mercoledì 29 maggio 2019

NECRODEATH - Inferno al 100%


Ci troviamo a Genova nel 1984,anno in cui l’Italia vide i natali di una band che sarebbe divenuta ben presto iconica fra i ranghi della scena extreme metal italiana ed estera. Nei più malfamati vicoli di una delle più industriose città italiane,il chitarrista Claudio ed il batterista Peso formarono una band di nome Ghostrider insieme ad alcuni amici Ingo Veleno e Peter Volcano  e nel 1985 incisero Mayhemic Destruction,il primo demo di debutto.                                                                                                                                      Nel 1985,i Ghostrider cambiarono nome in Necrodeath e sotto di esso pubblicarono The Shining Pentagram;album che consacrava il sound dei primi Necrodeath,ricco di note “sfregiate” e graffianti che esaltava un’atmosfera di pura follia e gelida rabbia.                                                                           
Il 21 marzo 1986 i Necrodeath si esibirono nel loro primo concerto ufficiale insieme agli Hate dove riuscirono a saltare all’occhio della Scarlet Records,prestigiosa casa discografica italiana che li mise sotto contratto riuscendo a fare pubblicare Into The Macabre nel 1987. Questo fu il disco che portò il nome della band sui palchi metal più importanti d’Italia e d’Europa e che farà dei Necrodeath uno dei  gruppi più importanti e prestigiosi del panorama extreme metal.
INTO THE MACABRE,FRAGMENTS OF INSANITY E SCIOGLIMENTO PREMATURO

Messi dunque sotto contratto con la famosa Scarlet Records,i Necrodeath esordirono con Into The Macabre nel 1987;album che si distingue per un thrash metal aggressivo con chitarre “a rasoio”,voce lercia e graffiante che mettono in risalto una musica influenzata da Slayer,Dark Angel e Bathory soprattutto in canzoni come Necrosadist,Mater Tenebrarum e Internal Decay. L’album ricevette consensi estremamente positivi in Italia ed in Europa e nel 1989 i Necrodeath rientrarono in studio registrando Fragments Of Insanity,folle disco in cui lo stile malsano dei Necrodeath resta invariato e lascia intendere all’ascoltatore marcatissime influenze black metal con cui erano partiti nel primo demo facendo apprezzare l’album grazie a canzoni quali Choose Your Death,Fragments Of Insanity ed Enter My Subconscous.                                                     
Purtroppo,agli inizi degli anni Novanta,i Necrodeath si sciolsero improvvisamente e ogni membro della band si dedicò a nuovi progetti;Peso,di conto suo,fondò i Sadist nel 1991 insieme a Tommy Talamanca,uno dei più importanti gruppi della scena metal italiana.                                                                                                                         
 I Necrodeath torneranno sui palchi nel 1998 con una nuova line-up e nuovi progetti musicali pronti a seminare nuovo odio e decisi a riconquistare il terreno dopo quasi 8 anni di inattività.

100% DI PURO ODIO: REUNION,NUOVA LINE-UP,MATER OF ALL EVIL,BLACK AS PITCH,TON(E)S OF HATE E 100% HELL

Dopo quasi 8 anni di inattività in cui ogni membro decise di tentare strade diverse,Peso e Claudio conclusero che era ora di tornare in azione rinnovandosi completamente e reclutando Flegias dagli Opera IX alla voce e John al basso sfornando Mater Of All Evil nel 1999,disco che non tradisce di una virgola il lercio stile dei Necrodeath con At The Roots Of Evil,Iconoclast e Hate And Scorn che diventano pezzi richiestissimi ai loro live.                                                                                                                                                     Nel 2001 i Necrodeath ritornarono negli studi di registrazione e sfornarono un album sanguinario sempre coerente con lo stile degli esordi: in Black As Pitch troviamo chitarre distorte e furiose che fanno da contorno al cantato graffiante e masochista di Flegias che sputa veleno avvertibile in canzoni come Process Of Violation e Church’s Black Book.                                                                                                                                
La furia marcia dei Necrodeath non si arrestò di certo nel 2001 e nel 2003,la band,impresse tutto il suo odio nel disco Ton(e)s Of Hate per poi decidere di convergere tutto il loro lavoro degli ultimi 20 anni in 20 Years Of Noise,prima compilation dei Necrodeath dove raccolsero tutti i loro più grandi successi registrati fino al 2005.                                                                                                                                                                                       Nel 2006 fu pubblicato 100% Hell,disco in cui la musica dei Necrodeath raggiunse il suo apice: le chitarre sono autentiche sfuriate infernali che sprigionano note malate mentre la voce di Flegias vomita un odio talmente intenso da far scendere i brividi lungo la schiena in canzoni “da manicomio” come Forever Slaves, Master Of Morphine e 100% Hell dove sono presenti anche le voci di Cronos dei Venom e Sonya Scarlet dei Theatres Des Vampires come special guest. Chiusa questa parentesi i Necrodeath si resero nuovamente protagonisti di un cambio di line-up: il chitarrista Claudio lasciò la band ed il suo posto fu preso da Pier Gonella con cui registrarono un nuovo successo in studio col nome di Draculea.

