domenica 7 giugno 2020

I MIGLIORI DISCHI HEAVY METAL - CANNIBAL CORPSE Bloodthirst

Dopo aver parlato di band e di pupe,riapriamo la sezione del Sabba Maledetto Metal Circle dedicata ai dischi che sono entrati nella storia della musica metal,orientandoci oggi all'approfondimento del disco Bloodthirst dei bestiali Cannibal Corpse.
Bloodthirst è il VII disco della carriera dei Cannibal Corpse e venne pubblicato il 19 ottobre 1999 per la Metal Blade: è un disco truculento,sanguinario e maciullante che - come altri dischi dei Cannibal Corpse - ricevette aspre critiche per via della copertina raffigurante un'infernale demone-mantide che smembra una vittima e per questo fu opportunamente sostituita con una cover con un'immagine a tinte più contenute. 
Il disco è una vera e propria bomba esplosiva del death metal: le chitarre di Jack Owen e Pat O'Brien sono ronzanti,tagliagole ed assassine che squarciano l'aria come rasoi,il basso di Alex Webster è cupo ma furioso che colpisce con velocità e violenza,la batteria di Paul Mazurkiewicz macella ad una rapidità infinita dando l'impressione di colpire con forti cazzotti lo stomaco dell'ascoltatore mentre il growl torcibudella di Corpsegrinder ruggisce mostruosamente dando libero sfogo a questa sanguinosa mattanza.                                      Il disco è un ritorno alle origini della musica dei Cannibal Corpse,un mix a base di velocità,tecnica e suoni curatissimi che fanno di Bloodthirst uno dei migliori capolavori dei Cannibal Corpse.

I BRANI
L'album si apre con Pounded Into Dust,brano veloce e assassino che rende subito l'idea della natura del disco. Si prosegue con Dead Human Collection,canzone malata e potente che descrive una particolare raccolta degna delle disturbate passioni di Ed Gein. Segue la sanguinolenta Unleashing The Bloodthirsty e la folle The Spine Splatter che ci portano in un viaggio a base di mutilazioni e squartamenti da far rivoltare anche gli stomaci più forti.
La maniacale Ecstasy In Decay è la quinta traccia seguita dall'indignante Raped by the Beast dal testo crudo,pesante e a tinte "splatter-porn".
Nuova mattanza con Coffinfeeder e la mostruosa Hacksaw Decapitation per poi concludere questo massacro con Blowtorch Slaughter,Sickening Metamorphosis e Condamned To Agony.
Con Bloodthirst,i Cannibal Corpse hanno deciso di un ritorno alle origini,rinnovando comunque il loro stile mantenendosi sempre sul loro filone;regalando un album decisamente privo di difetti riuscendo a regalare grandi gioie a tutti i loro fan... ed ai più folli e psicopatici serial killer!

LINE-UP
George "Corpsegrinder" Fisher,voce
Jack Owen,chitarra
Pat O'Brien,chitarra
Alex Webster,basso
Paul Mazurkiewicz,batteria

FONTI
L. Signorelli - Heavy metal. I moderni - Ed. Giunti
www.wikipedia.it 

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