mercoledì 13 marzo 2019

LED ZEPPELIN - Il dirigibile dell'heavy metal



Sicuramente molti si chiederanno la data precisa della nascita dell’heavy metal. Davvero una bella domanda! Si sa che s’iniziò a parlare di metal negli anni ’60 ca. quando molte band decisero di dare un tocco più grezzo alle note del jazz,del blues e del rock;con un conseguente “indurimento musicale” che si consolidò fino ad essere classificato come un genere a sé stante. Ma chiedere fra quali delle tante band avesse dato il principio base per questa musica e in che periodo equivale a cercare una chimera. Ciò che è probabile,è il fatto che i primi a dare una notevole spinta alla nascita del genere furono i britannici Led Zeppelin con i meravigliosi e veloci assoli di Jimmy Page e la potente e martellante batteria di John Bonham. Jimmy Page era già noto in ambito musicale per aver suonato con gli Yardbirds nel 1966 come bassista diventando successivamente chitarrista solista al fianco di Jeff Beck. Nello stesso anno Beck abbandonò gli Yardbirds e Page propose di formare una band insieme al bassista John Entwistle e il batterista Keith Moon degli Who con i quali incise la prima canzone (non avevano ancora un nome) Beck’s Bolero,insieme al tastierista John Paul Jones che sarebbe poi diventato membro fisso della band. Esordirono dal vivo nel 1968 e in quest’occasione,Page apprese di un cantante di Birmingham che cercava un ingaggio: Robert Plant accettò di buon grado ad entrare nella band e suggerì John Bonham come batterista già conosciuto in una precedente esperienza musicale.                    I New Yardbirds registrarono Three Week Hero e nel 1968 partirono per un minitour in Scandinavia dove decisero di cambiare il nome in Led Zeppelin dalla famosa azienda di  dirigibili tedeschi fondata nel 1908. Nel 1968 nacque così quella che molti ricorderanno come la prima heavy metal band della storia. 
LA NASCITA DI UN MITO: LED ZEPPELIN I
Peter Grant,ex collaboratore dei primi Yardbirds e produttore musicale riuscì ad ottenere per i Led Zeppelin,un contratto con la Atlantic Records di 200mila dollari che diede alla band la possibilità di intraprendere un tour negli USA. Di ritorno dagli Stati Uniti,i Led Zeppelin si riunirono negli Olympic Studios di Londra per registrare Led Zeppelin I,album che in soli due mesi riuscì a raggiungere la top-10 della classifica Billboard 200 ricevendo il disco d’oro nel 1969. Led Zeppelin I segnò una svolta significativa nell’evoluzione dell’hard rock nella nascente musica heavy metal: l’album inizia con un pezzo alquanto rude,Good Times,Bad Times per poi districarsi in canzoni più leggere come You Shook Me e Dazed And Confused che racchiudono le ritmiche blues che hanno influenzato i Led Zeppelin. Jimmy Page riuscì a conferire all’album un tipo di sound decisamente “ambientale”: forgiato dalle sue esperienze come turnista in studio,Page produsse una sorta di “live in sala di registrazione” che diede un suono decisamente caratteristico alla musica dei Led Zeppelin. Come precisato,Led Zeppelin I,fu un successo immediato che lanciò i Led Zeppelin verso un tour che li terrà impegnati,oltre che nelle loro esibizioni,nella scrittura del loro successivo successo commerciale.
IL DIRIGIBILE PROSEGUE IL SUO VOLO: II E III
Sull’onda del loro primo successo,nel 1969,i Led Zeppelin pubblicarono Led Zeppelin II,album in cui il gruppo sviluppò in maniera più esplicita le musicalità hard rock. L’album si apre con un aggressivo riff di chitarra in Whole Lotta Love molto simile ai riff di Willie Dixon e Howlin’ Wolf che portò la critica ad accusare di plagio i Led Zeppelin,se non fosse stata per la forza dirompente dell’album che travolse i rocker di allora riuscendo a superare le accuse della critica. Segue una ballad alquanto tranquilla,What Is And What Should Never Be per poi tornare sulla ferocia di The Lemon Song in cui si può sentire il famoso e lunghissimo assolo di basso di John Paul Jones;mentre Moby Dick lascia spazio ad uno stupefacente assolo di batteria da parte di John Bonham che nei concerti veniva dilatato per quasi mezz’ora. Nonostante il disco fosse stato composto in fretta mentre la band era in tour per la presentazione del primo lavoro;Led Zeppelin II si rivelò ugualmente un successo che costrinse i Led Zeppelin a raddoppiare le date del loro tour. Finito il tour,i Led Zeppelin si presero un periodo di riposo in una piccola località del Galles,a Bron-Yr-Aur,dove trascorsero le loro giornate a bere birra ed a suonare. Conclusasi la vacanza,nel 1969 si assistette all’uscita di Led Zeppelin III,full-length che contiene la meravigliosa Immigrant Song e Since I’ve Been Loving You,oltre a numerosi pezzi composti durante il loro soggiorno nel Galles come Bron-Yr-Aur Stomp. Fu in questo periodo che i Led Zeppelin furono additati seguaci dell’esoterismo a motivo della frase “fai ciò che vuoi,così potrà essere” scritta su alcuni solchi del vinile;frase celebre dell’occultista Aleister Crowley,figura di cui Page era ossessionato da tempo. Questo non fu d’ostacolo al lancio del disco che ricevette onori ben maggiori dei lavori precedenti catapultando la band in un nuovo tour mondiale dove schiere di fan affollarono stadi e arene,rapiti dalle note dell’hard rock che iniziava a diventare sempre più popolare. Il nome della band acquisiva sempre più notorietà e il quartetto musicale britannico era ormai diventato emblematico nel giro della musica rock;inoltre,come se non fossero ancora contenti dei loro tre successi planetari,nel 1971 Led Zeppelin IV,capolavoro della band,si ritrovò sugli scaffali di tutti i negozi di CD del globo.