DRACULEA,IDIOSYNOCRASY E PHYLOGENESIS: NUOVE SFURIATE E BREVE CAMBIO DI STILE
Nel 2007 i Necrodeath tornarono sulle scene con un nuovo lavoro;Draculea,il più oscuro disco della band eseguito con chitarre gelide ed “abissali” che raccontano la vita di Vlad Ţepeş,il principe della Valacchia.                             
 Nel 2009 ritornarono a far parlare di sé con Phylogenesis,nuovo album che racconta la genesi e la storia degli esseri umani.                                                                                                                        
Nel 2011,dopo aver reclutato il bassista GL,i Necrodeath pubblicarono Idiosynocrasy,un concept album che segnò una svolta diversa nello stile dei Necrodeath con chitarre leggermente più pulite e una batteria più contenuta,ma molto più elaborata al tempo stesso. Lo stile malsano dei Necrodeath tornerà a farsi sentire nel disco The 7 Deadly Sins pubblicato nel 2014 dimostrando di essere musicisti pronti a sperimentare sempre nuovi orizzonti ma mai intenzionati a tradire lo stile che gli hanno fatto acquistare credibilità dai fan del metal estremo.

THE 7 DEADLY SINS,THE AGE OF DEAD CHRIST E RITORNO ALLE ORIGINI
Nel 2014,dopo aver provato un breve cambio di stile in Idiosynocrasy,i Necrodeath decisero di tornare alle loro fetide origini con The 7 Deadly Sins,album incentrato sui sette peccati capitali in cui torna a farsi sentire come sempre la voce graffiante di Flegias e le “schitarrate” sferzanti di Pier Gonella.                                                                          
Nel 2018,i Necrodeath pubblicarono The Age Of Dead Christ,disco che rappresenta una ripresa vera e propria del sound con cui i Necrodeath iniziarono nei lontani anni ’80;non a caso anche lo stile del logo della band tornò ad essere ripreso ed esposto sulla copertina dell’album.                                                             
Il  5 aprile 2019,in occasione del compleanno del celebre disco Fragments Of Insanity,i Necrodeath hanno pubblicato il disco Defragments Of Insanity dove lo stile di Fragments Of Insanity viene rivisitato con una veste più nuova e moderna. Attualmente i Necrodeath sono tornati in tour per promuovere il loro nuovo recentissimo lavoro e nulla sembra fermare la loro folle corsa verso gli abissi della follia decisi più che mai a scatenare quella malvagità sui palchi che li ospitano creando un autentico e letale inferno sonoro… al 100%.
FACCIA A FACCIA CON PESO: INTERVISTA AL BATTERISTA DEI NECRODEATH
Hail Satan Peso! Benvenuto nel Sabba Maledetto Metal Circle. Grazie per il tempo che ci hai concesso. Prima di tutto: com’è nato il progetto Necrodeath?

34 anni fa sotto il nome di Ghostrider… l’anno dopo cambiammo nome in Necrodeath. Al nostro sito www.necrodeath.net alla voce BIOGRAFIA si possono leggere tutti i passaggi della band in questi 34 anni. Considerando che dal ’91 al ’97 ci fu uno stop e in quel periodo ho fondato i Sadist.

