale di nome Paul Timms che suonava in una band black metal che prendeva il nome di Necropolis,fu processato con l’aggravante di aver profanato ed insozzato circa un centinaio di tombe in un cimitero cattolico dichiarando che le canzoni contenute nell’album The Principal Of Evil Made Flesh avessero ispirato il suo gesto malsano. Come se non bastasse la gravità dell’atto,il giovane Timms si presentò alla sua udienza con una maglietta dei Cradle Of Filth che recava l’infame slogan Jesus Is A Cunt (“Gesù è una checca”) sul retro. Il caso divenne di interesse mediatico in tutto il Regno Unito e i Cradle Of Filth si ritrovarono sull’orlo di rischiare di divenire ricordati come una band sciolta prematuramente ma,successivamente,quando non furono trovati collegamenti fra la musica della band e l’insensato gesto di Timms,i Cradle Of Filth tirarono un sospiro di sollievo anche se ormai non mancavano le preoccupazioni di alcune povere madri che vedevano i loro figli tornare dai negozi di dischi con in mano il disco d’esordio della band additando il gruppo come causa principale dei disturbi dei loro “pulcini”,semmai ne avessero.

Usciti dall’occhio del ciclone,i Cradle Of Filth pubblicarono Vempire nel 1995,EP apprezzatissimo per la svolta musicale che si fece molto più melodica ed elaborata rispetto a The Principal Of Evil Made Flesh portando il gruppo a tagliare i ponti con la Cacophonus in modo da poter scritturando un contratto con la Music For Nations per la quale produssero,nel 1996,il secondo disco ufficiale Dusk… And Her Embrace,inestimabile capolavoro in cui i Cradle Of Filth diedero il meglio di loro. Il nuovo lavoro,strutturato come un romanzo che narra l’amore tra un umano ed una vampira,sancisce la supremazia dei Cradle Of Filth in ambito symphonic-black metal mostrando una varietà compositiva che permetterà di allargare il seguito della band presente in pezzi come Funeral In Carpathia,A Gothic Romance e Beauty Slept In Sodom che vedono la voce scriteriata di Dani Filth alternarsi alla soprano Sarah Jezebel Deva.

Il nuovo Dusk… And Her Embrace portò i Cradle Of Filth ad imbarcarsi in un tour mondiale dove la band fu salutata con grande entusiasmo da copiose folle anche in Nord America riuscendo così a conquistarsi il podio d’onore nell’ambito del black metal e divenendo una delle band più adulate e ingaggiate nei vari festival a tema metal che si tenevano attorno al globo.

Ormai con la fama che precedeva il nome,i Cradle Of Filth tornarono nuovamente sotto le cupe e tenebrose luci della ribalta con il terzo album Cruelty And The Beast nel 1998: il disco fu dotato di un sound molto più “crudo” dei primi due e fu interamente incentrato sulla vita e le gesta malate della contessa ungherese Erzsébet Báthory passata alla storia per la sua convinzione di preservare la sua bellezza immergendo il proprio corpo in vasche ricolme del sangue di vergini. Anche questo CD,nonostante il ritorno ad un sound più grezzo e splatter,fu un successo spettacolare ed i Cradle Of Filth s’imbarcarono in un nuovo tour mondiale suonando pezzi meravigliosi come Thirteen Autumns And A Widow,Cruelty Brought Thee Orchids e Lustmord and Wargasm in ogni tappa in cui Cradle Of Filth ebbero l’occasione di mettere piede.

Dopo la pubblicazione dell’EP From The Cradle To Enslave,nel 2000 fu la volta di Midian,disco in cui la band “ammorbidì” leggermente la propria proposta musicale con melodie più operistiche e suoni molto più orchestrali grazie alle influenze dell’ex violinista dei My Dying Bride Martin Powell avvertite con molta enfasi soprattutto in tracce come Cthulhu Dawn,Amor e Morte e Her Ghost In The Fog,ispirate dal romanzo Cabal dello scrittore Clive Barker.

Decisamente divenuti la band più ascoltata tra i fan del black e death metal di tutto il mondo,i Cradle Of Filth si prepararono per una nuova innovazione stilistica verso un gothic metal particolarmente estremo portandoli  verso una spaccatura e divisione fra i membri della loro audience che si farà molto visibile dopo la pubblicazione del loro disco Damnation And A Day nel 2003.






LA CONGREGA DEI VAMPIRI: DAMNATION AND A DAY,NYMPHETAMINE,THORNOGRAPHY E GODSPEED ON THE DEVIL’S THUNDER

Nel 2003,i Cradle Of Filth ripresero in mano i loro strumenti per presentare alla scena metal il loro nuovo album Damnation And A Day,disco che vide i primi accenni di un genere molto vicino ad un metal estremo molto tradizionale che portò molti fan a storcere il naso e trovandosi in disaccordo con questa lieve commercializzazione del gruppo. Strutturato in quattro parti,Damnation And A Day,è un disco basato sul tema dell’apocalisse tratto dal poema Il Paradiso perduto di John Milton la cui tematica è particolarmente evidenziata in canzoni come The Promise Of Fever,Better To Reign In Hell e Babalon A. D. (So Glad For The Madness) pezzi anch’essi divenuti quasi sempre presenti ai concerti dei Cradle Of Filth ma che non fecero ugualmente breccia come le tracce divenute epocali composte nei primi album.