LED ZEPPELIN IV: IL CD “BATTESIMO DEL ROCK”
Con tre album che contribuirono significativamente alla storia della musica e impregnati di un virtuosismo e fantasia fuori dai normali canoni per ogni musicista,nessuno si sarebbe mai aspettato che i Led Zeppelin potessero ritornare in studio e dare vita ad un nuovo album composto da note ognuna delle quali evocatrice di quella magia che contraddistingue il genere rock da tutti gli altri. Il 1971 fu l’anno in cui incisero il loro quarto lavoro in studio. La continua ricerca della perfezione musicale spinse i Led Zeppelin a concentrarsi sulla composizione delle canzoni senza preoccuparsi d’altro;motivo per cui il disco non presentò un nome ufficiale (verrà indicato poi come Led Zeppelin IV dalle masse)  e il lavoro svolto diede i suoi frutti: le influenze folk-celtiche predominanti in Led Zeppelin III mischiate all’hard rock contribuirono a creare il mito attorno al gruppo. I famosi pezzi come Rock ‘n’ Roll,Black Dog,l’evocativa The Battle Of Evermore e la profonda e toccante Stairway To Heaven fecero di questo album un nuovo successo planetario e le vendite ricevettero introiti milionari,diventando l’album più venduto della storia del rock. Come precisato,l’album uscì senza un nome ufficiale,fu allora che l’Atlantic Records richiese che almeno i musicisti adottassero un simbolo che li rappresentasse e che comparisse in copertina: Page scelse un simbolo che ricordava vagamente la scritta ZoSo,Robert Plant una piuma racchiusa in un cerchio,John Paul Jones un cerchio con tre punte e John Bonham tre cerchi intrecciati. Conseguentemente al successo dell’album,la tournée che ne seguì fu di altrettante proporzioni epiche toccando per otto volte i cinque continenti inserendo nuove tappe che fecero approdare la band in Australia ed in Italia per la prima volta. Questo album è autentico punto di riferimento per tutti i fan del rock ‘n’ roll: la magia e l’innovazione musicale che presenta lo rendono unico anche per il suo genere;le canzoni Black Dog e Stairway To Heaven vengono trasmesse anche nelle stazioni radio più commerciali,mentre nel complesso si può assumere che i Led Zeppelin abbiano toccato nuove vette musicali prossime all’Onnipotenza Divina riuscendo nell’intento di realizzare non solo il primo vero e proprio album rock/metal della storia ma di crescere come musicisti innovando e migliorando il loro sound “affiancando” la musica blues e jazz nelle loro canzoni dando vita ad un genere del tutto diverso dagli altri mai ascoltato fino ad ora. Ancora oggi,il quarto lavoro dei Led Zeppelin è considerato uno dei dischi più importanti della scena rock mondiale.
HOUSES OF THE HOLY,PHYSICAL GRAFFITI,SUCCESSIVI LAVORI E MORTE DI JOHN BONHAM