Nel 1987 esordiste con Into The Macabre al Teatro Verdi di Genova,se non sbaglio. Lì,vi notò la Scarlet Records,la prestigiosa casa discografica che portò molte band metal italiane sulle luci della ribalta. Riusciste a farvi notare immediatamente dunque? O passò molto tempo da quella data prima che la Scarlet si accorse di voi?

In quei tempi la Scarlet non esisteva neanche (infatti la parte scritta nel Sabba Maledetto Metal Circle dove furono notati dalla Scarlet al concerto degli Hate è errata,nda) e Bersani era un ragazzino nel 1987. La casa discografica che produsse Into The Macabre era la neonata Nightmare Productions di Genova una sottoetichetta di un grosso distributore locale. Nel 1989 passammo alla Metal Master grazie ad A. C. Wild che al tempo collaborava con l’etichetta. Nel 1990 ci sciogliemmo e fu solo quando decidemmo di riunirci  che la Scarlet si fece viva per potere prendere i Necrodeath nel loro roster,insieme optammo per diverse altre etichette ma alla fine optammo di firmare con loro per l’album di ritorno visto l’offerta allettante a cui non si poteva proprio rifiutare. Ricordo che per anticipare la concorrenza vennero fino a Genova a colloquio con il sottoscritto e Claudio. Anche queste sono belle soddisfazioni!

I primi due album dei Necrodeath sprigionano una forte vena black metal. Ascoltando gli album della vostra casa discografica si nota in effetti – nonostante sia comunque un thrash metal con influenze da parte di Slayer,Bathory e Kreator – che l’impronta black metal è rimasta. Come mai decideste di passare dal black al thrash? Quali sono la band che più hanno influenzato la musica dei Necrodeath oltre a quelle già menzionate?

Siamo partiti ascoltando principalmente i Venom;a dire il vero abbiamo deciso di formare la band durante il viaggio di ritorno da quel fantastico concerto del febbraio 1984 dei Venom e dei Metallica al Palatenda di Milano. Anche noi dovevamo fare tutto quel casino! Era fantastico! Nacquero così i Ghostrider. Un anno dopo cambiammo il nome in Necrodeath ma le influenze di band come Slayer principalmente e da quelle da te citate erano ormai entrate nelle nostre menti. Non ci fu una decisione di passare al black,al thrash o al death. Tutto fu molto naturale! Suonavamo semplicemente quello che sentivamo.

I Necrodeath sono molto apprezzati anche all’estero. Come pensi che sia la scena all’estero? Molto più rispettosa nei vostri confronti? Dove pensi che i Necrodeath siano principalmente apprezzati?

Forse in Indonesia dove abbiamo addirittura una cover band dei Necrodeath.
Il 5 aprile di questo anno è uscito il full length Defragments Of Insanity. Cosa puoi dire di questo album? È un “sequel” del vostro Fragments Of Insanity? Come è stata l’accoglienza di questo nuovo lavoro?

Durante il tour di The Age Of Dead Christ abbiamo deciso nelle pause di re imparare i pezzi di Fragments Of Insanity e dargli una veste più potente e moderna facendo combaciare il suo 30esimo compleanno con l’uscita del remake: Defragments Of Insanity appunto. L’accoglienza a quest’idea è stata percepita dai nostri fan con grande entusiasmo e la loro accoglienza ai nostri concerti che stiamo svolgendo sta risuonando appunto quei grandi classici è davvero grande! Continuate a seguirci controllando il nostro sito ufficiale dove sono state segnalate le nostre prossime tappe! Rock on!

LINE UP
Flegias - voce
Pier Gonella - chitarra
GL - basso
Peso - batteria

DISCOGRAFIA
Into The Macabre - 1987
Fragments Of Insanity - 1989
Mater Of All Evil - 1999
Black As Pitch - 2001
Ton(e)s Of Hate - 2004
100% Hell - 2006
Draculea - 2007
Phylogenesis - 2009
Idiosynocrasy - 2011
The / Deadly Sins - 2014
The Age Of Dead Christ - 2018
Defragments Of Insanity - 2019

FONTI
www.necrodeath.net
www.wikipedia.it
















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