Nel 2004 ci fu un notevole recupero con l’album Nymphetamine,disco pubblicato grazie ai fondi della Roadrunner Records in cui racchiusero un intero insieme di elementi tratti dal mondo gotico “vampirizzati” secondo la visione del gruppo avveriti soprattutto in pezzi come Gilded Cunt,Nemesis e Nymphetamine (Overdose). Anche il 2006 si rivelò un anno molto prolifico per la band con la pubblicazione di Thornography,disco pubblicizzato su molte riviste a tema metal grazie alle apprezzatissime tracce come I Am The Thorn,The Foetus Of A New Day Kicking e Temptation che fecero tornare i Cradle Of Filth nuovamente nelle playlist degli amanti del black metal oltre ad allargare la propria cerchia di fan fra la subcultura goth.

Diverso il discorso nei confronti di Godspeed On The Devil’s Thunder,concept album pubblicato nel 2008 basato sulla vita del serial killer francese Gilles de Rais,che nonostante i Cradle Of Filth avessero dichiarato che il disco avrebbe segnato un ritorno alle sonorità di Dusk… And Her Embrace e Midian tributate in canzoni come The Death Of Love,Honey And Sulphur e Corpseflower;non riuscì ugualmente a convincere molto la critica,in particolar modo i fan della vecchia guardia che non apprezzarono il nuovo stile di composizione musicale del gruppo che si era distanziato ormai di molto dal famelico sound black metal degli esordi.

Nonostante il successo non fosse quello sperato con Godspeed On The Devil’s Thunder,i Cradle Of Filth continuarono ugualmente a godere di un’ottima fama suonando in festival sempre più grandi e acquistando più fan di quelli che li abbandonavano accrescendo così il loro status riuscendo a inserirsi fra le file delle migliori band nate con la nuova generazione dell’heavy metal e nel 2010 fecero il loro ritorno con Darkly,Darkly,Venus Aversa.




ULTIMI ANNI

Nel 2010,i Cradle Of Filth tornarono nuovamente in pista grazie al nuovo album Darly,Darkly,Venus Aversa seguito successivamente da The Manticore And The Other Horrors dopo due anni e da Hammer Of The Witches nel 2015.

Nel 2017 fu pubblicato il 12esimo lavoro del gruppo Cryptoriana – The Seductiveness Of Decay mentre nell’estate del 2021 fu annunciata l’uscita del nuovo album Existence Is Futile che vedrà luce nell’ottobre dello stesso anno.

Successivamente alla pubblicazione di Crawling King Chaos,primo singolo dell’album,la cerchia dei fan si è nuovamente e come al solito,tornata a spaccarsi in due schiere fra chi crede che i Cradle Of Filth pubblicheranno un album decisamente scadente e fin troppo commerciale e chi ancora è dell’idea che l’album potrebbe essere un ritorno al vecchio stile del gruppo soprattutto a quello di Midian o Nymphetamine e potrebbe far tornare il rispetto da parte degli appassionati che conobbero i Cradle Of Filth negli anni ’90.

Racchiusi nel loro mondo fatto di streghe,castelli,cripte e vampiri;circondati da numerosissime controversie dei media e degli ascoltatori più puristi del “metallo pesante”,i Cradle Of Filth attendono attualmente l’autunno per darci una conferma,ancora una volta,se hanno da sempre creduto che la musica che facessero fosse indirizzata ad un certo tipo di subcultura o se invece sono ormai divenuti una macchina macinatrice di soldi al servizio delle potenti “major” discografiche che usando stile della loro immagine e gli ambienti oscuri ed evocativi che trattano – bisogna ugualmente ammetterlo! – di temi degni di una biblioteca molto rinomata presenti in molte loro canzoni,per attrarre giovani fan appassionati del macabro per poter lucrare tramite l’influenza che i Cradle Of Filth hanno su di loro.




FORMAZIONE
Dani Filth,voce
Richard Shaw,chitarra
Marek "Ashok" Šmerda,chitarra
Daniel Firth,basso
Martin "Marthus" Škaroupka,batteria
Anabelle Iratni,tastiere

DISCOGRAFIA
The Principle Of Evil Made Flesh,1994
Dusk... And Her Embrace,1996
Cruelty And The Beast,1998
Midian,2000
Damnation And A Day,2003
Nymphetamine,2004
Thornography,2006
Godspeed On The Devil's Thunder,2006
Darkly,Darkly,Venus Aversa,2010
The Manticore And Other Horrors,2012
Hammer Of The Witches,2015
Cryptoriana - The Seductveness Of Decay,2017
Existence Is Futile,2021

FONTI
M. Moynihan e D. Søderlind - Lords Of Chaos: La storia insanguinata del metal satanico - Ed. Tsunami
L. Signorelli - Metallus: Il grande libro dell'heavy metal - Ed Giunti
J. McIver - Metal estremo - Ed. Lo Vecchio