Terminato il tour che aveva fatto dei Led Zeppelin vere e proprie rockstar riconosciute a livello internazionale,il gruppo tornò in studio per incidere l’attesissimo quinto album. Nel 1973 uscì Houses Of The Holy,disco che si attirò critiche molto discordanti: una fetta dei fan rimase dell’idea su un nuovo capolavoro della band in commercio,un’altra parte parlò di un esaurimento della vena artistica dei Led Zeppelin. Ciò che è certo,è sentire tutto il talento di John Paul Jones emergere in questo disco finora eclissato dai suoi compagni di band. L’album presenta brani rock come The Song Remains The Same e Over The Hills And Far Away,brani d’atmosfera in cui predominano le tastiere (la triste The Rain Song e l’oscura No Quarter) e brani con sonorità più orientate verso il reggae ed il funky,che rendono questo album il più “solare” ed il più ricco della carriera dei Led Zeppelin. Anche Houses Of The Holy si rivelò un successo e fu seguito da un nuovo tour in giro per il mondo. A fine tournée decisero di prendersi un periodo di riposo fino al 1975,quando tornarono sotto i riflettori con Physical Graffiti,il primo album doppio del complesso. Physical Graffiti è un album che fa emergere una perfetta sintonia fra tutti i membri del gruppo,sorretta da una varietà musicale che si lascia apprezzare per tutta la sua durata,con la batteria di John Bonham mai suonata in maniera così brutale e la voce di Robert Plant che continua a far impallidire per la sua forza e modularità. Il disco contiene vecchi pezzi scritti per i precedenti lavori ma mai registrati come Houses Of The Holy e del tutto inediti come Kashmir. Il gruppo organizzò così un’altra tournée a bordo dello Starship,loro jet privato,durante la quale registrarono il tutto esaurito ovunque andassero ad esibirsi. Purtroppo,il 4 agosto,Plant e la moglie ebbero un grave incidente e i Led Zeppelin furono costretti ad annullare i loro concerti negli Stati Uniti mandando in fumo le loro grandi prospettive e incassando un “arresto” alla popolarità che la band stava conoscendo in quel periodo.                                                                      Plant,così impossibilitato,tornò a lavorare con i Led Zeppelin solo per incidere Presence,scabroso disco che richiamava agli antipodi scritto nel periodo più turbolento della band (Page era in dipendenza da oppiacei e Plant era in riabilitazione per via del suo incidente)perciò decisamente lontano dai tempi di Houses Of The Holy. Nonostante Presence fosse stato nominato disco di platino non riuscì a tenere il passo con i lavori precedenti,comprensibile d’altra parte con la triste parentesi che i Led Zeppelin stavano attraversando e lo sfruttamento di tutta la vena creativa concentrata negli album che permisero di diventare la band icona del rock ‘n’ roll. Nel 1976,i Led Zeppelin pubblicarono The Song Remains The Same il loro primo live album registrato al Madison Square Garden di New York durante il tour di Houses Of The Holy. Il 1979 segnò un ritorno negli studi di registrazione con In Through The Out Door,album che riflette l’amaro periodo che i Led Zeppelin attraversarono nel 1977 complice la morte di Karac,figlio di Robert Plant,a causa di un virus intestinale. Ma la sfortuna non sembrava intenzionata a trascurare i Led Zeppelin: forse perché la vita rivolle indietro il suo credito per i grandi successi che in quegli anni gli aveva regalato o forse questa fu una semplice conseguenza per essersi immersi nelle arti occulte (di cui si riteneva che i Led Zeppelin fossero veri e propri seguaci) e dunque maledetti;qualunque ne fosse la ragione,un’altra tragedia attendeva i Led Zeppelin dietro l’angolo. Il 25 luglio 1980,quando sentirono che era giunto il momento di tornare all’opera,la band si riunì nuovamente in studio per suonare se non fossero stati costretti a posticipare il tutto a causa di John Bonham presentatosi alle prove completamente ubriaco. Messo a dormire in una stanza della casa di Page,fu trovato morto il mattino dopo soffocato dal suo stesso vomito. Fu il rospo più duro da ingoiare e la band prese la decisione di chiudere per sempre incapaci di andare avanti senza Bonham alle percussioni. In futuro,l’unico batterista che gli Zeppelin ritennero degno di suonare al posto di Bonham fu il figlio di John,Jason,con il quale incisero un altro album.

IL DOPO BONHAM,CODA,REUNION E SCIOGLIMENTO DEFINITIVO

Dopo la morte di John Bonham,i Led Zeppelin presero strade diverse collaborando con diverse band e proseguendo nelle loro carriere soliste. Nel 1982,poiché erano in debito di un nuovo album verso la casa discografica incisero Coda con Jason Bonham (figlio del defunto John) dietro le pelli per partire in un nuovo tour. Dopodiché fecero nuove apparizioni occasionali senza mai riunirsi ufficialmente.                                                 
Nel 2007 annunciarono una reunion in cui la band prese parte a diversi festival rock sparsi per il mondo,per poi ritornare in pensione qualche anno più tardi. Ma anche se i Led Zeppelin sono ormai sciolti,l’impronta che hanno lasciato terrà sempre vivo il loro ricordo;la loro fama continuerà in eterno sulla scia di quelle note conservate in quegli album che hanno sprigionato quella strana magia che ha fatto sognare intere generazioni e ha dato vita ad un genere che resterà immortale nei cuori di tutti coloro che seguono l’heavy metal con la giusta dedizione che merita.
LINE UP
Robert Plant - voce
Jimmy Page - chitarra
John Paul Jones - basso
Jason Bonham - batteria

DISCOGRAFIA
Led Zeppelin I (1969)
Led Zeppelin II (1969)
Led Zeppelin III (1970)
Led Zeppelin IV (1971)
Houses Of The Holy (1973)
Physical Graffiti (1975)
Presence (1976)
In Through The Out Door (1979)
Coda (1982)

FONTI
L. Signorelli - Heavy metal. I classici - Ed. Giunti
www.wikipedia.it

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